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               ata di controllo in Germania, con sede a Berlino (1919-1920).   na, 1927, e La crociera del Mirabello nei mari settentrionali
               Promosso capitano di fregata nel 1920, ebbe il comando de-  d’Europa, Roma, Ufficio Storico della R. Marina, 1925.
               gli esploratori Carlo Mirabello, con il quale compì nel 1924
               una crociera in Nord Europa toccando anche il porto di Le-
               ningrado, prima nave europea a visitare quella città dopo la   PINNA CARLO
               rivoluzione  bolscevica,  e  dell’Alessandro  Poerio.  Promosso   Ammiraglio  di  squadra,  me-
               capitano di vascello nel 1926, fu comandante dell’incrociatore   daglia di bronzo al valore milita-
               Trento (1928-1930), con il quale effettuò una crociera in Sud   re, croce di guerra al valore mi-
                                                              a
               America, e capo di stato maggiore del comando della 1 Squa-  litare, croce al merito di guerra,
               dra navale. Tra gli incarichi a terra di rilievo si ricorda quello   commendatore  dell’ordine  della
               di capo di Gabinetto del ministro della Marina e di membro   Corona d’Italia, ufficiale dell’or-
               della  delegazione  italiana  alla  Conferenza  navale  di  Londra   dine dei santi Maurizio e Lazzaro
               sul disarmo del 1930. Nel 1932 fu promosso contrammiraglio   e dell’ordine coloniale della Stel-
               e nominato sottocapo di stato maggiore della Marina, carica   la d’Italia. Comandante in guerra
               che tenne per due anni fino al 1934, quando, promosso am-  di settore militare marittimo  ol-
                                                          a
               miraglio di divisione, assunse il comando della 3 Divisione   tremare.
               navale e successivamente, di nuovo, la carica di sottocapo di   Nato a Torino il 9 luglio 1892,
               stato maggiore della Marina (1935-1938). Per la preparazione   fu ammesso all’Accademia Navale di Livorno nel 1910, con-
               dei mezzi e il funzionamento dei servizi della Marina in rela-  seguendo la nomina a guardiamarina nel 1913. Ancora allievo
               zione al conflitto italo etiopico (1935-1936) ricevette la croce   prese parte alla guerra italo turca del 1911-1912, imbarcato
               di cavaliere dell’ordine militare di Savoia. Promosso ammi-  durante le campagne estive della nave scuola Etna. Nel corso
               raglio di squadra già nel 1936, nel 1938 assunse il comando   della Grande Guerra (1915-1918), già sottotenente di vascello,
                     a
               della 2 Squadra navale, partecipando alle operazioni militari   fu imbarcato sulla nave da battaglia Regina Elena e, promosso
               in Spagna. Lasciò il comando nel 1939, anno in cui fu nomina-  tenente di vascello nel 1917, fu destinato per circa un anno
               to senatore del Regno e in cui assunse, con il grado di ammi-  alla base navale di Valona in Albania, ultimando poi la guerra
               raglio di squadra designato di armata, il comando in capo del   imbarcato sui sommergibili F.12 e F.3. In tali destinazioni si
               Dipartimento militare marittimo di Napoli, comando che tenne   distinse meritando le decorazioni al valore militare sopra in-
               fino al giugno 1943, quando conseguì il rango di ammiraglio   dicate.
               di armata. Il governo germanico gli conferì la gran croce con   Ebbe quindi diversi imbarchi su unità di superficie e nel
               spade dell’ordine dell’Aquila tedesca. Pur avendo raggiunto i   1921 ritornò sui sommergibili in comando dal 1922 al 1925,
               limiti d’età nel 1942, fu trattenuto in servizio fino al 1949 per   anno  in  cui  fu  promosso  capitano  di  corvetta.  Fu  allo  stato
               esigenze eccezionali.                                   maggiore della Marina dal 1925 al 1927 e di nuovo in coman-
                  All’armistizio dell’8 settembre 1943, presidente dell’uffi-
               cio ricompense presso il ministero, rimase in territorio occu-  do di sommergibili dal 1927 al 1929, il Lorenzo Marcello e il
                                                                       nuovo Vettor Pisani. Capitano di fregata, dal 1929 al 1932 fu
               pato dal nemico, non prestando alcuna collaborazione con le   destinato nuovamente allo stato maggiore, addetto al sottose-
               forze d’occupazione germaniche e alla liberazione di Roma (4   gretario di Stato, generale GN Gioacchino Russo (vds.). Fu poi
               giugno 1944); fu nominato membro della commissione d’in-  comandante in 2 dell’incrociatore Gorizia (1933-1934) e co-
                                                                                     a
               chiesta speciale per ufficiali (1944-1946) e in seguito fu presi-  mandante dell’esploratore Emanuele Pessagno e della relativa
               dente delle commissioni di discriminazione (1946-1949).  squadriglia (1934-1935).
                  Si spense a Roma il 19 gennaio 1959.                    Capitano di vascello fu destinato allo stato maggiore gene-
                  Con la sua scomparsa la Marina perse un uomo di spicco
               nella vita della forza armata. Quale esperto di questioni in-  rale dal 1935 al 1936, accompagnando in Africa Orientale il
                                                                       maresciallo Badoglio, capo di stato maggiore generale, duran-
               ternazionali dette il suo elevato contributo alla Commissione   te le operazioni militari. Fu poi comandante dell’incrociatore
               interalleata in Germania nel 1919-1920 e alle conferenze di   Fiume (1936-1938), delle Scuole C.R.E.M. di Pola e del Col-
               Londra del 1930 e del 1936 sulla riduzione degli armamen-  legio navale di Venezia.
               ti nonché a quella di Parigi del 1937 sul controllo del Medi-  All’entrata dell’Italia in guerra (10 giugno 1940), destina-
               terraneo  nel  corso  della  guerra  di  Spagna.  Personalità  dalla   to allo stato maggiore generale, fu trasferito subito allo stato
               grande cultura, conoscitore perfetto delle lingue inglese e te-  maggiore della Marina. Contrammiraglio nel 1941 e ammira-
               desca, tradusse ben dodici volumi sulla prima guerra mondiale   glio di divisione nel 1943, nel febbraio fu designato ad assu-
               dall’inglese e dal tedesco e un volume tedesco sulla seconda   mere il comando militare marittimo della Tunisia, con sede a
               guerra mondiale, senza dimenticare il notissimo Tsushima di F.   Biserta. La situazione in Tunisia era già assai compromessa a
               Thiess, Einaudi Torino 1941, sulla guerra russo nipponica del   causa dell’avanzata delle truppe alleate provenienti da ovest
               1904-1905. Lasciò inoltre numerosi scritti su problemi di stra-  (Algeria) e da est (Libia). L’arrivo dei convogli, su quella che
               tegia e la Guida per i calcoli di balistica interna ed esterna con   fu denominata la “rotta della morte”, per i rifornimenti di com-
               il metodo Sugot-Cherbonnier, Roma, Ministero Marina, che   bustibili, materiali e uomini divenne sempre più difficile per il
               gli valsero la medaglia d’argento di 1 classe per i benemeriti   pressante contrasto esercitato dalle forze anglo americane. Ai
                                               a
               delle scienze navali. Da ricordare anche, fra le altre opere, La   primi di maggio la situazione volse al peggio: il comando della
               battaglia dello Jutland, Roma, Ufficio Storico della R. Mari-
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