Page 112 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 112

112                                           Uomini della marina  1861-1946



               CALAMAI MARCO                                           CALDERARA MARIO
                  Ammiraglio  di  divisione,                              Capitano  di  fregata,  medaglia
               medaglia  di  bronzo  al  valore                        d’argento al valore militare, croce
               militare (quattro concessioni sul                       al merito di guerra, commendatore
               campo), croce di guerra al valore                       dell’ordine  della  Corona  d’Italia.
               militare  (tre  concessioni),  cro-                     Pioniere dell’aviazione. Progettista
               ce  al  merito  di  guerra,  ufficiale                  e costruttore di aeroplani, impren-
               dell’ordine della Corona d’Italia,                      ditore aeronautico.
               commendatore  dell’ordine  della                           Nato  a  Verona  il  10  ottobre
               Repubblica Italiana. Velico.                            1879, fu ammesso nel 1898 all’Ac-
                  Nato a Genova il 10 ottobre                          cademia Navale di Livorno, conse-
               1902, fu ammesso all’Accademia                          guendo la nomina a guardiamarina
               Navale di Livorno nel 1915, con-                        nel 1902. Prestò servizio a bordo di
               seguendo la nomina a guardiamarina nel 1920. Ancora allievo,   unità, fra le quali la corazzata Sardegna, l’ariete torpedinie-
               prese parte alla prima guerra mondiale imbarcato sulle navi   re Etna, la nave scuola Flavio Gioia e la corazzata Benedetto
               scuola nel corso delle campagne estive. Da giovane ufficiale   Brin, sulla quale nel 1905 fu promosso sottotenente di vascel-
               ebbe i consueti imbarchi e fu aiutante di bandiera dell’ammi-  lo.
                                     a
               raglio comandante della 2  Divisione siluranti. Da tenente di   Appassionato del volo con il “più pesante dell’aria”, an-
               vascello fu in comando della cannoniera Andrea Bafile e da   cora allievo dell’Accademia Navale cominciò a interessarsi ai
               capitano di corvetta del cacciatorpediniere Borea. Promosso   problemi e a studiarne i fenomeni, approfondendo lo studio
                                                       a
               capitano di fregata nel 1938, fu comandante in 2  dell’incrocia-  delle leggi aerodinamiche. Nel 1902 prese contatto con i fra-
               tore Bolzano e comandante di squadriglia torpediniere.   telli Wright e, dopo il loro primo volo (17 dicembre 1903), ne
                  Durante l’ultimo conflitto (1940-1943), fu imbarcato sugli   divenne intimo amico, cominciando esperienze pratiche con
               incrociatori Trento e Trieste quale capo di stato maggiore della   modelli ridotti. Eseguì i primi esperimenti di volo a vela facen-
               3  Divisione navale fino a gennaio 1941. Da tale data assunse   dosi rimorchiare nelle acque di Spezia dal cacciatorpediniere
                a
               il comando del cacciatorpediniere Ascari e dal dicembre dello   Lanciere su una cellula biplana. Nel frattempo, tenente di va-
               stesso anno nuovamente la carica di capo di stato maggiore   scello, continuò il servizio a bordo dal 1906 fino al 1908 sulla
               della 3  Divisione navale. Nel maggio 1942, promosso capi-  corazzata Lepanto e sull’incrociatore torpediniere Iride.
                     a
               tano di vascello, fu destinato all’Alto comando della Marina   Nel dicembre del 1908 fu messo a disposizione del Club
               (Supermarina),  all’ufficio  piani  di  guerra.  Le  decorazioni  al   Aviatorio di Roma per approfondire l’uso e il governo dell’a-
               valore militare sopra indicate testimoniano il suo ardimento, la   eroplano Wright. Si recò in Francia e lavorò come progetti-
               sua determinazione e capacità di comando.               sta per il costruttore Gabriel Voisin; finanziato da Ambrosie
                  All’armistizio  dell’8  settembre  1943  rimase  in  territorio
               occupato  dalle  forze  germaniche,  presentandosi  al  centro  di
               raccolta della Marina a Roma nel giugno 1944. Fu quindi co-  L’idroveleggiatore di
                                                                       Calderara a Spezia nel 1907.
               mandante della corazzata Vittorio Veneto e del gruppo navi da
               battaglia nell’anno 1946-1947. Nel triennio 1947-1950 fu ad-
               detto navale a Madrid e, dopo il rimpatrio, assunse il comando
               dell’incrociatore Luigi di Savoia duca degli Abruzzi.
                  Promosso  contrammiraglio  nel  1951,  fu  comandan-
               te dell’Accademia Navale fino al 1953, quando fu destinato
               all’Alto comando alleato del Mediterraneo con sede a Malta,
               quale capo divisione operazioni. Nel 1956-1957 fu comandan-
               te del Dragaggio.
                  Grande appassionato dello sport velico, il giorno 19 agosto
               1957 si trovava al comando dell’imbarcazione a vela Artica II
               in crociera di addestramento da Port Mahon, diretto alla Mad-
               dalena. A circa settanta miglia a ovest della Sardegna, le con-
               dizioni  meteorologiche  peggiorarono  improvvisamente  e  un
               colpo di mare particolarmente violento colpì l’imbarcazione,
               che lo travolse in mare, ed egli scomparve tra le onde.
   107   108   109   110   111   112   113   114   115   116   117