Page 35 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Dizionario Biografico 35
AZZI MARIO dopo un anno, venendo destinato alla Commissione italiana
di armistizio con la Francia e quindi nell’aprile del 1942 al
Ammiraglio di squadra, medaglia d’argento al valore mi-
litare (due concessioni), medaglia di bronzo al valore militare Comando superiore delle FF.AA. in Africa settentrionale, dove
meritò dal governo tedesco l’onorificenza dell’Aquila germa-
(due concessioni), croce di guerra al valore militare (due con- nica di 1 classe.
a
cessioni), croce al merito di guerra (due concessioni), com- Fu comandante di Marina Tripoli dal dicembre 1942 fino
mendatore dell’ordine della Repubblica Italiana, commen- alla caduta, il periodo più critico della guerra in Libia, rien-
datore dell’ordine della Corona d’Italia, ufficiale dell’ordine trando in Italia nel febbraio del 1943. Comandante di Marina
coloniale della Stella d’Italia, cavaliere dell’ordine dei santi Teodo (Bocche di Cattaro) dall’agosto del 1943, nelle giorna-
Maurizio e Lazzaro. Volontario della Libertà. te che seguirono l’armistizio (8 settembre 1943) seppe tenere
Nato a Pisa il 31 luglio 1891, allievo dell’Accademia Na-
vale di Livorno nel 1909, fu nominato guardiamarina nel giu- sotto controllo i reparti dipendenti e gli equipaggi delle unità
navali in porto, divenendo protagonista di una strenua resisten-
gno del 1912. za contro le truppe germaniche protrattasi fino al 16 settembre;
Dopo aver partecipato a bordo di navi maggiori alla fase
finale della guerra italo turca, nel corso della prima guerra gravemente ferito nel corso delle azioni fu catturato e internato
in Germania, rimpatriando nell’ottobre del 1945. Per la sua
mondiale, limitatamente al periodo 1915-1917 prestò servi- condotta nel corso delle azioni di resistenza in armi alle truppe
zio aeronautico presso squadriglie di idrovolanti e basi aeree germaniche a Teodo e nelle Bocche di Cattaro fu decorato del-
dell’Adriatico e quindi da tenente di vascello fu in comando di la seconda medaglia d’argento e insignito del distintivo di Vo-
unità veloce. Nel corso di ardita azione, al comando del MAS lontario della libertà. Esemplare, inoltre, fu il comportamento
99, nelle acque di Durazzo attaccava e affondava col siluro nel tenuto durante l’intera prigionia per forza d’animo ed energia
maggio 1918 il piroscafo austriaco Bregenz, scortato, meritan- nella difficile opera di mitigare la durezza dei carcerieri nei
do la prima medaglia d’argento. confronti dei compatrioti prigionieri. Per il suo comportamen-
Tra le due guerre mondiali ha alternato periodi di imbar-
co – capitano di corvetta in comando dei sommergibili N 1 e to in guerra fu decorato inoltre di due medaglie di bronzo e due
croci di guerra al valore militare.
N 3, dei cacciatorpediniere Turbine, Enrico Cosenz e Antonio Promosso contrammiraglio nel 1946 per merito di guerra
Mosto, da capitano di fregata il comando superiore navale del e ammiraglio di divisione l’anno successivo, fu destinato ai
a
Mar Rosso e l’incarico di sottocapo di stato maggiore della 1 dipartimenti di Venezia e Napoli e quindi al tribunale militare
Divisione navale – a destinazioni a terra presso il ministero della Spezia in qualità di presidente. Collocato a disposizione
della Marina (ufficio informazioni), l’Accademia Navale e il nel settembre del 1949, lasciò il servizio nel gennaio del 1952,
comando Marina di Mogadiscio. venendo promosso ammiraglio di squadra in ausiliaria nell’a-
La seconda guerra mondiale lo colse capitano di vascello
in comando dell’incrociatore Alberico da Barbiano, che lasciò prile del 1958.
Si spense a Venezia il 17 luglio 1988.
Il MAS 99, che al comando di Mario Azzi il 13 maggio 1918 fu protagonista
dell’affondamento del piroscafo austriaco Bregenz, qui fotografato a Venezia nei
giorni successivi all’azione.