Page 381 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Dizionario Biografico                                            381


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                                                                       so all’Accademia Navale di Livorno nel 1912, conseguendo la
                                                                       nomina a guardiamarina nel 1914. Ancora allievo prese breve-
                                                                       mente parte alla guerra italo turca imbarcato sulla nave scuola
                                                                       Etna e successivamente alla prima guerra mondiale imbarcato
                                                                       sulla nave da battaglia Napoli e sul cacciatorpediniere Ippolito
                                                                       Nievo a bordo del quale meritò una croce di guerra al valore
                                                                       militare. Tenente di vascello nel settembre del 1917, imbarcò
                                                                       sulla nave da battaglia Regina Elena e quindi sull’esploratore
                                                                       Marsala, con il quale partecipò anche alle occupazioni adria-
                                                                       tiche.
                                                                          Aiutante di campo del capitano di vascello Ferdinando di
                                                                       Savoia,  principe di  Udine,  dall’agosto 1921  al  marzo 1924,
               tore leggero  Luigi  Cadorna  e,  all’entrata  dell’Italia  nel  se-  ebbe poi il comando di una torpediniera e quindi di una can-
               condo conflitto mondiale (10 giugno 1940), era imbarcato sul   noniera e da capitano di corvetta del cacciatorpediniere Cesare
               cacciatorpediniere  Giosuè  Carducci.  A novembre  assunse il   Battisti (1928-1929).
               comando della torpediniera Antares, e il mese successivo, il   Fu ufficiale addetto alla persona del sottotenente di vascel-
               giorno 29, mentre scortava un convoglio da Valona (Albania)   lo Eugenio di Savoia, duca di Ancona, dal 1929 al 1931, e poi
               a Brindisi, reagì con grande prontezza e abilità all’attacco del   suo aiutante di campo fino al 1932 avendo conseguito nel 1930
               sommergibile greco Proteus, speronandolo ed affondandolo al   la promozione a capitano di fregata. Capitano di vascello nel
               largo dell’isola di Saseno. Per tale azione fu decorato di meda-  1935 ebbe il comando dell’incrociatore Pola nel biennio 1936-
               glia d’argento al valore militare e citato nel bollettino di guer-  1938 e quindi dell’Emanuele Filiberto Duca d’Aosta fino al
               ra. L’anno successivo, promosso capitano di corvetta, imbarcò   febbraio del 1939. Dal settembre del 1939 all’entrata dell’Ita-
               sull’incrociatore Giovanni delle Bande Nere, a bordo del quale   lia nella seconda guerra mondiale (10 giugno 1940), fu addetto
               incorse nell’affondamento avvenuto per siluramento nel Tir-  navale a Parigi. Rimpatriato, fu destinato al Dipartimento ma-
               reno meridionale il 1° aprile 1942. Fu poi sottocapo di stato   rittimo di Napoli quale capo di stato maggiore e quindi all’Al-
               maggiore al Comando del settore militare marittimo in Fran-  to comando della Marina (Supermarina) conseguendo la pro-
               cia, a Tolone, e a maggio 1943 ritornò in comando dell’Anta-  mozione a contrammiraglio nel novembre del 1940. Nel 1941
               res, impegnata nella scorta convogli nel Tirreno e affondata in   ebbe il comando del gruppo cacciatorpediniere di squadra: per
               porto a Livorno il 28 dello stesso mese per bombardamento   l’attività in guerra fu decorato di medaglia d’argento al valore
               aereo.                                                  militare e da parte del comando supremo delle forze armate
                                                                                                     a
                  Per la sua attività in guerra, oltre alla citata medaglia d’ar-  germaniche della croce di ferro di 2 classe.
               gento ricevette tre medaglie di bronzo e una croce di guerra al   Dal  maggio  1942  al  giugno  1943  fu  aiutante  di  campo
               valore militare e fu citato una seconda volta nel bollettino di   dell’ammiraglio di squadra Aimone di Savoia duca d’Aosta,
               guerra.                                                 conseguendo  la  promozione  ad  ammiraglio  di  divisione  nel
                  All’armistizio dell’8 settembre 1943 si trovava a Livorno,   settembre del 1942. Il 26 giugno del 1943 assunse il comando
               disponibile presso l’Accademia Navale. Rimase in territorio   superiore delle siluranti.
               occupato dalle forze germaniche, presentandosi alla liberazio-  La sera dell’8 settembre 1943, ancora ignaro della procla-
               ne di Roma (4 giugno 1944) al centro raccolta della Capitale.  mazione dell’armistizio, su ordine dell’ammiraglio Odoardo
                  Lasciò il servizio nel mese di dicembre 1944 per dimissioni   Somigli (vds.), suo superiore e comandante in capo delle forze
               dal grado.                                              navali di protezione del traffico, si mise in viaggio da Roma
                  Deceduto a Pula (Cagliari) il 28 dicembre 2004.      per La Spezia per assumere il comando diretto delle siluranti
                                                                       presenti nell’Alto Tirreno e trasferirle all’occorrenza nel porti
                                                                       del meridione aggregandole al resto della flotta, missione che
               NOMIS di POLLONE                                        assolse con determinazione e coraggio. Per la complessiva at-
               AMEDEO                                                  tività in guerra fu insignito della croce di cavaliere dell’ordine
                                                                       militare d’Italia.
                  Ammiraglio  di  squadra,  ca-                           Comandante militare marittimo in Sardegna (La Maddale-
               valiere dell’ordine militare d’Ita-                     na) dall’agosto 1944 al dicembre 1945 e quindi comandante
               lia, medaglia d’argento al valore                       militare marittimo dell’Alto Adriatico (Venezia) dal gennaio
               militare,  croce di guerra al va-                       al settembre 1946.
               lore militare, croce al merito di                          Lasciò il servizio a domanda il 31 dicembre 1946. Promos-
               guerra,  grande  ufficiale  dell’or-                    so ammiraglio di squadra nella riserva nel 1958.
               dine  della  Corona  d’Italia,  uffi-                      Deceduto a Roma il 12 dicembre 1984.
               ciale  dell’ordine  coloniale  della
               Stella  d’Italia,  commendatore
               dell’ordine dei santi Maurizio e
               Lazzaro.
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