Page 413 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               re, incarico che lo coinvolse pienamente, tanto che alla fine del   delle radiocomunicazioni, per il quale ricevette l’onorificenza
               secondo conflitto mondiale fu designato quale rappresentante   di cavaliere dell’ordine della Corona d’Italia e un encomio so-
               italiano alla Conferenza di Stoccolma e Ginevra per la riela-  lenne per i servizi resi a bordo del Bengasi. Con decreto nel
               borazione delle Convenzioni umanitarie nel settore marittimo.  1914 fu dichiarato idoneo ai servizi elettrici e radiotelegrafici
                  Nel 1939 fu direttore dell’ospedale militare marittimo di   della Marina.
               Pola e nel novembre del 1944, tenente generale medico, rivestì   L’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale
               la carica di direttore generale della sanità militare marittima,   (24 maggio 1915) lo colse a bordo della corazzata Benedetto
               divenendo il 22° capo del Corpo sanitario militare marittimo.  Brin, per passare poi su altre navi maggiori, alternando l’im-
                  Si spense a Firenze il 31 maggio 1950.               barco ad attività didattica presso l’Istituto superiore militare
                  Per i suoi meriti scientifici e militari fu insignito della me-  di radiotelegrafia in Roma. Nel 1917 fu chiamato al ministero,
                                 a
               daglia d’argento di 1 classe per i benemeriti delle scienze na-  alla direzione generale artiglieria e armamenti, dove ebbe in-
               vali per varie pubblicazioni da lui redatte e quindi della me-  carichi inerenti le radiocomunicazioni, venendo nel 1918 pro-
                             a
               daglia d’oro di 2  classe per opere di carattere scientifico. Tra   mosso capitano di corvetta a scelta eccezionale, conseguente
               i suoi molti lavori pubblicati sono da ricordare: Le cellule di   i meriti acquisiti nella sua vasta e operosa attività nel campo
               Kupfer come origine del connettivo intralobulare nelle cirro-  della progettazione e messa in servizio di ben 16 stazioni della
               si epatiche del 1915; Sulle cellule giganti intraepiteliali della   rete radiotelegrafica della Marina; fra queste quella ultrapoten-
               blastomicosi brasiliana, Tripanosomes in lesions, Tripanoso-  te di Roma (San Paolo), prima in collaborazione con il colle-
               mes myocarditis e Cerebral filariosis del 1927, relative alle   ga maggiore specialista delle armi navali Gian Carlo Vallauri
               sue ricerche ed esperimenti in Kenya; Spirochetosi del 1928;   (vds.), poi, una seconda volta, completamente ex novo in oc-
               la  Vibriotihrix  zeylanica  e  Nuovi  problemi  nel  campo  della   casione delle trasformazioni subite.
               Schistosomiasi del 1931 e Le affezioni climatiche nei tropici   Nel 1921 fu promosso, nuovamente a scelta eccezionale,
               del 1935, tutti lavori afferenti le sue ricerche in Eritrea; Ma-  al grado di capitano di fregata. Su richiesta dell’Istituto su-
               lattie tropicali del 1938 e Medicina tropicale del 1942, testi   periore navale di Napoli fu incaricato del corso di lezioni sul
               didattici. Infine, nel campo storico e memorialistico fu autore   magnetismo navale da tenere presso lo stesso Istituto, e suc-
                                                                                                                      a
               di due libri: Le missioni avventurose d’una squadra di navi   cessivamente dal ministero meritò la medaglia d’oro di 1 clas-
               bianche edito dal ministero Marina nel 1951 e Un medico di   se per i benemeriti delle scienze navali. Nel 1922 conseguì,
               mare - Esplorazioni ed esperienze, edito da Garzanti. La Mari-  per titoli, la libera docenza in radiotelegrafia e fu incaricato
               na, memore del suo operoso lavoro e dei suoi meriti scientifici   dell’insegnamento presso la Scuola di applicazione d’ingegne-
               e militari, volle tramandarne il ricordo intitolando a suo nome   ria di Roma. Nel 1925 fu posto a disposizione del ministero
               l’Infermeria autonoma M.M. della Maddalena.             delle  Comunicazioni  e  contemporaneamente  collocato  fuo-
                                                                       ri organico dal quadro degli ufficiali di vascello, finché, nel
                                                                       1926, già in possesso di brevetto di specializzazione superiore
               PESSION GIUSEPPE                                        tecnico-scientifica in elettrotecnica e radiotelegrafia, fu trasfe-
                                                                       rito nel neo costituito Corpo delle armi navali, conservando la
                  Tenente  generale  del  Corpo
               delle armi navali, croce al merito                      denominazione del grado.
                                                                          A seguito della nomina nel maggio 1925 a Direttore gene-
               di guerra, cavaliere di gran croce                      rale delle Poste e Telegrafi del ministero delle Comunicazioni,
               dell’ordine  della  Corona  d’Ita-                      cessò di appartenere ai ruoli degli ufficiali delle armi navali in
               lia,  grande  ufficiale  dell’ordine                    servizio attivo, venendo nel 1927 promosso capitano di vascel-
               dei  santi  Maurizio  e  Lazzaro  e                     lo nella riserva.
               dell’ordine coloniale della Stella                         Nel 1931 fu promosso contrammiraglio delle armi navali
               d’Italia. Insigne studioso. Docen-                      nella riserva – assumendo nel 1934 la denominazione di mag-
               te  universitario.  Progettista  nel                    giore generale – e infine, nel 1937, tenente generale per meriti
               campo delle radiocomunicazioni.                         eccezionali, continuando nell’incarico che mantenne per ben
               Accademico d’Italia.                                    venti anni, fino alla conclusione della seconda guerra mondiale
                  Nato a Bologna il 30 maggio
               1881,  entrò  nel  1892  all’Acca-                      (1945). Nel 1937 conseguì un importante traguardo: la nomi-
                                                                       na ad Accademico d’Italia, su proposta di Guglielmo Marconi
               demia Navale di Livorno conseguendo nel 1899 la nomina a   (vds.).
               guardiamarina. Dopo i consueti imbarchi nei gradi di ufficiale   Si spense a Narni (Roma) il 14 luglio 1947.
               subalterno su varie unità e un biennio nell’incarico di inse-  La Marina lo ricorda oltre che per la brillante carriera di
               gnante alla Scuola di radiotelegrafia della Marina al Varignano   tecnico e scienziato, per gli studi relativi al progetto e alla co-
               (Spezia), nel 1909 fu promosso tenente di vascello prestando   struzione  della  rete  radiogoniometrica  della  Marina,  per  gli
               servizio a bordo delle corazzate Regina Margherita e Roma.   studi relativi alla realizzazione di potenti trasmettitori che per-
               Partecipò alla campagna italo turca brevemente imbarcato sul-  misero le radiocomunicazioni fra unità navali, fra le colonie e
               la cannoniera Bengasi, dislocata nelle acque libiche, da cui fu   la Madre Patria, e gli esperimenti in onde corte che portarono
               poi distaccato per la costruzione della stazione radiotelegrafica   alla definizione di un tipo di apparato trasmittente utilizzato
               di Tripoli, della quale curò anche le prove e la messa in eserci-  per i collegamenti a grande distanza. Fu inoltre autore di una
               zio. Fu questo l’esordio della sua brillante carriera nel campo
                                                                       ventina di pubblicazioni universitarie a carattere scientifico.
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