Page 370 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               l’incarico di capo servizio sanitario della base navale di Assab,   ad infliggere al nemico gravi danni, una medaglia d’argento e
               partecipando alla campagna italo-etiopica (1935-1936).   una croce di guerra al valore militare. Nel dopo guerra, capi-
                  Promosso  maggiore  nel  1938,  fu  destinato  alla  Stazione   tano di vascello, fu in comando della nave da battaglia Giulio
               quarantenaria di St. Camaran, nel Mar Rosso e successivamen-  Cesare e comandante della base di Napoli.
               te, seconda guerra mondiale in atto, assunse l’incarico di capo   Promosso  sottoammiraglio  nel  1922  e  contrammiraglio
               reparto chirurgia dell’Infermeria di Massaua sino all’aprile del   nel 1923, nello stesso anno fu nominato con il grado di con-
               1941, quando fu fatto prigioniero dalle forze britanniche e in-  trammiraglio di divisione, aiutante di campo generale effetti-
               ternato in campo di concentramento sino al maggio del 1943.   vo del re Vittorio Emanuele III, carica che tenne fino al 1925,
               Rimpatriato,  fu  destinato  quale  capo  servizio  sanitario  sulla   venendo poi nominato aiutante di campo onorario. Fu quindi
               nave da battaglia Vittorio Veneto, incarico che mantenne fino   promosso ammiraglio di divisione, comandante della Divisio-
               al 1945 durante l’internamento dell’unità ai Laghi Amari (Ca-  ne navale leggera con insegna sull’esploratore Quarto (1925-
               nale di Suez).                                          1926) e poi comandante militare marittimo e della piazza di
                  Nel  grado  di  tenente  colonnello  dal  marzo  al  novembre   Venezia (1926-1927).
               del 1948 partecipò alla missione italiana in Tibet al seguito   Promosso ammiraglio di squadra nel 1927, fu comandante
               dell’esploratore Giuseppe Tucci, meritando un encomio solen-  in capo del Dipartimento militare marittimo dell’Alto Tirreno
                                                                                                     a
               ne. Ebbe poi l’incarico di direttore del Centro ricerche presso   (Spezia) nonché comandante della 2  Squadra navale con inse-
               l’Istituto di malariologia “Marchiafava” a Mogadiscio dal di-  gna sulla corazzata Andrea Doria (1928-1930). Fu infine nuo-
               cembre del 1949 al settembre del 1953, conseguendo nel 1951   vamente comandante in capo del Dipartimento della Spezia
               il  grado  di  colonnello.  Fu  nel  periodo  1953-1954  direttore   dal 1930 al 1934, anno in cui fu collocato in ausiliaria. L’anno
               dell’ospedale militare marittimo di Taranto, successivamente   seguente il re lo nominò Prefetto di palazzo e gran maestro
               della direzione sanitaria di Livorno (1954-1957) e quindi di   delle cerimonie.
               quella di Napoli (1959-1961). Nel 1962 fu collocato in ausilia-  Morì a Roma il 19 settembre 1936.
               ria per limiti di età, continuando a svolgere servizio con suc-
               cessivi richiami fino al novembre del 1971 presso la Commis-
               sione medica superiore per le pensioni di guerra del ministero   MONGIARDINI
               del Tesoro.                                             FRANCESCO
                  Promosso maggiore generale nel 1959 e tenente generale
                                                                          Capitano  di  fregata,  meda-
               nel 1963.                                               glia  d’argento  al  valore  milita-
                  Morì a Roma il 1° novembre del 1982.                 re, cavaliere  dell’ordine  della
                  Fu autore di numerosi articoli scientifici pubblicati sugli
               Annali di medicina navale tra i quali citiamo “Ricerche epide-  Corona d’Italia e dell’ordine dei
                                                                       santi Maurizio e Lazzaro.
               miologiche e sperimentali sulla trasmissione e patologia della   Nato a Chiavari (Genova) il
               febbre ricorrente” in Somalia, 1937, e “Studio sull’infezione   19 dicembre 1849, fu ammesso
               naturale da plasmodium ovale”, 1955.
                                                                       alla Scuola di Marina di Genova
                                                                       nel 1864 conseguendo la nomi-
                                                                       na  a  guardiamarina  nel  1868.
               MONACO di LONGANO                                       Da sottotenente di vascello ne-
               ROBERTO
                                                                       gli anni 1873-1979 effettuò imbarchi su unità corazzate, sulla
                  Ammiraglio  di  squadra,  me-                        corvetta Caracciolo, sulla cannoniera Ardita e sugli avvisi a
               daglia d’argento al valore mi-                          ruote Garigliano e Sirena; da tenente di vascello sull’ariete
               litare,  croce  di  guerra  al  valore                  corazzato Affondatore e in comando di torpediniere. Tra le de-
               militare,  cavaliere di gran cro-                       stinazioni a terra da ricordare, quelle presso il 2° Dipartimento
               ce  decorato  del  gran  cordone                        marittimo (Napoli) e presso la Commissione permanente del
               dell’ordine della Corona d’Italia                       materiale da guerra.
               e dell’ordine dei santi Maurizio e                         Nel 1896, capitano di fregata in comando della cannonie-
               Lazzaro.                                                ra Volturno, dislocata a Massaua, prese parte alla spedizione
                  Nato  a  Portici  (Napoli)  il  29                   dell’esploratore e poi console Antonio Cecchi, composta so-
               agosto 1871, fu ammesso all’Ac-                         prattutto da personale della R. Marina, appartenente alla sua
               cademia  Navale di Livorno nel                          unità e all’avviso Staffetta, tra cui il comandante capitano di
               1885,  conseguendo  la  nomina  a                       fregata Ferdinando Maffei (vds.). Partendo da Mogadiscio, la
               guardiamarina nel 1890. Nei gradi di ufficiale subalterno ebbe   spedizione intendeva raggiungere Gheladi, località sita lungo
               i consueti imbarchi su navi maggiori, e da tenente di vascello   il corso dell’Uebi Scebeli, il cui sultano pur dichiarandosi ami-
               assolse gli obblighi di comando su torpediniere (1904-1908).   co dell’Italia gli sconsigliò l’impresa per la presenza di tribù
               Da  capitano  di  corvetta  prese  parte  alla  guerra  italo  turca   ostili. La carovana, partita il 25 novembre con la scorta di una
               (1911-1912) e da capitano di fregata alla prima guerra mondia-  settantina di ascari, attestatasi nella boscaglia a Lafolè per tra-
               le in comando dell’esploratore Nino Bixio, con il quale svolse   scorrervi la notte, fu aggredita da somali e durante la ritirata
               intensa attività meritando, per le risolute azioni che portarono   iniziata il mattino successivo selvaggiamente sterminata. Ol-
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