Page 98 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
P. 98
Scenari Sahariani – Libia 1919-1943 “La via itaLiana aLLa guerra neL deserto”
operazioni militari e ne mettesse in valore i risultati, eliminando le cause principali
di alimento e di forza della ribellione: la connivenza dei sottomessi e la Senussia.
[…] era il caso normale in Cirenaica, dov’era comunissimo trovare la famiglia che
aveva parte degli uomini validi nel Dor e parte col Governo; fatto perfettamente
logico dal punto di vista indigeno, perché il fucile nel Dor rappresentava la garanzia
contro le razzie e le rappresaglie e, forse, la pace della coscienza di fronte ad
Allah, mentre il fucile col Governo rappresentava, nello stesso tempo, la paterna
protezione di questo ed il terreno dove far pascolare il bestiame e mettere la tenda
al sicuro dai pericoli della guerra. 101
Da esperto coloniale, Mezzetti – come altri ufficiali italiani ed europei – aveva
colto l’essenza del problema, con un’analisi che, depurata dalle connotazioni
ambientali più peculiari, non perde di validità nel tempo e si ripropone anche
in scenari attuali. Da sempre infatti gli insorti sfidano il governo o lo stato
occupante puntando a rendergli impossibile svolgere le funzioni amministrative
e di amministrazione locale, oppure usurpandole, a cominciare dalla raccolta
delle tasse, per proseguire con la gestione dell’economia spicciola e il controllo
dei movimenti.
102
David Galula, un teorico francese della controguerriglia, ne ha paragonato
la natura a una competizione per il governo, in cui entrambe le parti cercano
di mobilitare a loro favore la popolazione, o almeno di controllarla. Anche
Bernard Fall, un altro teorico francese, con esperienze maturate sul campo come
membro della resistenza nella Seconda guerra mondiale e come combattente
in Indocina, ha espresso lo stesso concetto, secondo cui un governo che sta
perdendo la sua battaglia contro una qualche insorgenza, non viene sconfitto
perché battuto sul campo, ma perché non riesce più a governare, non out-
fought ma out-governed. Prima di essere ucciso in combattimento nel 1967 in
Vietnam, dove si trovava come consigliere, Fall avrebbe chiarito ulteriormente
il suo pensiero affermando che durante la Seconda guerra mondiale nessun
movimento di resistenza mirava a sconfiggere e tanto meno a distruggere
l’esercito tedesco, cosa di cui sarebbe stato assolutamente incapace, ma ad
attivare un sistema competitivo per il controllo della popolazione. Questa
competizione deve essere interpretata non in termini strutturali, data la
differenza tra i due attori (uno ben riconoscibile anche nei segni esteriori,
l’altro molto più elusivo, con un’organizzazione spesso tanto diffusa e capillare
quanto difficile da identificare), ma in termini funzionali, con riferimento a
quattro funzioni specifiche dell’azione di governo: penetrare nella popolazione
comunicando il proprio messaggio, regolare i rapporti sociali, prelevare risorse
attraverso le tasse, utilizzarle per fini comuni. Sono quattro funzioni che
101 O. MEZZETTI, Guerra in Libia op. cit., p. 191-192.
102 D. KILCULLEN, Counterinsurgency op. cit., p. 149-150.
96