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324 Uomini della marina 1861-1946
l’incrociatore Alberto di Giussano, quale aiutante di bandiera su Trieste (13 maggio 1916) fu decorato della prima medaglia
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del comandante la 4 Divisione navale, e infine il cacciator- d’argento al valore militare. Nel 1917, motonauta di 1 clas-
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pediniere Euro, quale ufficiale in 2 . Ebbe successivamente il se, passò al comando di MAS, continuando l’attività bellica
comando del posamine Fasana. e ricevendo la seconda medaglia d’argento al valore militare
L’entrata in guerra dell’Italia (10 giugno 1940) lo colse de- per aver catturato aviatori austriaci sotto il tiro delle batterie
a
stinato alla 1 Flottiglia M.A.S. della Spezia, comandante della nemiche.
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5 e della 12 Squadriglia, che tenne fino all’aprile 1941, quan- Nel gennaio 1919 fu promosso capo gruppo motonauta
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do, capitano di corvetta, ebbe il comando della torpediniera (grado corrispondente a tenente di vascello), e dal successivo
Sirio e della squadriglia. Successivamente e per breve periodo mese di agosto fu dispensato dal servizio militare
fu comandante del battaglione “San Marco”. A novembre 1941 Fu a Fiume con D’Annunzio, presso il “Comando Marina
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ritornò alla 1 Flottiglia M.A.S. (che aveva nel frattempo cam- da Guerra” delle “Milizie legionarie fiumane”, dal novembre
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biato denominazione in 10 Flottiglia M.A.S.) in comando, per 1919 al gennaio 1921, attività per la quale ricevette in seguito
poi assumere quello della 1 Flottiglia motosiluranti, comandi la qualifica di legionario fiumano. Nel gennaio 1928 fu nomi-
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che tenne per tutta la durata della guerra, a eccezione del perio- nato tenente di vascello di complemento e richiamato in tem-
do trascorso al comando della Scuola di addestramento M.A.S. poraneo servizio a disposizione dell’Aeronautica, nei cui ruoli
di Pola dall’aprile al settembre 1943. Della sua attività in guer- entrò a far parte nel 1930, raggiungendo il grado di colonnello.
ra, sempre improntata a determinazione, sereno ardimento e
abilità professionale, ricordiamo l’azione del 12 agosto 1942,
quando in comando della MS 16 e della squadriglia, nel corso Il tenente di vascello Manzutto al timone del MAS 96 con
della battaglia di mezzo agosto, affondò in azione comune con Mussolini e D’Annunzio, Lago di Garda, maggio 1925.
(Archivio storico del Vittoriale)
la sezionarla MS 22 (sottotenente di vascello Mezzadra
Franco, vds.), l’incrociatore pesante britannico Manche-
ster. La medaglia d’argento al valore militare premiò
tale azione, e nel successivo mese di novembre fu pro-
mosso capitano di fregata per merito di guerra.
All’armistizio dell’8 settembre 1943 si trovava a
Pola; si trasferì con una delle sue unità a Brindisi, assu-
mendo il comando della ricostituita 1 Flottiglia M.A.S.,
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che tenne fino al 31 gennaio 1945.
Durante la cobelligeranza partecipò a numerose mis-
sioni speciali in Adriatico, di sbarco di operatori e in-
cursori dietro le linee nemiche o di recupero di militari
italiani in Balcania, meritando due medaglie di bronzo e
una croce di guerra al valore militare.
Scomparve prematuramente a Roma il 1° febbraio
1945.
MANZUTTO ROMANO
Tenente di vascello di complemento, medaglia d’ar-
gento al valore militare (due concessioni), medaglia di
bronzo al valore militare, croce di guerra al valore mi-
litare, croce al merito di guerra (due concessioni). Os-
servatore d’idrovolante. Irredento istriano, legionario
fiumano.
Nato a Dignano (Pola) il 20 gennaio 1896, dopo lo
scoppio della prima guerra mondiale (28 luglio 1914)
si sottrasse all’obbligo del servizio militare nell’eserci-
to austro-ungarico e raggiunse l’Italia, arruolandosi in
Marina. Il 22 ottobre 1915 fu nominato volontario moto-
nauta di 2 classe e destinato in zona di guerra, al coman-
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do di motoscafo operante in Alto Adriatico e sul Basso
Piave durante la ritirata di Caporetto, meritando la croce
di guerra al valore militare. Effettuò anche missioni di
osservatore e mitragliere su idrovolanti, per le quali gli
fu conferita la medaglia di bronzo al valore militare; per
la prima missione notturna condotta sulla costa nemica e