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410 Uomini della marina 1861-1946
dal mare il 13 febbraio 1861 Gaeta cadde e il re Francesco di secuzione di missione per negligenza o imperizia, aver fatto
Borbone si allontanò a bordo di una nave da guerra francese. andare a vuoto o male adempiuto una missione per essersi al-
Dopo breve tempo caddero le ultime resistenze e con la resa di lontanato dagli ordini ricevuti”.
Messina furono concluse le operazioni della guerra 1860-1861 Fu perciò condannato alla dismissione dall’impiego, alla
che avevano dato lustro alla Marina. Egli fu decorato di meda- perdita del grado, alle spese di giudizio e per iniziativa del
glia d’argento al valore militare. governo alla perdita del diritto alla pensione. Al processo si
Nell’aprile del 1861 sbarcò dalla Maria Adelaide per as- comportò con estrema dignità. Non pronunziò mai parola che
sumere l’incarico di comandante generale del Dipartimento potesse suonare accusa ai suoi comandanti dipendenti e ordinò
settentrionale a Genova. Approfittò quindi della destinazione ai suoi avvocati di attenersi alla sua volontà.
a terra e della scarsa attività del suo incarico per darsi in pie- L’unico giudizio su questa vicenda potrebbe essere quello
no alla vita politica e prendere sovente la parola alla Camera di uno storico di 19 secoli fa, Publio Cornelio Tacito: “Ini-
in occasione di dibattiti su problemi navali; infatti nel marzo quissima bellorum haec conditio est: prospera omnes sibi vin-
1860 era stato eletto deputato al Parlamento per la circoscrizio- dicant, adversa uni imputantur (Questa è la tristissima sorte
ne di Spezia. Poco dopo non solo la Marina ma tutto il Paese delle guerre: tutti ne rivendicano i successi, mentre a uno solo
ebbe a lamentare la gravissima perdita di Camillo Benso, conte vengono imputati i rovesci)”.
di Cavour, morto nel giugno di quello stesso anno. Persano Visse in gravi ristrettezze economiche fino alla fine dei suoi
perdette così un suo sincero estimatore, e poco dopo venne a giorni rifiutando ogni aiuto, anche quello offertogli dal re Vit-
mancare anche l’amico D’Azeglio, lasciandolo solo a reagire torio Emanuele II, sostenuto solo dal figlio Ernesto, ufficiale
agli attacchi cui sarà fatto oggetto nel prosieguo della carriera. di Marina.
Il 3 marzo del 1862, dopo un rapido avvicendamento al Si spense a Torino il 28 luglio 1883.
vertice della Marina di due generali, Persano fu nominato mi- Dei suoi scritti ricordiamo: Osservazioni sugli studi sul
nistro della Forza Armata, mantenendo l’incarico per soli nove piano organico della Regia Marina italiana, Genova 1863,
mesi. In questo pur breve periodo svolse una intensa azione di e Diario privato politico-militare dell’ammiraglio Carlo di
interesse navale nel campo del reclutamento e della formazio- Persano nella campagna navale 1860-1861, Firenze-Torino,
ne degli ufficiali, proponendo una scuola unica a Livorno che 1869-1871.
solo dopo vent’anni diverrà realtà; nel campo dello sviluppo
e del potenziamento del porto di Ancona e da ultimo, certo la
più importante questione cui ebbe a occuparsi, la costruzio- PELOSI SALVATORE
ne di nuovi navi da guerra, dando vita al cosiddetto “piano Ammiraglio di squadra, me-
organico”, primo vero programma navale dell’Italia unita. Al daglia d’oro al valore militare
momento delle dimissioni del governo Rattazzi, avvenuto alla sul campo, croce al merito di
fine del 1862, fu da questi promosso al grado supremo di am- guerra, ufficiale dell’ordine della
miraglio, cosa che fu criticata aspramente dai suoi denigratori Corona d’Italia, grande ufficiale
nell’ambiente militare e politico. dell’ordine della Repubblica Ita-
Da maggio del 1864 all’ottobre 1865 fece parte del Consi-
glio per la difesa dello Stato, un incarico privo di reale portata liana. Sommergibilista.
Nato il 10 aprile del 1906 a
pratica, per cui egli rimase lontano dalla Marina navigante, da Montella (Avellino), fu ammes-
ogni attività relativa al suo riordinamento e alla sua preparazio- so all’Accademia Navale di Li-
ne a una guerra che tutti ritenevano ormai vicina. Nell’ottobre vorno nel 1921, conseguendo il
1865 fu nominato senatore del Regno e nel maggio del 1866 grado di guardiamarina nel 1926.
ebbe il comando in capo dell’Armata che, raccolta a Taranto, Dopo breve imbarco sulla nave da battaglia Duilio e sulla nave
doveva muovere verso Ancona, eletta a base della campagna in reale Savoia, fu nel 1928 destinato sull’esploratore Libia in
Adriatico contro la flotta austriaca. A seguito delle ostilità di- Estremo Oriente, dal quale dopo pochi mesi sbarcò per as-
chiarate il 20 giugno, dopo molte tergiversazioni a prendere il sumere l’incarico di comandante di plotone del battaglione
mare giustificate dall’attesa dell’arrivo di nuove unità e dirette italiano in Cina, durante il quale fu promosso sottotenente
sollecitazioni da parte delle autorità politiche, effettuò una in- di vascello. Rimpatriato, fu nel periodo 1929-1934 a bordo
fruttuosa crociera in Adriatico e pose d’assedio per due giorni dell’esploratore leggero Pantera e del cacciatorpediniere Bet-
(18 e 19 luglio 1866) l’isola fortificata di Lissa. Quindi la flot- tino Ricasoli, su cui ebbe la promozione a tenente di vascello,
ta italiana si scontrò con la squadra austriaca dell’ammiraglio e quindi dell’incrociatore Bolzano. Frequentò, alla Spezia, il
Tegetthoff, perdendo due navi corazzate e venendo costretta corso di abilitazione al servizio artiglieria, venendo impiega-
al ritiro anche per la poco felice azione di coordinamento dei to in tale specializzazione negli anni 1934-1936 a bordo degli
due comandanti in sottordine, i viceammiragli Giovanni Vacca esploratori Carlo Mirabello e Alessandro Poerio e dell’incro-
(vds.) e Giovanni Albini (vds.). Fu una battaglia incompiuta. Il ciatore Gorizia (1936).
sopraggiungere dell’armistizio (12 agosto) impedì che la prova Fu comandante della 7 Squadriglia M.A.S. per poi, 1937,
a
d’armi si ripetesse: Persano fu aspramente censurato e posto frequentare la Scuola di comando navale e cominciare la car-
nel gennaio 1867 in stato d’accusa avanti il Senato costituito in riera di sommergibilista prima in comando del sommergibile
Alta Corte di giustizia con le imputazioni di: “alto tradimento Marcantonio Colonna, con il quale partecipò alle operazioni
militare, inesecuzione di ordini in presenza del nemico, ine-