Page 297 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               del sommergibile Argonauta (1916-1919), partecipò a trenta   1938, teso a chiudere definitivamente le sperimentazioni, pur
               missioni di guerra in prossimità della costa nemica, segnalan-  positive, fatte nel 1933 sul sommergibile H 3 sull’impiego del
               dosi per perizia e ardimento, venendo decorato di una seconda   sistema “ML” (noto un decennio più tardi come schnorkel) del
               medaglia d’argento e di due medaglie di bronzo.         maggiore del Corpo del genio navale Pericle Ferretti (vds.),
                  In seguito ebbe destinazioni a terra in Egeo, prima alla base   che permetteva la navigazione in immersione delle unità su-
               navale dell’isola di Castelrosso e quindi di Portolago (isola di   bacquee con i motori termici e con la piena capacità di arieg-
               Lero), già capitano di corvetta, alternate a periodi d’imbarco   giare i locali interni del battello. La documentazione a giusti-
               su unità leggere e sommergibili. Promosso nel 1926 capitano   ficazione del diniego a proseguire le sperimentazioni e della
               di fregata, fu dapprima in comando dell’esploratore Venezia,   decisione di demolire i sistemi “ML” già pronti oggi purtroppo
               quindi,  nel  1928,  sottocapo  di  stato  maggiore  del  comando   non esiste, ma i più accreditati critici la ritengono in linea e
               in capo del Dipartimento militare marittimo dell’Alto Tirre-  consona ai criteri d’impiego dei sommergibili dell’epoca.
               no, nel 1930 in comando del sommergibile Luciano Manara
               e l’anno seguente destinato al ministero all’Ufficio del capo
               di stato maggiore. Capitano di vascello nel 1933, fu dapprima   LEGNANI EMILIO
               in comando dell’incrociatore  Alberico  Da  Barbiano,  quindi   Capitano di vascello (t.o.), medaglia d’oro al valore mili-
                                         a
               capo di stato maggiore della 5 Divisione navale e nel 1936 in   tare, croce di guerra al valore militare sul campo, croce al me-
               comando dell’incrociatore Pola e poi al ministero, allo stato   rito di guerra (tre concessioni), cavaliere ufficiale dell’ordine
               maggiore. Dal 1937 al 1939, contrammiraglio, fu destinato al   della Repubblica Italiana, cavaliere dell’ordine della Corona
               ministero al comando dei sommergibili, meritando la croce di   d’Italia.
               cavaliere dell’ordine militare di Savoia per benemerenze ac-  Figlio di Antonio, nato a Milano il 3 marzo del 1918, fu
               quisite durante le operazioni militari nelle acque spagnole.   ammesso all’Accademia Navale di Livorno nel 1938, conse-
                  Ammiraglio di divisione, nel 1939 fu in comando dell’8 a
               Divisione navale, dove fu colto dall’entrata in guerra dell’Ita-  guendo nel 1940 la nomina a guardiamarina, a secondo con-
                                                                       flitto mondiale in atto. Imbarcato prima sulla nave da battaglia
               lia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940); mantenne   Giulio Cesare e quindi sulla nave da battaglia Littorio, meritò
               tale incarico fino al giugno del 1941, partecipando ai primi   la croce di guerra al valore militare per aver operato in difficili
               scontri navali con le forze britanniche in Mediterraneo, meri-  condizioni a limitare i danni arrecati all’unità nel corso dell’in-
               tando la croce di ufficiale dell’ordine militare di Savoia. Nomi-  cursione aerea britannica del 12 novembre. Promosso nel gen-
               nato comandante in capo dei sommergibili – successivamente   naio del 1941 sottotenente di vascello, fu trasferito a doman-
               comandante in capo della squadra sommergibili – anche nel   da sui M.A.S. operando con la 1 Flottiglia M.A.S. dell’Alto
                                                                                                   a
               grado di ammiraglio di squadra (1942), fu responsabile delle   Tirreno e poi nel giugno del 1942 al comando del MAS 568
               operazioni subacquee nazionali, che diresse fino all’armistizio   nell’ambito della 4 Flottiglia M.A.S., dislocata in Mar Nero
                                                                                       a
               dell’8 settembre del 1943 con grande perizia e determinazione,   al comando del capitano di fregata Francesco Mimbelli (vds.).
               grazie alla grande esperienza acquisita a ogni livello di respon-  Durante una missione condotta sulla notte del 3 agosto al largo
               sabilità  come  valoroso  ufficiale  sommergibilista,  meritando   di Feodosia (Crimea), unitamente ad altro M.A.S., con auda-
               dal governo germanico nel 1941 la croce di ferro di 2 classe.  cia sotto intenso fuoco attaccò col siluro a distanza ravvicinata
                                                            a
                  All’atto  dell’armistizio,  fervente  sostenitore  del  regime,
               scelse senza esitare la collaborazione con
               le forze germaniche e aderì alla R.S.I., as-
               sumendo il 23 settembre 1943 l’incarico di
               sottosegretario di stato per la Marina.
                  Morì  per  incidente  automobilistico
               meno di un mese dopo, il 20 ottobre del
               1943, a Lonato (Brescia). A seguito del de-
               cesso, nel dopoguerra non fu aperto proce-
               dimento nei suoi confronti.
                  La revisione critica della storia militare
               del dopoguerra ha sollevato sul suo opera-
               to di comandante in capo dei sommergibi-
               li alcune valutazioni negative, specie per
               quanto attiene il suo intervento nel 1937-








                     Il tenente di vascello Emilio Legnani,
                decorato di medaglia d’oro al valore militare
                     dal Sovrano. Roma, 10 giugno 1943.
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