Page 419 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
P. 419
Dizionario Biografico 419
Marina in Tunisia si ritirò da Biserta a Tunisi e poi in accam- Fu promosso contrammiraglio nel 1876 e collocato nella
pamento nella località costiera di Kelibia, non lontana da Capo riserva navale nel 1882.
Bon. Il piano di sgombero verso la madrepatria, sotto l’incal- Si spense a Torino il 7 maggio 1910.
zare dell’avanzata delle truppe americane divenne precario e
poi caotico. Biserta e Tunisi caddero il giorno 8, egli raggiunse
Kelibia il giorno 10, ove era dislocata la nave ospedale Aquile- PIOMARTA LIVIO
ia, sulla quale imbarcò con un buon numero di dipendenti. La Capitano di corvetta, meda-
nave salpò il giorno dopo, giungendo a Napoli il 13 maggio. glia d’oro al valore militare alla
Fu quindi destinato quale comandante di Marina Genova,
ove fu colto dall’armistizio dell’8 settembre 1943. Rimase memoria, medaglia d’argento al
valore militare (due concessio-
in territorio occupato dalle forze germaniche senza con esse ni), medaglia di bronzo al valo-
collaborare. A Firenze fece parte della formazione patriottica re militare, cavaliere dell’ordine
“Brigata V”, che operava nell’ambito del servizio informazio- della Corona d’Italia. Sommer-
ni americano (O.S.S.). gibilista.
Nel dopoguerra fu comandante militare marittimo auto-
Nato a Spezia il 29 mar-
nomo in Sicilia nel periodo 1945-1947. Fu quindi disponibile zo 1908, fu ammesso nel 1922
al Dipartimento militare marittimo della Spezia fino al 1951, all’Accademia Navale di Livor-
quando fu collocato in ausiliaria. no, dove conseguì la nomina a
Promosso ammiraglio di squadra nel 1957, morì a Roma il
22 settembre 1972. guardiamarina nel 1927. Dopo un breve periodo di imbarco
sulla nave da battaglia Dante Alighieri, nel biennio 1928-1930
fu inviato a Pechino a prestare servizio presso il distaccamento
Marina, e al suo rimpatrio frequentò presso l’Accademia Na-
PIOLA CASELLI vale di Livorno il Corso superiore, conseguendo il brevetto di
ALESSANDRO
direttore del tiro. Destinato a bordo di unità leggere, nel 1932,
Contrammiraglio, cavaliere tenente di vascello, con l’incarico di direttore del tiro imbarcò
dell’ordine militare di Savoia, prima sul cacciatorpediniere Premuda, quindi sull’esplorato-
grande ufficiale dell’ordine della re Antonio Pigafetta e nel 1933 sull’incrociatore Pola come
Corona d’Italia, commendatore aiutante di bandiera dell’ammiraglio comandante la 1 Squadra
a
dell’ordine dei santi Maurizio e navale.
Lazzaro. Dopo altre destinazioni di imbarco e a terra all’Accademia
Nato ad Alessandria il 13 giu- Navale, nel 1938 dopo il tirocinio presso la Scuola di comando
gno 1825, fu ammesso alla Scuo- navale ebbe il comando della torpediniera Climene e nel 1939,
la di Marina di Genova nel 1840, in successione, delle torpediniere Andromeda e Lira e del
conseguendo la nomina a guar- sommergibile Ferraris, dislocato in Mar Rosso, sul quale fu
diamarina nel 1845. Prese parte promosso capitano di corvetta e fu colto dall’entrata in guerra
alla campagna del 1848-1849 in dell’Italia nel 2° conflitto mondiale (10 giugno 1940). In Mar
Adriatico, a quella di Crimea del 1855-1856 e a quella per l’u- Rosso portò a compimento nove missioni di guerra in condi-
nità d’Italia del 1859-1860. zioni climatiche e ambientali difficili, impegnandosi sempre
Nel giugno del 1860, luogotenente di vascello, si dimise con determinazione e coraggio in azioni di contrasto al traffico
dal servizio col consenso di Cavour, per passare con Garibaldi, nemico e per le quali gli fu assegnata la prima medaglia d’ar-
che con decreto dittatoriale 13 giugno 1860 lo nominò segre- gento al valore militare.
tario di stato per la Marina siciliana con il grado di capitano Essendo prossima l’evacuazione della base di Massaua,
di fregata e poi di vascello. Partecipò il successivo 13 agosto minacciata di occupazione da parte di forze nemiche, nel mar-
al comando della fregata a ruote Tukery (vds. Amilcare An- zo del 1941 portò la sua unità con grande perizia marinaresca e
guissola), all’audace attacco al vascello borbonico Monarca abilità di comando alla base atlantica di Bordeaux, eseguendo
a Castellammare di Stabia, venendo decorato della croce di il periplo dell’Africa con perigliosa navigazione durata circa
cavaliere dell’ordine militare di Savoia. Nel novembre dello due mesi attraverso due oceani in acque controllate dal nemi-
stesso anno riprese servizio nella Marina sarda con il grado co. Una medaglia di bronzo al valore militare premiò tale ardua
di capitano di fregata. Ebbe il comando nel 1863 della nuova impresa. Trasferito a richiesta in sostituzione del comandante
corvetta Etna, impegnata nella campagna di istruzione nel Me- sbarcato per malattia ai primi di ottobre del 1941 al comando
diterraneo occidentale e l’anno successivo della fregata Maria del sommergibile Guglielmo Marconi, in procinto di partire
Adelaide, assegnata alla Squadra di evoluzione nel corso della da Bordeaux per una missione contro un convoglio fortemen-
spedizione in Tunisia. Nel 1866 conseguì la promozione a ca- te scortato a ponente di Gibilterra, non fece ritorno, perendo
pitano di vascello, assumendo il comando della fregata coraz- con tutto l’equipaggio in data imprecisabile a fine mese. Il suo
zata Ancona, con la quale prese parte alle operazioni navali sacrificio, avvenuto dopo un lungo periodo di destinazione in
del 1866 contro l’Austria e poi alla repressione dei moti di mari lontani dalla Patria e in azioni di guerra che misero in luce
Palermo. spirito di abnegazione, determinazione e coraggio gli valsero