Page 423 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               come comandante, dei battelli Tito Speri, Argonauta, Otaria,   POLLINA MARIO PAOLO
               del Gruppo sommergibili di Taranto, del Des Geneys e del San-  Ammiraglio  di divisione, medaglia  d’argento al valore
               torre Santarosa, sui due ultimi partecipando alle fasi iniziali   militare sul campo (due concessioni), medaglia di bronzo al
               delle operazioni militari in Spagna. Capitano di vascello a fine   valore militare, croce di guerra al valore militare, croce al me-
               1936, fu in comando della base navale di Venezia e dell’incro-  rito di guerra (quattro concessioni), cavaliere dell’ordine della
               ciatore Raffaele Cadorna, dove fu colto dall’entrata in guerra   Corona d’Italia, ufficiale dell’ordine della Repubblica Italiana.
               dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940) e   Sommergibilista.
               col quale partecipò allo scontro di Punta Stilo, meritando una   Nato  a  Forte  dei  Marmi  (Lucca)  il  13  luglio  1909,  nel
               croce di guerra al valore militare. Subito dopo fu destinato a   1927 si arruolò volontario nel C.R.E.M. in qualità di allievo
               Brindisi quale comandante superiore del traffico con l’Alba-  timoniere, partecipando l’anno successivo al corso ufficiali di
               nia e quindi alla Scuola sommergibili di Pola in preparazione   complemento in Accademia Navale a Livorno, al cui termine
               alla successiva destinazione a Bordeaux, prima come coman-  conseguì la nomina a guardiamarina. Dopo imbarchi nel pe-
               dante del gruppo sommergibili e capo di stato maggiore del   riodo 1928-1932 su varie unità (incrociatore Ancona, trasporti
               comando superiore delle forze subacquee italiane in Atlantico   Cherso e Lussin), durante i quali ebbe la promozione a sottote-
               e quindi, contrammiraglio, quale comandante in sostituzione   nente di vascello, fu nel 1932-1933 destinato sugli esploratori
               dell’ammiraglio Angelo Parona (vds.). In tale delicato quanto   Antoniotto Usodimare e Leone Pancaldo, venendo trasferito
               impegnativo incarico si impegnò con energica azione e saggia   nel 1933 nel servizio permanente effettivo. Dopo un ulteriore
               condotta del personale al conseguimento di importanti risul-  anno di imbarco (1934) sul cacciatorpediniere Grecale fu tra-
               tati pienamente raggiunti nel campo operativo e mantenendo   sferito sui sommergibili, sui quali trascorse la maggior parte
               le già ottime relazioni con l’alleato germanico, dal quale ebbe   della sua carriera navale, praticamente ininterrotta dal 1935 al
               sempre stima e fiducia, culminate con l’assegnazione da parte   1943, salvo brevi imbarchi su unità di superficie (nave suola
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               di quel governo della croce di ferro di 1  e di 2  classe. Dal   Cristoforo Colombo e incrociatore Luigi Cadorna).
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               governo nazionale ebbe la decorazione di cavaliere dell’ordine   Nel 1937 fu promosso tenente di vascello mentre era im-
               militare di Savoia cumulativamente per il suo operato prima   barcato sul sommergibile Otaria in qualità di ufficiale in 2 ,
                                                                                                                          a
               quale comandante del traffico con l’Albania e poi quale capo   poi sull’Ondina, sul quale partecipò alle operazioni militari in
               di stato maggiore del comando delle forze subacquee atlanti-  Spagna, e quindi sul Nani e l’Archimede. L’entrata in guerra
               che e del gruppo sommergibili. Rimpatriato a fine dicembre   dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 giugno 1940) lo
               1942, assunse il comando Marina di Palermo in un periodo di   colse sull’incrociatore Luigi Cadorna, dal quale sbarcò subito
               critica situazione militare per l’offensiva aerea anglo-ameri-  dopo per prendere imbarco sul sommergibile Morosini come
               cana e il traffico dei rifornimenti con la Tunisia, meritando la   ufficiale in 2 , su cui partecipò a una missione in Mediterraneo
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               medaglia d’argento al valore militare. Nel giugno successivo   e quindi a una in Atlantico, compiuta durante il trasferimento
               assunse il comando Marina di Livorno, dove lo colse la dichia-  dell’unità alla base di Bordeaux. Dopo un tirocinio presso la
               razione dell’armistizio (8 settembre 1943). Rimase in territorio   Sezione tattica sommergibili a Gotenhafen (Danzica) diretto
               occupato dalle forze germaniche e non ebbe con queste né con   dalla Marina germanica, imbarcò come comandante sul som-
               la R.S.I. alcuna forma di collaborazione. Si presentò al Centro
               raccolta di Venezia alla fine della guerra.
                  Collocato a disposizione in seguito a rinuncia all’avanza-
               mento nel 1946 e in ausiliaria nel 1950, fu promosso tre anni                      Il comandante Pollina in torretta
               dopo ammiraglio di divisione e nel 1955 iscritto nel ruolo d’o-                       del sommergibile Guglielmo
               nore; promosso ammiraglio di squadra nel 1958, morì a Vene-                       Marconi al rientro a Bordeaux da
               zia il 16 ottobre del 1968.                                                        una missione di guerra. Agosto
                                                                                                                      1941.
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