Page 121 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Dizionario Biografico 121
CARABELLI ARISTIDE Passato nella Marina unitaria con lo stesso grado, assunse
il comando dell’avviso a ruote Aquila, con il quale prese parte
Sottotenente di complemento del
Corpo delle armi navali, medaglia al blocco della piazzaforte di Gaeta, distinguendosi nell’assal-
to al forte, azione per la quale fu decorato di medaglia d’argen-
d’oro al valore militare alla memo- to al valore militare. Deluso dalla posizione assegnatagli nei
ria. Operatore dei mezzi d’assalto. ruoli della Regia Marina, nel 1862 lasciò il servizio, ritornan-
Nato a Milano il 9 dicembre
1916, nell’agosto del 1938 parteci- do a sentimenti filo borbonici, tanto da essere processato nello
stesso anno a Napoli con l’accusa di cospirazione borbonica.
pò al 1° Corso preliminare navale Alcuni anni dopo, nel 1869, subì un processo anche a Roma
presso l’Accademia Navale di Li- per congiura mazziniana.
vorno, conseguendo nel 1940 la no- Morì, dimenticato, a Roma il 26 ottobre 1884.
mina a sottotenente di complemento Di nobile famiglia napoletana ebbe tra i suoi ascendenti,
del Corpo della armi navali. fra gli altri, l’omonimo capitano di vascello don Marino Fran-
Destinato alla Direzione armi e armamenti navali ad Au-
gusta, nel marzo 1941 entrò a far parte a domanda dei mezzi cesco (1783-1841), noto per essere stato al comando di una
divisione navale borbonica, che nel 1833 si unì a una squadra
a
d’assalto della 10 Flottiglia M.A.S. della Spezia, e dopo aver sarda per effettuare un’azione dimostrativa contro il Bey di
frequentato il relativo corso di addestramento, partecipò nella Tunisi.
notte fra il 25 e il 26 luglio al tentativo di forzamento della Esponente della Marina borbonica che, come tanti colleghi
base britannica di Malta; scoperto e sottoposto a reazione av- penalizzati nell’assunzione nei ruoli della Regia Marina, pur
versaria, lanciò deliberatamente il suo mezzo carico di potente animati da spirito patriottico e propugnatori dell’Unità d’Ita-
esplosivo contro le ostruzioni nell’intento di aprire una breccia lia, subì patenti discriminazioni.
ai suoi compagni d’azione, scomparendo nell’esplosione.
La concessione della medaglia d’oro al valore militare sug-
gellò il suo ardimento. CARACIOTTI STANISLAO
Nel 1942 il Politecnico di Milano nel quale aveva frequen-
tato il corso d’ingegneria gli conferì la laurea ad honorem alla Contrammiraglio, medaglia
memoria. d’argento al valore militare (due
concessioni di cui una sul cam-
po), medaglia di bronzo al valo-
CARACCIOLO re militare (due concessioni sul
di TORCHIAROLO MARINO campo), croce di guerra al valore
militare, commendatore dell’ordi-
Capitano di fregata. Medaglia
d’argento al valore militare. ne della Corona d’Italia.
Nato a Roma l’11 dicembre
Nato a Napoli il 19 agosto
1829, fu ammesso nel 1839 al 1897, fu ammesso all’Accademia
Navale di Livorno nel 1911 ve-
Collegio militare della Nunziatel- nendo nominato nel 1915 guardiamarina. Partecipò alla prima
la, nel periodo in cui non vi era guerra mondiale (1915-1918) dapprima a bordo di grandi unità
a Napoli una scuola di Marina, e da tenente di vascello; nel 1916, ebbe il comando di torpedi-
uscendone nel 1842, ma, per la niere e quindi, capitano di corvetta, fu addetto alla persona di
giovane età, dovette attendere il S.A.R. il duca di Ancona nonché ufficiale d’ordinanza onora-
1845 per conseguire la nomina a rio di S.A.R. il duca di Genova; capitano di fregata nel 1932,
guardiamarina. Partecipò alla campagna di Sicilia del 1848. ebbe il comando dei cacciatorpediniere Antonio Da Noli e Li-
Nel maggio 1860, tenente di vascello, ebbe il comando del beccio negli anni 1935-1936. All’entrata in guerra dell’Italia
vapore requisito Capri, che insieme alla pirocorvetta a ruote nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940), da capitano
Stromboli, al comando di Guglielmo Acton (vds.), fu invia- di vascello comandante dell’incrociatore Giuseppe Garibaldi
to di vigilanza nelle acque antistanti Marsala, dove sarebbe prese parte alla battaglia di Punta Stilo (9 luglio 1940), com-
avvenuto lo sbarco di Garibaldi. Giunse in grande ritardo, e piendo in seguito missioni d’intercettazione di forze navali
nonostante avesse aperto il fuoco sui garibaldini, non conseguì nemiche, di protezione del traffico e di azioni di fuoco contro
alcun risultato. Per non aver impedito lo sbarco fu posto sotto le coste greche. Successivamente ebbe il comando della squa-
processo, ma una corte militare lo assolse nel successivo mese driglia cacciatorpediniere Maestrale, impegnata in missioni di
di agosto. scorta al traffico per l’Africa settentrionale.
Promosso capitano di fregata, il 5 settembre 1860, poco
Per il suo encomiabile comportamento in guerra ebbe una
prima che il re Francesco II si trasferisse a Gaeta, ebbe il co- medaglia d’argento, due di bronzo e una croce di guerra al va-
mando della pirofregata a ruote Ercole, ma non volle seguire lore militare.
con la sua nave il sovrano. Aderì alla Marina garibaldina, for- Nel dicembre del 1941 fu destinato a Roma alla Direzione
mando un corpo di volontari, i “Cacciatori del Vesuvio”, al generale del personale, incarico che tenne anche dopo la pro-
comando del quale pose d’assedio il forte di Baja, che rifiutò mozione a contrammiraglio – luglio 1942 – sino all’aprile del
la resa e resistette fino a ottobre.