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366 Uomini della marina 1861-1946
MIRRA GUIDO
MIRAGLIA LUIGI
Tenente generale medico del
Ammiraglio di squadra, meda- Corpo sanitario militare marittimo,
glia d’argento al valore militare, croce di guerra al valore militare,
croce al merito di guerra, cavaliere commendatore dell’ordine della
di gran croce dell’ordine della Coro- Corona d’Italia, cavaliere dell’or-
na d’Italia, grande ufficiale dell’or- dine coloniale della Stella d’Italia,
dine dei santi Maurizio e Lazzaro, commendatore dell’ordine della
grande ufficiale dell’ordine colo- Repubblica Italiana. Medico tropi-
niale della Stella d’Italia. Pilota di calista e autore di opere professio-
idrovolante. Senatore del Regno. nali didattiche e scientifiche.
Nato a Roma il 6 novembre Nato a Capua (Napoli) il 14 lu-
1876, fu ammesso nel 1890 all’Ac- glio del 1900, si laureò in medici-
cademia Navale di Livorno conseguendo cinque anni dopo la na e chirurgia nel 1923 presso l’Università di Napoli e assolse
nomina a guardiamarina. Dopo i consueti imbarchi da ufficiale agli obblighi di leva nell’Esercito, ancora studente di medi-
subalterno, nel 1900, tenente di vascello, imbarcato sull’avvi- cina, venendo congedato a fine ferma nel febbraio del 1919.
so a elica Archimede, operò nelle acque greche e a Suda. Nel A seguito di concorso, nel novembre del 1923 fu nominato
1904 a bordo dell’incrociatore corazzato Marco Polo, parteci- tenente medico nel Corpo sanitario militare marittimo, venen-
pò alla campagna in Estremo Oriente rimpatriando nel 1907. do destinato in Somalia al villaggio Duca degli Abruzzi come
In tale periodo, nel corso di un pericoloso incendio scoppia- medico di Luigi di Savoia (vds.).
to nel deposito munizioni di prora si distinse particolarmente Nel 1934, nel grado di maggiore, si specializzò in clini-
nell’opera di spegnimento a rischio della propria incolumità, ca delle malattie tropicali e subtropicali presso l’università di
meritando la medaglia d’argento al valore militare. Napoli, dove acquisì anche la libera docenza. Imbarcò quindi
Capitano di corvetta nel 1914, partecipò alla prima guer- nel biennio 1934-1935 sull’incrociatore Alberico da Barbiano
ra mondiale (1915-1918) a bordo dell’incrociatore Piemonte, come capo servizio sanitario. Dopo un periodo presso l’ospe-
impegnato nella Squadra alleata del Levante in azioni di bom- dale della Spezia come comandante del distaccamento infer-
bardamento dei forti bulgari nelle acque dell’Egeo, e quindi in mieristico, fu nuovamente inviato in colonia, a Massaua.
comando di varie unità, fra le quali la torpediniera d’altura Pro- Durante il secondo conflitto mondiale (promosso tenente
cione, il sommergibile Pacinotti e l’incrociatore ausiliario Città colonnello nel 1938) assunse l’incarico di direttore dell’ospe-
di Cagliari, meritando la croce al merito di guerra. Capitano dale di Messina, che tenne fino alla fine di agosto del 1943. Al
di fregata nel 1917, fu comandante dell’Aeronautica del Bas- termine del conflitto, promosso colonnello, diresse l’inferme-
so Tirreno nel periodo 1920-1923, durante il quale conseguì il ria di Napoli e quindi l’ospedale della Spezia (1950-1951) e la
brevetto di pilota di idrovolante. Capitano di vascello nel 1923 locale direzione di sanità (1951-1954). Dal dicembre del 1954,
fu prima destinato all’Ufficio aeronautica dello stato maggiore promosso maggiore generale, fu destinato a Roma alla dire-
del ministero a Roma e quindi (1924-1926) addetto navale a zione sanitaria dove guidò per cinque anni la divisione Studi
Mosca. Rientrato in Italia, nel 1929-1930 ricoprì l’incarico di impegnandosi in alcune importanti problematiche attinenti alla
capo di stato maggiore del Dipartimento militare marittimo del fisiologia del lavoro subacqueo, alla sopravvivenza dei naufra-
Basso Tirreno (Napoli) e quindi di comandante militare marit- ghi e al salvataggio del personale di sommergibili sinistrati.
timo in Sicilia con le funzioni del grado superiore fino alla fine Nell’ottobre del 1960, promosso tenente generale, ricoprì l’in-
del 1930, quando promosso contrammiraglio continuò nella carico di membro della Commissione superiore medica per le
pienezza del grado in tale carica fino al marzo 1931. pensioni di guerra presso il ministero del Tesoro, che lasciò
Aiutante di campo generale effettivo del re Vittorio Ema- dopo alcuni richiami di autorità alla fine del 1967.
nuele III nel 1931, in occasione del viaggio reale nella colonia Si spense a Roma il 25 luglio del 2000.
eritrea ebbe la croce di grande ufficiale dell’ordine colonia- Nel corso dell’insegnamento alla Scuola di sanità militare
le della Stella d’Italia, e del viaggio in Cirenaica ebbe quel- marittima di Livorno pubblicò due testi, uno di Medicina Tro-
la dell’ordine della Corona d’Italia; ammiraglio di divisione picale e l’altro di Igiene Navale; fu autore nel 1949 dell’opera
nel 1934, lasciò l’incarico presso la Casa reale per il comando basilare Raccolta di norme e disposizioni concernenti il ser-
della 1 Divisione navale che tenne per un anno, con insegna vizio medico-legale nella R. Marina, edito dal ministero della
a
sull’incrociatore Gorizia e poi sul Fiume. Marina come ristampa di uno scritto per gli Annali di medicina
Ammiraglio di squadra nel 1935, fu comandante in capo navale e coloniale, e nel 1961 di un apprezzato testo di Medici-
del Dipartimento militare marittimo dello Ionio e del Basso na Navale edito da Piccin Editore la cui pubblicazione suscitò
Adriatico (Taranto) dal 1935 al 1936, vicepresidente (1936- un vivo interesse e alta considerazione, che gli procurarono un
1937) e successivamente presidente (1937-1938) del Consiglio elogio da parte del segretario generale della Difesa e l’asse-
a
superiore di Marina, e dal 1938 al 1939 a Napoli comandante gnazione della medaglia d’argento di 2 classe per lavori utili
in capo del Dipartimento militare marittimo del Basso Tirreno. alla Marina. Fu inoltre autore di numerose opere pubblicate
Nel 1939 fu nominato fu nominato senatore del Regno e fu sugli Annali di medicina navale, tra cui va ricordata quella del
collocato in ausiliaria per limiti d’età. 1939 dal titolo “L’antigene secco per la siero diagnosi di Widal
Morì a Roma l’11 marzo 1972. a bordo delle navi ed in colonia”.