Page 325 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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MARAGHINI GIOTTO nale si autoaffondassero, operazioni che furono puntualmente
eseguite. Rimase in territorio occupato dalle forze germaniche
Ammiraglio di squadra, me-
daglia d’argento al valore militare fino al 4 giugno 1944, quando si presentò a Roma al ministero
venendo destinato al Gabinetto del ministro, a disposizione del
(due concessioni), croce di guerra quale rimase fino al 16 novembre 1945, per essere poi colloca-
al valore militare, croce al merito to in ausiliaria per limiti di età.
di guerra, grande ufficiale dell’or- Morì a Roma il 10 aprile 1946.
dine della Corona d’Italia, com- Ha lasciato un interessante volume di memorie: Il sommer-
mendatore dell’ordine dei santi gibile Atropo, Roma, edizioni Ardita, 1934.
Maurizio e Lazzaro, ufficiale
dell’ordine coloniale della Stella
d’Italia. Promozione per merito MARCEGLIA ANTONIO
di guerra. Sommergibilista.
Nato a Sanremo (Imperia) il Tenente colonnello di comple-
16 novembre 1882, fu ammesso all’Accademia Navale di Li- mento del Corpo del genio nava-
vorno nel 1899, conseguendo la nomina a guardiamarina nel le, medaglia d’oro al valore mili-
1902. Da giovane ufficiale effettuò imbarchi su unità maggio- tare, medaglia d’argento al valore
ri, tra cui l’incrociatore corazzato Giuseppe Garibaldi e, dopo militare sul campo, croce di guer-
il comando della cannoniera Volturno da tenente di vascello, ra al valore militare (due conces-
l’incrociatore corazzato Pisa, a bordo del quale prese parte alla sioni), croce al merito di guerra
guerra italo turca del 1911-1912, meritando una croce di guerra (due concessioni). Operatore dei
al valore militare per lo slancio con cui guidò una compagnia mezzi d’assalto subacquei.
da sbarco a Tobruch e a Derna. Partecipò alla prima guerra Nato a Pirano d’Istria (Pola) il
mondiale (1915-1918) imbarcato su sommergibili, dapprima 28 luglio 1915, a fine 1933 entrò
come ufficiale in 2 dell’Atropo e quindi come comandante del- all’Accademia Navale di Livorno
a
lo stesso battello, affondando un piroscafo nemico; successiva- come allievo nel Corpo del genio
mente, in comando dell’F.7, meritò per il suo comportamento, navale, conseguendo la nomina a sottotenente nel 1937. Lau-
sempre inspirato ad audacia e fermezza per lunghi anni in zona reatosi brillantemente in ingegneria meccanica e navale all’U-
di guerra, una seconda medaglia d’argento al valore militare e niversità di Genova, nel gennaio del 1938 fu promosso tenente
una croce al merito di guerra. Promosso capitano di corvetta GN e destinato su sommergibili, prendendo imbarco prima sul
per merito di guerra nel 1918, continuò a essere imbarcato sui Morosini e quindi, alla vigilia del secondo conflitto mondiale,
sommergibili in comando anche nel dopoguerra, tra cui il Se- sul Ruggero Settimo come direttore di macchina. Su questo
bastiano Veniero e il Luigi Galvani, fino al 1923, quando im- sommergibile partecipò a tre missioni di guerra in Mediter-
barcò come sottocapo di stato maggiore del comando in capo raneo, sbarcando nell’ottobre del 1940 per essere destinato al
dell’armata navale sulla nave da battaglia Conte di Cavour, Reparto mezzi d’assalto subacquei della 10 Flottiglia M.A.S.
a
conseguendo l’anno successivo la promozione a capitano di Nel maggio e nel settembre del 1941 prese parte a due azioni
fregata. Fu quindi destinato a Monfalcone per l’allestimento di forzamento della base di Gibilterra, meritando una medaglia
dei sommergibili di nuova costruzione classe “Vettor Pisani”, d’argento al valore militare. Promosso capitano, nel dicembre
assumendo dal 1929 al 1931 la carica di capo di stato maggio- dello stesso anno partecipò al forzamento del porto di Ales-
re del comando sommergibili. Capitano di vascello dal 1930, sandria d’Egitto e all’affondamento di una nave da battaglia
fu in comando dell’incrociatore pesante Gorizia, assolvendo britannica. Riuscito a porsi in salvo dopo l’attacco e a pren-
a
anche l’incarico di capo di stato maggiore della 2 Divisione dere terra a nuoto raggiungendo in treno una località distante
navale nel periodo 1932-1933. Fu poi comandante della difesa da Alessandria, fu fermato dalla polizia egiziana e, dopo vari
di Spezia e comandante della piazza marittima di Brindisi, ed interrogatori da parte dell’autorità britannica, trasferito in un
ebbe anche destinazioni al ministero, alla direzione del perso- campo di prigionia prima in Palestina e quindi in India. Per
nale e all’ispettorato nuove costruzioni. l’ardimento, il coraggio e la determinazione dimostrati nel
Contrammiraglio nel 1934 e ammiraglio di divisione nel corso dell’attacco ad Alessandria fu decorato della massima
a
1936, comandò nel 1937-1938 la 3 Divisione navale con in- ricompensa al valore militare.
a
segna sull’incrociatore Trieste e poi l’8 Divisione con insegna Rimpatriato nel febbraio del 1944 e nuovamente destinato
sul Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi. Direttore generale del a domanda al ricostituito comando dei mezzi d’assalto, compì
personale e dei servizi militari e scientifici dal 1938 al 1939, fu nel marzo del 1945 una missione nell’Italia settentrionale oc-
promosso ammiraglio di squadra nel 1941 e fu successivamen- cupata dalle forze germaniche. Promosso maggiore per merito
te presidente del consiglio superiore di Marina e del comitato di guerra, fu congedato a domanda dal servizio attivo a fine
di coordinamento dei progetti tecnici. Il 15 aprile 1943 assunse 1945 e iscritto nei ruoli di complemento, dove raggiunse il gra-
la carica di comandante in capo del Dipartimento militare ma- do di tenente colonnello del genio navale.
rittimo della Spezia. Lasciato il servizio, seguì la sua professione di ingegne-
All’atto dell’armistizio dell’8 settembre 1943 dette dispo- re navale, dedicandosi al recupero dei relitti che bloccavano i
sizioni che le navi non in grado di muovere o ai lavori in arse- porti nazionali e quindi al campo delle costruzioni navali.