Page 119 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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chiamato al ministero, addetto al Gabinetto del ministro della 1903, ancora sull’Etna, fu aiutante di bandiera dell’ammira-
a
Marina. Nel 1942-1943 fu sottocapo di stato maggiore dell’8 glio ispettore e successivamente dell’ammiraglio comandante
Divisione navale sull’incrociatore Giuseppe Garibaldi e poi l’Accademia Navale. Effettuò poi lunghi imbarchi su torpedi-
comandante del cacciatorpediniere Sebenico. niere come comandante e capo squadriglia, e nel corso della
Dopo la caduta del fascismo (25 luglio 1943) fu chiamato a guerra italo turca (1911-1912) da capitano di corvetta fu in
Roma quale ufficiale superiore addetto al nuovo ministro della comando della nave coloniale Eridano, ricevendo per i distin-
Marina, ammiraglio Raffaele de Courten (vds.). Alla procla- ti servizi resi l’onorificenza di cavaliere dell’ordine dei santi
mazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943, mantenne il Maurizio e Lazzaro.
proprio ufficio sino al 23, quando si sottrasse alle pressioni Nel 1913 ebbe il comando del moderno cacciatorpediniere
delle forze germaniche, rifiutando la collaborazione. Dopo la Audace, che mantenne anche nel periodo iniziale del primo
liberazione di Roma (4 giugno 1944), capitano di fregata, fu conflitto mondiale (maggio 1915), per poi assumere il coman-
riconfermato nell’incarico fino al 1945. Ebbe poi il comando do degli esploratori Marsala e Carlo Alberto Racchia da capi-
di squadriglia di torpediniere e di gruppo di dragamine. tano di fregata; a bordo di quest’ultima unità eseguì numerose
Promosso capitano di vascello nel 1951, fu destinato a Pa- ardite missioni sotto la costa albanese tenuta dagli austriaci,
rigi al Quartiere generale supremo delle potenze alleate in Eu- meritando una croce di guerra al valore militare. Promosso ca-
ropa (SHAPE) fino al 1955. Fu quindi capo di stato maggiore pitano di vascello nel 1918, fu destinato all’Accademia Navale
delle Forze del dragaggio e del comando in capo del Diparti- di Livorno come comandante in 2 , assumendone il comando
a
mento militare marittimo dell’Alto Adriatico (Venezia). Con- negli anni 1919-1922. Ritornò a bordo nel 1923 al comando
trammiraglio nel 1959 e ammiraglio di divisione nel 1962, fu di flottiglia cacciatorpediniere e dell’esploratore Augusto Ri-
capo di stato maggiore del comando NATO del Mediterraneo boty e quindi come capo di stato maggiore dell’Armata navale
Centrale (Napoli) e quindi del comando in capo della Squadra sino al 1925, anno in cui conseguì la promozione a contram-
a
navale. Comandante della 4 Divisione navale nel 1964-1965 miraglio. Sottocapo di stato maggiore della Marina dal 1925
con insegna sull’incrociatore lanciamissili Giuseppe Garibaldi. al 1927, già ammiraglio di divisione nel 1926; nel 1928-1929
a
Promosso ammiraglio di squadra nel 1965, fu sottocapo di ebbe il comando della 1 Divisione siluranti. Direttore generale
stato maggiore aggiunto della Marina, comandante in capo del del personale nel periodo 1931-1932, anno in cui fu promos-
Dipartimento militare marittimo dell’Alto Adriatico (Ancona) so ammiraglio di squadra e nominato comandante in capo del
nel 1967-1969 e infine comandante in capo del Dipartimento Dipartimento militare marittimo del Basso Adriatico e dello
militare marittimo del Basso Tirreno (Napoli) abbinato al co- Ionio. Nel 1933 assunse il comando della 1 Squadra navale,
a
mando NATO del Mediterraneo Centrale. che lasciò nel 1935, alla promozione al grado di ammiraglio di
Lasciò il servizio per raggiunti limiti d’età nel 1970. squadra designato di armata.
Morì a Roma il 24 aprile 1989. Fu quindi presidente del Consiglio superiore di Marina
Fu partecipe di quella Marina ben introdotta nel “bel mon- e del Comitato degli ammiragli e comandante superiore del
do” dell’epoca, nel quale sapeva muoversi con distinzione ed fronte marittimo est sino al 1937, già in posizione di ausiliaria
eleganza, confermando le alte tradizioni di vita sociale della (1936). Richiamato in servizio attivo, gli fu conferito il rango
Forza Armata. di ammiraglio di armata nel mese di gennaio 1940; nel marzo
1939 era stato nominato senatore del Regno.
Il 5 dicembre del 1937 era stato nominato commissario ge-
CANTÙ GIUSEPPE nerale d’Italia all’esposizione universale di New York.
Morì a New York il 24 ottobre 1940.
Ammiraglio di squadra de-
signato di armata con rango di
armata, croce di guerra al va- CAPPELLINI ALFREDO
lore militare, cavaliere di gran
croce decorato del gran cordone Capitano di fregata, medaglia
dell’ordine della Corona d’Italia d’oro al valore militare alla memo-
e dell’ordine dei santi Mauri- ria, medaglia d’argento al valore
zio e Lazzaro, grande ufficiale militare, cavaliere dell’ordine dei
dell’ordine coloniale della Stella santi Maurizio e Lazzaro.
d’Italia. Senatore del Regno. Nato il 31 dicembre 1828 a Li-
Nato il 24 maggio 1873 a Or- vorno, entrò alla Scuola di Marina
zinuovi (Brescia), entrò all’Ac- di Genova a 14 anni, uscendone con
cademia Navale di Livorno nel 1888, conseguendo la nomina la nomina a guardiamarina nel 1848.
a guardiamarina nel 1893. Partecipò alla campagna d’Africa Nello stesso anno partecipò alla
degli anni 1895-1896 imbarcato sulla cannoniera Curtatone, campagna in Adriatico sulla corvetta Aquila, e nel 1855-1856,
e nel 1899-1900, tenente di vascello, fu aiutante di bandiera sottotenente di vascello, alla campagna di Crimea, prestando
dell’ammiraglio comandante della divisione navale dell’E- servizio sulla corvetta Governolo e distinguendosi nel bombar-
stremo Oriente, imbarcato sugli incrociatori corazzati Marco damento dei forti di Sebastopoli e di altre località russe.
Polo, Carlo Alberto e sull’ariete torpediniere Etna; nel 1902- Dopo vari imbarchi, nel 1861, nel grado di tenente di va-