Page 120 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 120

120                                           Uomini della marina  1861-1946



               scello al comando della cannoniera a elica Veloce, con la quale   tenente di vascello negli anni 1927-1928 fu in comando di tor-
               partecipò all’assedio di Gaeta, si distinse particolarmente per   pediniere e di cannoniere e da capitano di corvetta nel 1932 del
               l’azione contro la batteria del torrione francese, meritando la   nuovo cacciatorpediniere Baleno. In missione a Londra presso
               medaglia d’argento al valore militare. Promosso capitano di   l’ambasciata d’Italia nel 1928 e nel 1929, quindi addetto na-
                                                              a
                         a
               fregata di 2 classe nel 1866 e capitano di fregata di 1 clas-  vale aggiunto e, nel 1934-1936, da capitano di fregata, addetto
               se nel maggio dello stesso anno, passò al comando della nuo-  navale nella stessa sede.
               va cannoniera corazzata Palestro, con la quale affondò nella   Rientrato in Italia, fu nominato aiutante di campo onorario
               battaglia di Lissa per i colpi ricevuti dalla corazzata austriaca   del re Vittorio Emanuele III ed ebbe il comando dell’avviso
               Drache e per il conseguente scoppio della santabarbara, meri-  scorta Orione e quindi del cacciatorpediniere Espero e della
               tando la massima onorificenza al valore militare.       squadriglia; allo scoppio della seconda guerra mondiale, capi-
                  A imperituro ricordo la Marina perpetuò il suo nome nel   tano di vascello, nuovamente a Londra quale addetto navale,
               1870 assegnandolo a una cannoniera corazzata, a un monitore   rientrò in Italia per assumere l’incarico di vice capo reparto in-
               nel 1916, quindi nel 1938 a un sommergibile oceanico e nel   formazioni dello stato maggiore, che tenne fino all’ottobre del
               1966 a un sommergibile ceduto dagli Stati Uniti.        1941 per assumere il comando del cacciatorpediniere Grana-
                                                                       tiere e quindi dell’Alpino. In tali imbarchi, per l’ardimento, lo
                                                                       slancio e lo spirito aggressivo dimostrati nel corso di numerose
               CAPPONI FERRANTE                                        azioni fu insignito delle decorazioni al valore militare sopra
                                                                       indicate, e dal governo germanico gli fu conferita la croce di
                  Ammiraglio  di  squadra,  me-                                 a
               daglia d’argento al valore milita-                      guerra di 2 classe. Nel 1943 per breve tempo fu in comando
                                                                       dell’incrociatore Eugenio di Savoia.
               re, medaglia di bronzo al valore                           L’armistizio dell’8 settembre 1943 lo colse in territorio oc-
               militare  (due  concessioni  sul                        cupato dalle forze germaniche; nell’agosto del 1944 raggiunse
               campo), croce di guerra al valore                       Roma, rientrando in Marina a disposizione della Direzione ge-
               militare, croce al merito di guer-                      nerale del personale. Dal novembre del 1944 al dicembre del
               ra, medaglia di bronzo al valore                        1945 fu a capo della missione italiana presso il comando in
               civile,  grande  ufficiale  dell’or-                    capo alleato del Mediterraneo. Dopo un periodo al ministero
               dine  della  Repubblica  Italiana,                      della Marina, promosso nel 1947 contrammiraglio, fu succes-
               commendatore  dell’ordine  della                        sivamente comandante dell’arsenale e della base della Spezia,
               Corona d’Italia, ufficiale dell’or-                     comandante dell’Accademia Navale (1949-1950), quindi am-
               dine coloniale della Stella d’Ita-                      miraglio  di  divisione,  sottocapo di  stato  maggiore  aggiunto
               lia, cavaliere dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro.   presso il comando supremo delle forze NATO (SHAPE) a Pa-
                  Nato a Firenze l’11 agosto 1898, allievo dell’Accademia                                   a
               Navale  nel  1913,  conseguì  la  nomina  a  guardiamarina  nel   rigi (1951-1953). Dopo aver comandato la 2 Divisione navale
                                                                       (1953-1954),  fu  nuovamente  destinato  a  Parigi  quale  consi-
               1917. Partecipò al primo conflitto mondiale (1915-1918) sul-  gliere militare presso la rappresentanza italiana del Consiglio
               la corazzata Andrea Doria e alle occupazioni adriatiche del   atlantico (1954-1958).
               1918-1922 su diverse unità, fra cui l’incrociatore Puglia. Da
                                                                          Promosso  ammiraglio  di  squadra  nel  1958,  nello  stesso
                                                                       anno fu collocato in ausiliaria per limiti di età.
                                                                          Deceduto a Firenze il 29 aprile 1965.


                                                                                            Il monitore Comandante Cappellini
                                                                                            nelle acque del fronte a mare della III
                                                                                            Armata. Estate 1917.
   115   116   117   118   119   120   121   122   123   124   125