Page 412 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               Zanzibar Antonio Cecchi, con il quale effettuò la spedizione   Morì improvvisamente a Genova il 12 novembre 1934.
               esplorativa a Giumbo, alla foce del Giuba. L’anno successivo,   Personaggio dalla vita avventurosa, esponente di rilievo di
               nel 1896, tornato alle dipendenze del comandante Sorrentino,   quei pionieri ed esploratori in terra d’Africa che, appartenenti
               divenuto Regio Commissario straordinario del Benadir, ebbe il   alla Regia Marina, contribuirono alla conoscenza e alla pene-
               triste compito del recupero delle salme dei trucidati di Lafolè   trazione italiana nei territori somali. Ha lasciato una cospicua
               (vds. Ferdinando Maffei).                               mole di diari e di relazioni ora conservati presso il museo tec-
                  Promosso capo timoniere di 3 classe nel 1897, ebbe l’in-  nico navale della Spezia. A lui è stata dedicata nel 2001 la tesi
                                            a
               carico di procedere all’occupazione di Giumbo, assumendovi   di laurea “Enrico Perducchi” (1873-1934), presentata all’Uni-
               la reggenza, primo residente italiano. Collocato nel 1901 in   versità degli studi di Genova da Francesca Fazio
               congedo illimitato, rimase colà, unico bianco di quel distretto
               in gran parte inesplorato, con il compito precipuo di far rico-
               noscere e accettare ai capi indigeni e alle loro popolazioni la   PERSANO CARLO
               sovranità dell’Italia. Negli anni di reggenza riuscì a dotare il   vds. PELLION (o PELLIONE) di PERSANO CARLO
               territorio di una forma d’organizzazione politico amministra-
               tiva, emanando leggi, delimitando le zone di influenza e spo-
               stando in zona più salubre anche un villaggio dalla località in   PERUZZI MARIO
               cui si trovava, che ribattezzò “Regina Margherita”, in onore   Tenente generale medico del
               della prima regina d’Italia.                            Corpo sanitario militare maritti-
                  In quel periodo continuò le esplorazioni lungo il corso del
               fiume Giuba, si spinse nella regione del Balli, sita nel basso   mo,  grande  ufficiale  dell’ordine
                                                                       della  Corona  d’Italia,  ufficiale
               corso, fino ad allora inesplorata, e poi in quella del Goscia,   dell’ordine  dei  santi  Maurizio  e
               tenendo un diario corredato di rilievi topografici e idrografi-  Lazzaro. Capo di Corpo. Studio-
               ci. Nel 1905, cessato dall’incarico, ritornò in Italia, seguendo   so e autore di scritti su argomenti
               un lungo itinerario esplorativo insieme al capitano D’Albertis   scientifici. Memorialista.
               (vds.), attraverso il Kenia, Il Tanganika, l’Uganda e il corso   Nato  a  Firenze  il  28  mag-
               inferiore del Nilo fino a Khartum.                      gio  1885,  dopo  aver  conseguito
                  Giunto a Roma nel 1907, fu ricevuto dal ministro della Ma-
               rina, ammiraglio Mirabello, che lo definì “Sentinella romana   nel  1909  la  laurea  in  medicina
                                                                       e  chirurgia  presso  l’Università
               in Africa”.                                             della sua città natale, nel luglio del 1911 entrò in Marina im-
                  Ritornò in Africa nello stesso anno, inviato ad Addis Abeba
               (Etiopia), accreditato alla corte di Menelik quale regio agente   barcando  qualche  mese  più  tardi  sull’incrociatore  corazzato
                                                                       Francesco Ferruccio, su cui prese parte alla guerra italo turca
               politico, diplomatico e commerciale. Anche in questo incarico   (1911-1912) nel grado di tenente medico. Fu successivamen-
               ebbe modo di viaggiare a lungo, prendendo parte fra l’altro ai   te destinato all’ospedale militare marittimo della Maddalena e
               lavori di delimitazione dei confini tra l’Abissinia e il Benadir.   quindi nel 1915, già capitano, imbarcò sulla nave ospedale Re
               Nel 1910 lasciò l’Etiopia, encomiato dal ministero degli Este-  d’Italia.
               ri, e si recò in missione di studio in Madagascar, ove rimase tre   Ottenuta la libera docenza in anatomia patologica presso
               anni, chiamato a dirigere un’azienda commerciale. Nel 1914   l’Università di Firenze, nel 1917, si specializzò nel 1921 in
               visitò il Senegal e il Guatemala.                       dermosifilopatia e quindi nel grado di maggiore medico inse-
                  All’entrata  dell’Italia  nel  primo  conflitto  mondiale  (24
               maggio 1915) fu richiamato in servizio e nominato guardia-  gnò medicina tropicale per un triennio (1924-1927) presso la
                                                                       Scuola di sanità della Marina a Napoli, mentre negli ambienti
               marina di complemento. Effettuò imbarchi sulla torpediniera   scientifici internazionali andava maturando l’esigenza di ap-
               Procione e sui cacciatorpediniere Rosolino Pilo e Ostro, con-  profondire alcuni aspetti sulla malattia del sonno. Nel 1927,
               seguendo la promozione a sottotenente di vascello nel 1916 e   tenente  colonnello,  fu  invitato  dalla  Commissione  medica
               a tenente di vascello nel 1918. Anche durante la guerra effettuò   internazionale degli studi sulla malattia del sonno di Parigi a
               missioni all’estero, in Somalia, in Cina e Giappone. Nel 1919   recarsi in Kenya, a Entebbe, per collaborare alle ricerche con
               transitò nei ruoli del servizio attivo permanente e nello stesso   altri esperti del settore. Con l’avallo delle superiori autorità
               anno ebbe il comando della difesa traffico di Salonicco (Gre-  militari si recò in Kenya e a Entebbe durante la sua permanen-
               cia), in occasione dello sgombero delle forze italiane destinate   za, fra studi ed esperimenti sulle scimmie, ritenute portatrici
               al fronte orientale. Nei due anni successivi, quale comandante   della malattia, ne riuscì a stabilire l’esatto decorso.
               del trasporto Bronte, effettuò viaggi transatlantici per il tra-  Tali risultati da lui redatti in un elaborato oggetto di grande
               sporto nafta dal Texas. Nel 1921-1922 fu destinato a Pola, alla   considerazione, fu riportato nel volume degli atti della Com-
               direzione munizionamento fino al collocamento in ausiliaria,   missione pubblicato dalla Società delle Nazioni nel 1928. Ri-
               su sua domanda, avvenuto nel 1923. Si dedicò quindi a studi   entrato in Patria nel 1930, fu poi inviato in Eritrea per compiere
               ed esperimenti riguardanti i sistemi di ferrovie secondarie as-  studi su alcune malattie tropicali e quindi da colonnello (1933)
               sumendo nel 1925 il compito di proseguire e dirigere i lavori   ricoprì  gli  incarichi  di  direttore  dell’Infermeria  autonoma  di
               per la costruzione dell’“autoguidovia” al Santuario della Guar-  Napoli e della Scuola di Sanità. Durante il conflitto italo etiopi-
               dia a Genova, inaugurata nel 1929. Nello stesso anno conseguì   co (1935-1936) fu direttore sanitario della nave ospedale Teve-
               la promozione a capitano di corvetta.
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