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406 Uomini della marina 1861-1946
alla Conferenza navale di Londra sulla riduzione degli arma- PEDRETTI ALCIDE
menti. Nel 1931-1932 ebbe il comando dei cacciatorpediniere Secondo capo palombaro,
Ostro e Dardo. Capitano di fregata nel 1934, dopo un periodo medaglia d’oro al valore militare,
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d’imbarco quale comandante in 2 della nave reale Savoia e medaglia di bronzo al valore mi-
dell’incrociatore Zara fu destinato quale sottocapo di stato litare. Operatore dei mezzi d’as-
maggiore al Dipartimento militare marittimo di Napoli e quin- salto subacquei.
di al Gabinetto del ministro. Comandante del cacciatorpedinie- Nato a Fivizzano (Massa Car-
re Vincenzo Gioberti nel 1937-1938, con il quale prese parte rara) il 17 giugno 1913, fu arruo-
alle operazioni militari in Spagna. Dal 1938 al 1941, a secon- lato come marinaio di leva nel
da guerra mondiale in corso, fu addetto militare in Germania, 1933 e, dopo il completamento
avendo conseguito la promozione a capitano di vascello nel con esito favorevole del corso,
1940. Ebbe poi il comando superiore delle FF.NN. dell’Egeo assegnato alla categoria palom-
settentrionale con sede ad Atene, abbinato a quello di capo di bari e ammesso alla ferma volon-
stato maggiore del comandante navale germanico del Sud Est taria; l’anno seguente imbarcò su
(aprile1941-gennaio 1942) ricevendo dal governo tedesco la sommergibili e nel 1937, promosso sottocapo, fu assegnato
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croce di ferro di 2 classe e poi quella di 1 classe. Fu quindi alla 1 Flottiglia M.A.S., ove si trovò all’entrata dell’Italia nel
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per quasi due anni comandante della corazzata Vittorio Veneto, secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940).
con la quale partecipò agli scontri navali del periodo in cui Promosso sergente palombaro dall’ottobre 1939, nell’a-
furono impegnate le Forze navali da battaglia, meritando le gosto 1940, quale operatore dei mezzi subacquei speciali par-
decorazioni al valore militare più sopra riportate. Attraverso tecipò al primo tentativo di forzamento del porto britannico
le vicende armistiziali (8 settembre 1943) condusse l’unità a di Alessandria, non portato a termine per l’affondamento del
Malta e poi ai Laghi Amari. sommergibile Iride (vds. Francesco Brunetti) adibito al tra-
Rimpatriato nel novembre 1943, assunse l’incarico di capo
reparto operazioni dello stato maggiore della Marina, che ten- sporto degli incursori; ebbe modo di distinguersi nell’opera di
salvataggio dell’equipaggio, meritando una medaglia di bron-
ne fino al gennaio 1947 quando, promosso contrammiraglio, zo al valore militare. Nel successivo mese di ottobre prese par-
divenne sottocapo di stato maggiore della Marina. Ammiraglio te alla missione condotta dal sommergibile Scirè contro Gibil-
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di divisione nel 1948, nel 1950-1951 fu comandante della 3 e terra ma non poté conseguire alcun risultato per avaria tecnica
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poi della 1 Divisione navale e comandante militare marittimo al mezzo e all’autorespiratore. Secondo capo palombaro per
di Venezia nel 1951-1952. Promosso ammiraglio di squadra merito di guerra nel dicembre 1940, nella notte sul 26 luglio
nel novembre 1952, fu comandante in capo del Dipartimento 1941, in qualità di secondo operatore sul siluro a lenta corsa di
militare marittimo di Venezia fino al 10 agosto 1955, quando Teseo Tesei (vds.), prese parte al forzamento della munita base
assunse l’alta carica di capo di stato maggiore della Marina, navale di La Valletta (Malta) in perfetta comunità d’intenti con
che tenne per quasi sette anni fino al 30 aprile 1962. il suo capo. A causa di un ritardo nel raggiungere l’obiettivo,
Deceduto a Freiburg (Germania) il 17 maggio 1964. l’ostruzione retale del passaggio sotto il ponte di Sant’Elmo,
Particolarmente da ricordare la sua opera quale capo di sta-
to maggiore, dedicata alla ricostruzione della flotta – è di tale spolettò al minimo la carica, immolandosi in eroica morte.
Il massimo riconoscimento al valore militare coronò il suo
periodo infatti l’entrata in servizio dei nuovi cacciatorpedinie- cosciente sacrificio.
re conduttori San Marco e San Giorgio, dei cacciatorpediniere La Marina Militare dedicò a suo nome un mezzo navale
classe “Indomito”, delle fregate classe “Canopo” – al riordino appoggio incursori del 1984, tuttora in servizio.
dei comandi e servizi a terra, allo sviluppo dell’addestramento
e al perfezionamento delle armi e dei mezzi.
La nave da battaglia Vittorio Veneto, al comando
del capitano di vascello Pecori Giraldi, qui
ripresa in navigazione in guerra.