Page 421 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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dal 1913, prese parte alla prima guerra mondiale (1915-1918),
imbarcato sulle navi da battaglia Roma e Cavour, anni in cui,
impiegato nel servizio elettrico e nel servizio artiglieria, estrin-
secò il suo interesse in tali campi.
Nel 1919 fu trasferito, a sua domanda, nel ruolo degli uf-
ficiali di vascello “servizio armi navali”, venendo destinato al
ministero, alla direzione generale artiglieria ed armamenti. Ca-
pitano di corvetta nel 1920 e capitano di fregata nel 1926, fu
trasferito nello stesso anno nel neo costituito Corpo delle armi
navali, mantenendo ad personam la denominazione di grado di
ufficiale di vascello. Ebbe quindi destinazioni presso gli uffici
tecnici armi ed armamenti navali di Taranto, di Napoli e di
Firenze e nel 1931 ritornò al ministero, dove permase fino al
1935, sempre alla direzione generale armi ed armamenti nava-
li. Conseguì la promozione a capitano di vascello nel 1933 e
assunse la denominazione di grado di colonnello armi navali
nel 1934.
Maggiore generale nel 1937 e tenente generale nel 1939,
fu direttore dello stabilimento costruzioni di artiglieria ed armi
navali a Venezia e poi presidente della Commissione perma-
nente per gli esperimenti del materiale da guerra alla Spezia.
Nel 1939 fu nominato vice presidente del Comitato progetti
delle armi ed armamenti navali, di cui nel 1940 divenne pre-
sidente, carica che tenne fino all’armistizio dell’8 settembre
1943, unitamente a quella di membro del Consiglio superiore
di coordinamento dei progetti tecnici. Fu capo di Corpo dal
1940 al 1943.
Durante il suo mandato, tutto trascorso durante gli eventi
bellici, diede impulso con determinazione e tenacia allo studio
e alla realizzazione di un radar italiano, che fu infatti comple-
tato nel 1942 nell’Istituto elettrotecnico e delle comunicazio-
ni di Livorno dall’equipe del maggiore AN professor Tiberio
(vds.) e denominato “Gufo”.
All’atto dell’armistizio rifiutò la collaborazione con le for-
ze germaniche di occupazione e con quelle della R.S.I., rima- za), entrò nel 1896 all’Accademia Navale di Livorno conse-
nendo in territorio occupato. Alla liberazione di Roma riprese guendo la nomina a guardiamarina nel 1899. Dopo imbarchi
servizio, restando disponibile presso il ministero. su navi scuola e navi maggiori, da sottotenente di vascello nel
Collocato in ausiliaria dal marzo 1946, morì a Pontremoli 1903-1904 fu a bordo dell’incrociatore Vettor Pisani, destina-
il 7 dicembre 1949. to in Cina, dal quale sbarcò per prendere servizio nel biennio
1904-1905 al distaccamento Marina di Pechino; rimpatriato,
fu imbarcato su varie unità di superficie, venendo promosso
PO GUIDO tenente di vascello nel 1907 a bordo dell’ariete torpediniere
Etna. Sulla corazzata Vittorio Emanuele partecipò nel dicem-
Ammiraglio di divisione, bre del 1908 al soccorso delle popolazioni colpite dal disastro-
cavaliere dell’ordine militare so terremoto di Messina e Reggio Calabria meritando, oltre
di Savoia, medaglia d’argento alla medaglia commemorativa, una menzione onorevole e una
al valore militare, medaglia di medaglia di bronzo di benemerenza.
bronzo al valore militare, croce Idrografo partecipò attivamente nel 1910-1912 a bordo
di guerra al valore militare (due dell’avviso Staffetta, come già in precedenza sul Vettor Pisani,
concessioni), grande ufficiale alla campagna idrografica e cartografica in Mar Rosso e nell’O-
dell’ordine della Corona d’Ita- ceano Indiano effettuando rilevazioni astronomiche, e deter-
lia, commendatore dell’ordine minazioni di stazioni gravitazionali e magnetiche in numerose
dei santi Maurizio e Lazzaro. località della costa eritrea e somala. In seguito a tali esperienze
Ufficiale di alta preparazione scrisse due pubblicazioni scientifiche, Determinazione di ma-
tecnico-scientifica. Storico na- gnetismo terrestre e Misure della base di Mogadiscio ed Itala,
vale, studioso del potere marit- per le quali ebbe elogio dal ministero. Successivamente, 1914,
timo. Scrittore. collaborò a uno studio di cinematica navale sui dati evolutivi
Nato il 6 settembre 1878 a Gragnano Trebbiense (Piacen- della nave da battaglia Dante Alighieri, meritando la medaglia