Page 381 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Nato a Campiglione (Torino) il 30 giugno 1893, fu ammes-
so all’Accademia Navale di Livorno nel 1912, conseguendo la
nomina a guardiamarina nel 1914. Ancora allievo prese breve-
mente parte alla guerra italo turca imbarcato sulla nave scuola
Etna e successivamente alla prima guerra mondiale imbarcato
sulla nave da battaglia Napoli e sul cacciatorpediniere Ippolito
Nievo a bordo del quale meritò una croce di guerra al valore
militare. Tenente di vascello nel settembre del 1917, imbarcò
sulla nave da battaglia Regina Elena e quindi sull’esploratore
Marsala, con il quale partecipò anche alle occupazioni adria-
tiche.
Aiutante di campo del capitano di vascello Ferdinando di
Savoia, principe di Udine, dall’agosto 1921 al marzo 1924,
tore leggero Luigi Cadorna e, all’entrata dell’Italia nel se- ebbe poi il comando di una torpediniera e quindi di una can-
condo conflitto mondiale (10 giugno 1940), era imbarcato sul noniera e da capitano di corvetta del cacciatorpediniere Cesare
cacciatorpediniere Giosuè Carducci. A novembre assunse il Battisti (1928-1929).
comando della torpediniera Antares, e il mese successivo, il Fu ufficiale addetto alla persona del sottotenente di vascel-
giorno 29, mentre scortava un convoglio da Valona (Albania) lo Eugenio di Savoia, duca di Ancona, dal 1929 al 1931, e poi
a Brindisi, reagì con grande prontezza e abilità all’attacco del suo aiutante di campo fino al 1932 avendo conseguito nel 1930
sommergibile greco Proteus, speronandolo ed affondandolo al la promozione a capitano di fregata. Capitano di vascello nel
largo dell’isola di Saseno. Per tale azione fu decorato di meda- 1935 ebbe il comando dell’incrociatore Pola nel biennio 1936-
glia d’argento al valore militare e citato nel bollettino di guer- 1938 e quindi dell’Emanuele Filiberto Duca d’Aosta fino al
ra. L’anno successivo, promosso capitano di corvetta, imbarcò febbraio del 1939. Dal settembre del 1939 all’entrata dell’Ita-
sull’incrociatore Giovanni delle Bande Nere, a bordo del quale lia nella seconda guerra mondiale (10 giugno 1940), fu addetto
incorse nell’affondamento avvenuto per siluramento nel Tir- navale a Parigi. Rimpatriato, fu destinato al Dipartimento ma-
reno meridionale il 1° aprile 1942. Fu poi sottocapo di stato rittimo di Napoli quale capo di stato maggiore e quindi all’Al-
maggiore al Comando del settore militare marittimo in Fran- to comando della Marina (Supermarina) conseguendo la pro-
cia, a Tolone, e a maggio 1943 ritornò in comando dell’Anta- mozione a contrammiraglio nel novembre del 1940. Nel 1941
res, impegnata nella scorta convogli nel Tirreno e affondata in ebbe il comando del gruppo cacciatorpediniere di squadra: per
porto a Livorno il 28 dello stesso mese per bombardamento l’attività in guerra fu decorato di medaglia d’argento al valore
aereo. militare e da parte del comando supremo delle forze armate
a
Per la sua attività in guerra, oltre alla citata medaglia d’ar- germaniche della croce di ferro di 2 classe.
gento ricevette tre medaglie di bronzo e una croce di guerra al Dal maggio 1942 al giugno 1943 fu aiutante di campo
valore militare e fu citato una seconda volta nel bollettino di dell’ammiraglio di squadra Aimone di Savoia duca d’Aosta,
guerra. conseguendo la promozione ad ammiraglio di divisione nel
All’armistizio dell’8 settembre 1943 si trovava a Livorno, settembre del 1942. Il 26 giugno del 1943 assunse il comando
disponibile presso l’Accademia Navale. Rimase in territorio superiore delle siluranti.
occupato dalle forze germaniche, presentandosi alla liberazio- La sera dell’8 settembre 1943, ancora ignaro della procla-
ne di Roma (4 giugno 1944) al centro raccolta della Capitale. mazione dell’armistizio, su ordine dell’ammiraglio Odoardo
Lasciò il servizio nel mese di dicembre 1944 per dimissioni Somigli (vds.), suo superiore e comandante in capo delle forze
dal grado. navali di protezione del traffico, si mise in viaggio da Roma
Deceduto a Pula (Cagliari) il 28 dicembre 2004. per La Spezia per assumere il comando diretto delle siluranti
presenti nell’Alto Tirreno e trasferirle all’occorrenza nel porti
del meridione aggregandole al resto della flotta, missione che
NOMIS di POLLONE assolse con determinazione e coraggio. Per la complessiva at-
AMEDEO tività in guerra fu insignito della croce di cavaliere dell’ordine
militare d’Italia.
Ammiraglio di squadra, ca- Comandante militare marittimo in Sardegna (La Maddale-
valiere dell’ordine militare d’Ita- na) dall’agosto 1944 al dicembre 1945 e quindi comandante
lia, medaglia d’argento al valore militare marittimo dell’Alto Adriatico (Venezia) dal gennaio
militare, croce di guerra al va- al settembre 1946.
lore militare, croce al merito di Lasciò il servizio a domanda il 31 dicembre 1946. Promos-
guerra, grande ufficiale dell’or- so ammiraglio di squadra nella riserva nel 1958.
dine della Corona d’Italia, uffi- Deceduto a Roma il 12 dicembre 1984.
ciale dell’ordine coloniale della
Stella d’Italia, commendatore
dell’ordine dei santi Maurizio e
Lazzaro.