Page 34 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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34                                          Uomini della marina  1861-1946



               AVELARDI UGO                                            se il comando di Marina Biserta (Tunisia), in una situazione
                                                                       assai critica con il fronte in ritirata: Biserta infatti cadde l’8
                  Ammiraglio di divisione, me-
               daglia di bronzo al valore militare                     maggio 1943, e egli fu fatto prigioniero e avviato in campo
                                                                       di prigionia, dal quale rientrò nel mese di ottobre 1945. Dopo
               (due concessioni sul campo), cro-                       il rimpatrio dalla prigionia, ebbe per breve tempo il comando
               ce  al  merito  di  guerra,  ufficiale                  dell’incrociatore Eugenio di Savoia e quindi della nave scuo-
               dell’ordine della Corona d’Italia,                      la Amerigo Vespucci (1946-1947), nonché durante la crociera
               cavaliere  dell’ordine  dei santi                       estiva del 1948. Fu comandante in 2 dell’Accademia Navale
                                                                                                      a
               Maurizio e Lazzaro, commenda-                           di Livorno dal 1947 al 1951, anno in cui ne fu anche coman-
               tore dell’ordine della Repubblica                       dante interinale.
               Italiana.                                                  Promosso  contrammiraglio  nel  1951,  nel  periodo  1952-
                  Nato  a  Livorno  il  4  aprile
               1901, fu ammesso all’Accademia                          1954 fu ispettore delle scuole, comandante della base di Taran-
                                                                       to nel 1955 e quindi comandante militare marittimo autonomo
               Navale  della  sua  città  nel  1914,                   in Sicilia fino alla morte, avvenuta in servizio l’8 luglio 1956 a
               conseguendo  la  nomina  a  guar-                       Messina, anno in cui aveva conseguito la promozione ad am-
               diamarina nel 1920. Ancora allievo, partecipò alla prima guer-  miraglio di divisione.
               ra mondiale (1914-1918) nel corso delle campagne estive delle
               navi scuola Flavio Gioia e Amerigo Vespucci. Da giovane uf-
               ficiale ebbe i consueti imbarchi su navi maggiori, e promosso   AVOGADRO di CERRIONE
               tenente di vascello nel 1925 passò su unità sottili, assolvendo il   LODOVICO
               comando navale su MAS, torpediniere e sommergibili (1930-
               1934). Promosso capitano di corvetta nel 1934, fu comandante   Contrammiraglio,   ufficiale
                  a
               in 2 dell’esploratore Tigre, impegnato in mar Rosso durante le   dell’ordine  dei  santi  Maurizio  e
               operazioni militari in Africa Orientale (1935-1936). Sbarcato   Lazzaro.
               nel 1937 fu destinato all’Accademia Navale di Livorno fino al   Nato  a  Biella  il  4  dicembre
               1939, quando, conseguita la promozione a capitano di fregata,   1816, uscì dalla Scuola di Marina
                                               a
               ritornò a bordo quale comandante in 2  dell’incrociatore Luigi   di Genova col grado di guardiama-
               di Savoia duca degli Abruzzi, sul quale lo colse l’entrata in   rina nel 1835. Partecipò alle cam-
               guerra dell’Italia (10 giugno 1940).                    pagne del 1848, 1849, 1855 e 1859.
                  A  ottobre  del  1940  assunse  il  comando  del  cacciatorpe-  Nel 1862 al comando della fregata
               diniere Giovanni da Verazzano, che tenne fino al novembre   Vittorio  Emanuele,  operante  nel-
               1941. Con tale unità prese parte a intensa attività bellica, dimo-  le acque della Sicilia orientale con altra unità della squadra
               strando ardimento e capacità di comando in situazioni di forte   (vds. Giraud Donato), ebbe l’ordine, in un clima di generale
               contrasto nemico, meritando le decorazioni più sopra riportate;   incertezza e confusione, di impedire lo sbarco di Garibaldi e
               il governo germanico gli concesse la croce di ferro di 2 classe.  delle sue truppe in Calabria che, da fervente patriota dell’Unità
                                                             a
                  Dopo un periodo di destinazione all’ufficio allestimento di   d’Italia, non ebbe animo di eseguire; perse il comando e fu
               Livorno (dicembre 1941-luglio 1942), promosso capitano di   accusato di alto tradimento, venendo poi assolto dal Consiglio
               vascello,  ritornò  a  bordo  in  comando  del  cacciatorpediniere   di guerra di Genova per “inesistenza di reato”. Nel 1874 fu
               Carabiniere,  che  lasciò  nel  marzo  del  1943,  quando  assun-  promosso contrammiraglio. Morì a Torino nel 1893.

                                                                                    La pirofregata Vittorio Emanuele, che al
                                                                                    comando di Lodovico Avogadro di Cerrione nel
                                                                                    1862 non intervenne per impedire lo sbarco di
                                                                                    Garibaldi in Calabria.
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