Page 185 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               DE MANINCOR LUIGI
                  Primo tenente di vascello, croce di guerra al valore milita-
               re. Campione velico italiano e olimpico.
                  Nato a Trieste il 14 luglio 1910, fu arruolato per obblighi di
               leva nel 1930, ammesso all’Accademia Navale di Livorno per
               la frequenza del corso allievi ufficiali di complemento, conse-
               guendo nel 1931 la nomina a guardiamarina. Ebbe imbarchi da
               ufficiale subalterno, nel 1931-1932 sulla torpediniera Giacin-
               to Carini e nel periodo 1932-1936 sui sommergibili Jantina e
               Otaria.
                  Nell’agosto del 1936 partecipò alle olimpiadi della vela a
               Kiel, nell’ambito dei Giochi dell’XI Olimpiade di Berlino nel-
               la categoria 8 m S.I. quale membro dell’equipaggio dell’Italia,
               che guadagnò la prima medaglia d’oro italiana della vela. Pro-
               mosso tenente di vascello di complemento e trasferito l’anno
               successivo per meriti olimpici nel servizio permanente effetti-
               vo, fu destinato prima (1937-1938) sull’incrociatore Armando
               Diaz e poi (1938-1941) sull’Eugenio di Savoia, sul quale prese
               parte ai primi scontri nel Mediterraneo nel corso del secondo
               conflitto mondiale. Trasferito poi alle forze dragaggio a Porto
               Empedocle nel 1941-1942, fu colto dagli eventi armistiziali (8
               settembre 1943) al ministero a Roma presso lo stato maggiore.
               Nel corso del conflitto meritò la decorazione al valore più so-
               pra riportata e il conferimento da parte del comando supremo
               delle Forze Armate germaniche della croce di ferro di 2  classe.
                                                             a
                  Durante il periodo 1943-1945 aderì alla R.S.I., presentan-
               dosi alla fine della guerra a Venezia al Centro raccolta della
               Marina; rimase a disposizione e nel 1947 fu collocato in au-
               siliaria. Fu promosso l’anno successivo primo tenente di va-
               scello.
                  Morì a Varazze (Savona) il 13 febbraio 1986.
                  Appassionato di vela, partecipò a regate in Italia e all’e-
               stero, conseguendo per ben cinque volte il titolo di campione
               italiano della categoria 6 m S.I. e due volte (1938 e 1939) nella   A destra, il sottotenente di vascello De Manincor,
               classe “Star”. Dopo la guerra, nel 1948 partecipò nella classe   qui ripreso con il collega Adalberto Giovannini a Kiel
               “Dragoni” ai Giochi della XII Olimpiade a Londra.                 dopo la regata vittoriosa. Agosto 1936.


               DE MARTINO EDUARDO                                      fu imbarcato sulla corvetta a ruote Ercole, facente parte della
                                                                       stazione  navale  dell’America  Meridionale,  con  l’incarico  di
                  Sottotenente di vascello, ca-
               valiere dell’ordine della Corona                        ufficiale di rotta. Il 7 maggio di quell’anno l’Ercole incorse in
                                                                       un grave incidente di navigazione nello Stretto di Magellano di
               d’Italia. Insigne artista, pittore di                   cui, dato l’incarico che ricopriva, fu ritenuto responsabile. Per
               marina di fama internazionale.                          non subire conseguenze negative sulla carriera, agli inizi del
                  Nato  a  Meta  di  Sorrento
               (Napoli)  il  29  marzo  1838,  nel                     1868, dopo un breve imbarco sul trasporto a elica Calatafimi e
                                                                       poi sulla corvetta di 1° ordine a vela Euridice, impegnata nella
               1849, a soli undici anni, fu am-                        campagna d’istruzione dei sottotenenti di vascello in Mar Bal-
               messo alla Scuola di Marina di                          tico, lasciò la Marina e si stabilì a Montevideo, dove durante
               Napoli, conseguendo la nomina                           la permanenza nella stazione navale aveva stretto amicizia con
                          a
               a piloto di 2 classe nel 1854 e                         ufficiali delle Marine uruguaiana, argentina e brasiliana. Gra-
                   a
               di 1 classe  l’anno  successivo.                        zie a tali conoscenze entrò in contatto con ammiragli brasilia-
               Sin da quegli anni si dedicò alla                       ni che lo presentarono all’imperatore del Brasile, Dom Pedro
               pittura, seguendo corsi serali presso il locale istituto di belle   II, amante dell’arte e buon amico dell’Italia, che lo assunse
               arti e frequentando nelle ore libere gli atelier di due affermati   per riprodurre scene di battaglie navali durante la guerra in
               pittori dell’epoca. Dopo l’annessione delle province meridio-  corso con il Paraguai, invitandolo a portarsi direttamente sul
               nali al Regno d’Italia entrò a far parte della Regia Marina, as-  teatro di operazioni. Egli iniziò allora una produzione febbrile
               sumendo nel 1863 il grado di guardiamarina e conseguendo   di quadri di vivace e suggestivo realismo, alcuni dei quali di
               la promozione a sottotenente di vascello nel 1864. Nel 1866
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