Page 369 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               genio navale, superando brillantemente il concorso di ammis-  MODUGNO GIORGIO
               sione e venendo nominato tenente del genio navale. Due anni   Capitano del Corpo del genio
               dopo conseguì la laurea in ingegneria navale e meccanica pres-  navale, medaglia d’oro al valore
               so la Scuola superiore di Genova.                       militare  alla  memoria,  croce  al
                  Le sue destinazioni di servizio furono sempre di caratte-
               re tecnico, intercalate da bervi destinazioni di imbarco per lo   merito di guerra.
                                                                          Figlio del generale GN Fran-
               svolgimento di prove e collaudi. Nel 1909 fu destinato a Ge-  cesco (vds.), nato a Genova il 30
               nova presso il locale Ufficio tecnico, quindi nel corso della   aprile 1911, fu ammesso all’Ac-
               prima guerra mondiale (1915-1918), già nel grado di capitano,   cademia  Navale di Livorno nel
               a Roma al ministero presso la Direzione delle costruzioni na-  1930, conseguendo la nomina a
               vali e a Napoli presso lo stesso ente locale, avendo ricevuto nel   sottotenente del Corpo del genio
               1913 la prima delle sue medaglie per lavori utili per la Marina,   navale nel 1933. Dopo un bien-
                                 a
               quella d’argento di 1 classe.                           nio di corso presso la Scuola di
                  Maggiore nel 1917 e tenente colonnello nel 1920, fu a lun-
               go vicedirettore e poi direttore delle costruzioni navali a Pola   ingegneria  navale  di Genova,
                                                                       imbarcò, già tenente, a Trieste, sulla nave da battaglia Conte
               (1920-1923),  direttore  dell’Ufficio  tecnico  di Trieste  (1923-  di Cavour, per seguirne i lavori di ricostruzione e ammoderna-
               1931), nel cui periodo di destinazione compì missioni all’e-  mento presso i locali cantieri navali, sbarcando nel 1939 dopo
               stero, poi, già colonnello, direttore delle costruzioni navali alla   la promozione a capitano.
               Spezia (1931-1934).                                        Dopo imbarchi su varie unità, fra le quali la nave da bat-
                  Promosso maggiore generale, fu destinato a Roma quale
               membro del Comitato progetti navi e ispettore degli apparati   taglia Giulio Cesare e il cacciatorpediniere Antonio da Noli,
                                                                       sul quale fu colto dall’entrata in guerra dell’Italia nel secondo
               motori navali.                                          conflitto mondiale (10 giugno 1940), partecipò su quest’ultima
                  Nel 1937 prese la libera docenza in macchine marine, e
               nel 1940 fu incaricato dell’insegnamento di macchine marine   unità alla scorta di convogli per la Libia.
                                                                          Imbarcato il 28 marzo 1941 sul cacciatorpediniere Vittorio
               nella facoltà di ingegneria di Genova, mentre era ancora in   Alfieri in qualità di capo servizio GN della 9 Squadriglia cac-
                                                                                                            a
               servizio. Invitato dall’Università di Roma, assunse nel 1942   ciatorpediniere, proprio alla vigilia dello scontro di Capo Ma-
               l’insegnamento delle costruzioni di macchine in quella Facoltà   tapan nella notte del giorno 29, quando l’unità fu affondata dal
               e nel 1952 fu nominato professore ordinario. Fu anche invitato   fuoco di una forza navale britannica, fu ferito nel dilagare degli
               nel 1943 ad assumere l’insegnamento di costruzioni navali nel   scoppi delle riservette delle munizioni. Dopo essersi prodigato
               Politecnico di Bucarest, ma declinò l’invito.           oltre ogni limite nel salvataggio dell’equipaggio, raggiunse a
                  I suoi studi più noti si riferirono ai riduttori ad ingranaggi,
               sui quali pubblicò nel 1940 un’opera che ebbe larga rinomanza   nuoto una zattera ricolma di naufraghi e benché ferito e allo
                                                                       stremo delle forze, rinunciò a prendervi posto per lasciarlo a
               fra gli specialisti del ramo in Italia e all’estero, per la quale   un marinaio inesperto del nuoto, scomparendo in mare.
               ricevette la medaglia d’oro di 1 classe per lavori utili per la   Il coraggio dimostrato in combattimento, l’altruismo e il
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               Marina. Altra medaglia d’oro di 1 classe la ebbe nel 1942, e   consapevole sacrificio gli valsero la più alta ricompensa al va-
                                            a
               nel 1943 fu decorato dal governo germanico dell’Aquila tede-  lore militare.
               sca con stella e spade. Prese anche numerosi brevetti che tro-
               varono larga applicazione nel campo della propulsione navale.
                  Tenente generale nel 1941, nello stesso anno fu collocato
               a disposizione del ministero della Pubblica Istruzione. L’armi-  MOISE REGOLO
               stizio (8 settembre 1943) lo colse a Roma rimanendo in ter-  Tenente generale medico del Corpo sanitario militare ma-
               ritorio occupato dalle forze germaniche e della R.S.I., con le   rittimo, croce al merito di guerra (due concessioni), cavaliere
               quali non ebbe alcun rapporto di collaborazione. Collocato in   dell’ordine della Corona d’Italia, cavaliere dell’ordine colonia-
               ausiliaria nel 1945, fu nel 1952 promosso generale ispettore.  le della Stella d’Italia, commendatore dell’ordine della Repub-
                  Morì a Roma l’8 aprile 1962.                         blica Italiana. Medico coloniale. Autore di opere scientifiche.
                  Tra le sue numerose opere di carattere tecnico si ricordano   Nato a Cherso (Pola) il 2 novembre del 1901, laureato in
               il Calcolo delle eliche, il Calcolo delle turbine Parsons, il Cal-  medicina e chirurgia presso l’Università di Roma nel 1925,
               colo delle turbine Curtiss e Note sulle turbine a vapore mari-  svolse il servizio di leva quale sottotenente medico presso il
               ne, e la Teoria e costruzione degli ingranaggi ad assi paralleli   151° Reggimento fanteria, venendo congedato nel 1927.
               con applicazione ai riduttori marini, che gli valse l’assegna-  Nel 1929, vincitore del concorso nel Corpo sanitario mili-
               zione della prima medaglia d’oro di 1 classe.           tare marittimo, fu nominato tenente medico e imbarcato l’anno
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                  Lasciò  in  quanti  ebbero  modo  di  conoscerlo  luminoso   successivo come secondo medico di bordo sulla nave da batta-
               esempio di dirittura morale, di dedizione assoluta al proprio   glia Andrea Doria. A fine 1930 frequentò un corso di patologia
               dovere e di attaccamento alla famiglia, scosso dal grande dolo-  esotica e parassitologia presso l’università di Amburgo, che
               re della perdita del primo figlio, Giorgio (vds.), anch’egli uffi-  poi completò nel 1931 presso l’università di Roma. Promos-
               ciale del genio navale, in azione nel corso della seconda guerra   so capitano fu destinato in Somalia a prestare servizio presso
               mondiale, decorato di medaglia d’oro al valore militare.  l’ospedale civile di Mogadiscio come capo servizio sanitario
                                                                       sino al novembre del 1934. Nel settembre del 1935 assunse
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