Page 401 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Dizionario Biografico 401
fia delle Letture cattoliche; Il porto di Genova considerato in
ordine ai bisogni del commercio e alle esigenze della moderna
guerra navale, del 1890, e il ciclo di conferenze (del “sacerdo-
te cavaliere Domenico Parodi già capitano di corvetta nella R.
Marina”) su La difesa di Genova.
PARODO GIACOMO
Marinaio cannoniere, medaglia
d’oro al valore militare.
Nato a Carloforte (Cagliari) il
21 dicembre 1919, fu arruolato nel-
la R. Marina il 15 novembre 1939
per obblighi di leva e destinato al
deposito C.R.E.M. della Maddale-
na. Nel novembre 1940 conseguì la
nomina a comune di 1 classe e fu
a
inviato a Pola per seguire presso il
reggimento “San Marco” un tiroci-
nio di addestramento, al termine del quale fu trasferito alla base
atlantica dei sommergibili italiani a Bordeaux (Betasom). Con-
divisero la stessa tragica sorte i commilitoni De Angelis Gio-
vanni e Luciani Giulio, entrambi decorati di medaglia d’argento
al valore militare. Fu dapprima destinato sul sommergibile En-
rico Tazzoli e poi al presidio della base.
All’armistizio dell’8 settembre 1943, tenendo fede al giu-
ramento prestato, rifiutò ogni collaborazione con la R.S.I. e
con le forze germaniche, allontanandosi dal comando Forze
subacquee italiane in Atlantico collaborazionista, unendosi a L’ammiraglio Parona con il comandante delle forze subacquee
formazioni patriottiche francesi. Catturato e sottoposto a giu- germaniche, ammiraglio Karl Dönitz. Bordeaux, settembre 1940.
dizio sommario da parte di detto comando, fu condannato a Nato a Novara il 23 aprile 1889, fu ammesso all’Accademia
morte e fucilato il 18 febbraio 1944 a Bordeaux. Condivise- Navale di Livorno nel 1906, conseguendo la nomina a guar-
ro la stessa tragica sorte i commilitoni De Angelis Giovanni diamarina nel 1910. Partecipò alla guerra italo turca (1911-
e Luciani Giulio, entrambi decorati di medaglia d’argento al 1912) imbarcato sull’incrociatore corazzato Pisa e da tenente
valore militare di vascello alla prima guerra mondiale (1915-1918), dapprima
Per il rinnovato rifiuto alla collaborazione, nonostante la a bordo della corazzata Sardegna, poi destinato alla brigata
consapevolezza della sorte che l’attendeva, e per il compor- Marina, ove meritò una medaglia d’argento al valore militare.
tamento tenuto davanti al plotone d’esecuzione, fu decorato Fu poi su sommergibili, per breve periodo da ufficiale in 2 e
a
della massima ricompensa al valore militare.
quindi per più di un anno in comando dell’F 17, ricevendo per
un ardito attacco a convogli una medaglia di bronzo al valo-
re militare. Nel dopoguerra ebbe lunghi, continui imbarchi su
PARONA ANGELO
sommergibili, anche nel grado di capitano di corvetta, conse-
Ammiraglio di squadra, cava- guito nel 1922. Capitano di fregata nel 1927, dopo la frequenza
liere dell’ordine militare di Savo- dell’Istituto di guerra marittima, fu per un triennio destinato
ia, ufficiale dell’ordine militare all’ufficio del capo di stato maggiore della Marina e, promosso
d’Italia, medaglia d’argento al va- capitano di vascello nel 1933, fu inviato a Parigi quale addetto
lore militare, medaglia di bronzo navale per un biennio. Comandante dell’incrociatore Trieste e
a
al valore militare, croce di guerra poi capo di stato maggiore della 3 Divisione navale dal 1935
al valore militare, croce al merito al 1937. Promosso contrammiraglio nel 1938, fu vice ispettore
di guerra (tre concessioni), grande delle costruzioni e collaudo nuove navi e quindi capo di Gabi-
ufficiale dell’ordine della Corona netto del ministro della Marina. All’entrata in guerra dell’Ita-
a
d’Italia, commendatore dell’ordi- lia (10 giugno 1940) era comandante in 2 della squadra som-
ne dei santi Maurizio e Lazzaro e mergibili e nell’agosto dello stesso anno assunse a Bordeaux
dell’ordine coloniale della Stella (Francia) il comando superiore delle Forze subacquee italiane
d’Italia, grande ufficiale dell’ordi- in Atlantico (Betasom).
ne della Repubblica Italiana. Sommergibilista. Comandante in Si dedicò con grande impegno e tenacia all’organizzazio-
guerra di forze navali subacquee in settore oltremare. ne della base italiana, superando le inevitabili e talvolta ar-