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118 Uomini della marina 1861-1946
L’ammiraglio Canevaro (seduto al centro) presiede il Consiglio
degli ammiragli delle Potenze del Concerto europeo a bordo della
corazzata Sicilia. La Canea, febbraio 1897.
grande abilità diplomatica e capacità di mediazione. La sua
azione, pur improntata a spirito umanitario e di conciliazio-
ne, non fu aliena dall’impiego della forza quando necessario,
come l’invio a terra di consistenti reparti armati e l’effettuazio-
ne di bombardamenti contro i forti. La sua opera di comando
durante i sedici mesi della crisi fu così apprezzata che quando
le potenze decisero di nominare un alto commissario per l’i-
sola fu proposto il suo nome, ma egli ritenne che l’Italia per
ragioni politiche non dovesse assumersi un compito di tale na-
tura, e rifiutò l’incarico.
Richiamato da Creta nel giugno 1898 assunse il portafoglio
della Marina, che tenne per breve tempo, e successivamente
quello degli Affari esteri; in tale veste operò il tentativo di ot-
attraversare lo Stretto di Magellano, al comando del capitano
di vascello Guglielmo Acton (vds.). Rientrò in tempo per par- tenere in fitto le isole di Sau-Mun, in Cina, per estendere in
tecipare alla guerra contro l’Austria (1866, terza guerra d’in- quell’area l’influenza italiana, ma il tentativo fallì e il governo
dipendenza), prendendo parte, a bordo della fregata corazzata subì pesanti critiche a seguito delle quali si dimise. Riprese
Re di Portogallo, alle operazioni di bombardamento dei forti servizio, assumendo il comando del 3° Dipartimento maritti-
dell’isola di Lissa e allo scontro del 20 luglio; addetto allo stato mo (Venezia) e la presidenza del Consiglio superiore di Marina
maggiore dell’ammiraglio Augusto Riboty (vds.), mise in luce sino al mese di agosto 1903, quando fu collocato in ausiliaria
in tale evento un comportamento calmo e determinato, tanto per limiti d’età, venendo promosso viceammiraglio di armata.
da meritare la seconda medaglia d’argento al valore militare. Era stato eletto deputato nel collegio di Genova per tre le-
Promosso capitano di fregata, negli anni 1874-1876 fu gislature e nominato senatore del Regno nel 1896. Presidente
addetto navale a Londra, e nel periodo gennaio 1877-marzo della Lega Navale dal 1906 al 1909.
1879, al comando del nuovo incrociatore Cristoforo Colom- Si spense a Venezia il 30 dicembre 1926.
bo, effettuò un lungo viaggio di circumnavigazione del globo
toccando porti della Cina, del Giappone, della Russia, spin-
gendosi fino in Siberia, quindi dell’Australia e delle Americhe, CANTÙ GIOVANNI
passando in Atlantico attraverso lo Stretto di Magellano. Al Ammiraglio di squadra, croce
rientro in patria ricevette un encomio per il modo lodevole, il di guerra al valore militare (due
tatto e la previdenza politica con cui espletò il comando na- concessioni), croce al merito di
vale. Da capitano di vascello fu capo di stato maggiore del 3° guerra, ufficiale dell’ordine della
Dipartimento marittimo (Venezia), comandante in 2 dell’Ac- Corona d’Italia, cavaliere di gran
a
cademia Navale e quindi in comando della nuova corazzata croce dell’ordine della Repubbli-
Italia; nel 1884, trovandosi a Spezia durante l’epidemia di co- ca Italiana. Sommergibilista.
lera, si rese benemerito della salute pubblica per la sua attiva Nato a Livorno il 26 giugno
opera umanitaria, in riconoscimento della quale ricevette una 1907, figlio dell’ammiraglio Giu-
medaglia d’argento di benemerenza. seppe (vds.), fu ammesso all’Ac-
Contrammiraglio nel 1887, assunse in seguito la direzione cademia Navale di Livorno nel
dell’arsenale di Taranto e il comando della 2 Divisione della 1923, venendo nominato guardia-
a
Squadra permanente. Vice ammiraglio nel 1893, assunse nel marina nel 1928. Dopo un breve
1896 il comando della Squadra attiva, che portò a un alto livel- periodo a bordo, nel 1929, sottotenente di vascello, imbarcò
lo di addestramento e di organizzazione; nel febbraio del 1897, sull’esploratore Libia a Shanghai, passando poi sulla canno-
in occasione dei torbidi scoppiati fra greci e turchi nell’isola di niera Sebastiano Caboto. Rimpatriato nel 1930, ebbe imbarco
Creta, giunse con la sua squadra in quelle acque inserendosi su unità sottili e sommergibili. Tenente di vascello nel 1933,
nel dispositivo navale delle altre potenze europee, ed essendo dopo altri imbarchi, dal 1937 al 1940 fu ufficiale di ordinanza
il più anziano dei comandanti assunse il comando superiore di Umberto di Savoia principe di Piemonte. Espletò il periodo
delle forze internazionali, composte da unità britanniche, fran- di comando sulla torpediniera Pleiadi.
cesi, russe, austriache e germaniche. Nella complessa situazio- L’entrata dell’Italia in guerra (10 giugno 1940), capitano
ne, complicata dalle rivalità fra le potenze e dalla difficoltà di di corvetta, lo colse in comando del sommergibile Ruggiero
controllare gli eventi, riuscì a dominare lo stato di confusione e Settimo, sul quale effettuò tre missioni di guerra, passando poi
anarchia che regnava nell’isola, dimostrando determinazione, sul Ciro Menotti e quindi sul Des Geneys. Nel 1941-1942 fu