Page 367 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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MIRTI della VALLE ENRICO rifornimenti per la Tunisia e della difesa della piazza durante
lo sbarco e le operazioni alleate per la conquista della Sicilia
Ammiraglio di squadra, ca-
valiere dell’ordine militare d’Ita- (vds. anche ammiraglio Giuseppe Manfredi). Per la sua azio-
ne di comando in guerra ebbe nel 1950 la croce di cavaliere
lia, medaglia d’argento al valore dell’ordine militare d’Italia. Prigioniero di guerra in Algeria
militare sul campo, medaglia di alla caduta della piazza di Trapani, fu rilasciato a fine 1943.
bronzo al valore militare (due Riprese servizio destinato allo stato maggiore, quindi alla di-
concessioni, di cui una sul cam- rezione generale del personale, dove nel 1947 fu promosso
po), croce al merito di guerra (due contrammiraglio; successivamente al Consiglio superiore di
concessioni), grande ufficiale Marina dove permase fino al 1951 già ammiraglio di divisione
dell’ordine della Repubblica Ita- quindi quale comandante militare marittimo autonomo della
liana, ufficiale dell’ordine della Sicilia.
Corona d’Italia, cavaliere dell’or- Nel 1954 fu collocato a disposizione e promosso nel 1959
dine dei santi Maurizio e Lazzaro. ammiraglio di squadra.
Dirigibilista. Morì a Roma il 2 ottobre 1968.
Nato a Roma il 23 agosto 1898, si arruolò volontario nel
C.R.E. quale marinaio allievo guardiamarina nel 1917, con-
seguendo nello stesso anno la nomina a guardiamarina di MOCCAGATTA VITTORIO
complemento. Dopo i consueti imbarchi nei gradi di ufficiale
subalterno principalmente sulla nave da battaglia Conte di Ca- Capitano di fregata, medaglia
vour, fu da sottotenente di vascello, transitato nel frattempo d’oro al valore militare, medaglia
nel servizio permanente effettivo, destinato per breve periodo d’argento al valore militare, ca-
all’aeroscalo di Ferrara e quindi a quello di Ciampino (1919- valiere dell’ordine della Corona
1920) per la frequenza al corso di dirigibilista, al termine del d’Italia. Comandante di gruppo
quale fu assegnato al dirigibile M.6, su cui conseguì la nomina d’assalto navale in guerra.
a tenente di vascello. Nato a Bologna l’11 novem-
Dopo un ulteriore imbarco sulla nave da battaglia Conte di bre 1903, entrò nel 1916 all’Ac-
Cavour, fu destinato in servizio aeronautico agli aeroscali di cademia Navale di Livorno, con-
Ciampino e Grottaglie, con imbarco sull’aeronave scuola M.6 seguendo nel 1921 la nomina a
a
su cui, quale ufficiale in 2 , meritò la medaglia di bronzo al guardiamarina. Da ufficiale su-
valore militare per la perizia e il sereno comportamento tenuto balterno ebbe numerosi imbarchi
durante il naufragio del mezzo a seguito di un violento fortuna- su varie unità di superficie, tutti di breve periodo, venendo
le. Successivamente, nel 1923-1924, imbarcò sulla nave idro- promosso nel 1926 tenente di vascello. Nel periodo 1931-1932
grafica Ammiraglio Magnaghi, impegnata in una campagna fu ufficiale in 2 del cacciatorpediniere Aquilone e quindi del-
a
di rilievi in Mar Rosso, e successivamente sui sommergibili la nave posacavi Giasone, partecipando poi sulla torpedinie-
F.20 come ufficiale in 2 e H.8 come comandante. Dopo una ra Insidioso in qualità di comandante alla Scuola di comando
a
destinazione a terra all’Accademia Navale di Livorno, dove navale, passando poi sui sommergibili dove, tra il 1934 e il
fu promosso capitano di corvetta (1928), ritornò a bordo in 1937 (capitano di corvetta nel 1935), fu comandante del Ciro
comando in successione dei sommergibili Filippo Corridoni e Menotti, del Delfino e dello Squalo. In particolare sul Menotti,
Luigi Settembrini. Capitano di fregata nel 1933, partecipò poi partecipò a missioni speciali di repressione del contrabbando
alle operazioni militari in Spagna in comando dell’esploratore di guerra nel corso delle operazioni militari in Spagna, meri-
Leone Pancaldo, meritando la croce al merito di guerra. tando la concessione della medaglia d’argento al valore milita-
Capitano di vascello nel 1940, fu colto dall’entrata in guer- re per l’affondamento al largo di Malaga di un’unità contrab-
ra dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940) bandiera.
al comando della difesa della piazza marittima di Messina. Dall’aprile del 1937 ebbe il comando del battaglione “San
Nel 1941 ebbe il comando per breve periodo dell’incrociatore Marco”, di stanza a Tientsin (Cina) e rimpatriato nel 1938;
Giovanni delle Bande Nere e successivamente, fino alla fine dopo essere stato prima trasferito sul cacciatorpediniere Saetta
del 1942, del cacciatorpediniere Antonio Pigafetta e della 15 come comandante per pochi mesi, fu poi destinato a terra, ca-
a
Squadriglia impegnata in numerose missioni di scorta convo- pitano di fregata, a Roma al ministero, presso la direzione ge-
gli per la Libia in acque fortemente insidiate dal nemico. Per nerale del personale fino a pochi giorni dopo l’entrata in guerra
il comportamento in azione e per la perizia con la quale ma- dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940).
novrò in particolari frangenti operativi le unità ai suoi ordini, Ebbe quindi il comando della 1 Flottiglia M.A.S., poi de-
a
a
fu decorato di medaglia d’argento e di medaglia di bronzo al nominata 10 Flottiglia M.A.S. (14 marzo 1941), che era costi-
valore militare e dal governo germanico della croce di ferro di tuita dai mezzi speciali d’assalto, dei quali fu convinto asser-
a
2 classe. tore. Nell’azione contro Malta, condotta all’alba del 26 luglio
Destinato successivamente (1942-1943) al comando Mari- 1941, ripetendo un suo precedente tentativo di forzamento
na di Trapani quale capo di stato maggiore, ebbe a fronteggiare della munita base navale, dopo aver atteso invano e oltre il
le impegnative operazioni del convogliamento del traffico di tempo prestabilito il rientro degli operatori, cadeva a bordo del