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396 Uomini della marina 1861-1946
PALMAS STEFANINO rimorchio e P. 38 (Mediterraneo Centrale, 23 febbraio 1942).
Per tali brillanti azioni ricevette una medaglia d’argento e una
Capitano di corvetta, medaglia
d’argento al valore militare sul di bronzo al valore militare, entrambe sul campo, e dal coman-
do supremo delle forze armate germaniche la croce di ferro di
campo, medaglia di bronzo al va- 2 classe; fu inoltre citato nel bollettino di guerra.
a
lore militare (due concessioni, la La sorte non doveva arridergli la notte sul 27 novembre
prima sul campo, la seconda alla 1942, quando, sempre di scorta a un convoglio, che doveva
memoria sul campo), croce di guer- incrociarne un altro su rotta di controbordo, il suo giovane
ra al valore militare (due conces- ufficiale in comando di guardia in plancia effettuò una errata
sioni sul campo), croce al merito di manovra che portò alla collisione con un grosso mercantile,
guerra (due concessioni), cavaliere che tagliò in due la torpediniera causandone la perdita. Egli
dell’ordine della Corona d’Italia. scomparve in mare.
Nato a Ittiri (Sassari) il 26 mar-
La sua attività in guerra fu premiata da un’altra medaglia di
zo 1907, fu ammesso all’Accade- bronzo e da un’altra croce di guerra al valore militare.
mia Navale di Livorno nel 1922,
conseguendo la nomina a guardiamarina nel 1927. Nel 1928 fu
per alcuni mesi destinato al battaglione “San Marco” in Cina, PALUMBO GIUSEPPE
quindi ebbe imbarchi su numerose unità, conseguendo da te-
nente di vascello nel 1933 la specializzazione in direzione del Viceammiraglio, medaglia
tiro. Fu poi imbarcato a lungo, impiegato nel servizio artiglie- d’argento al valore militare, ca-
ria, sugli incrociatori Bolzano e Alberico da Barbiano, nonché valiere di gran croce decorato del
sulla corazzata Giulio Cesare. Nel 1938 fu in comando della gran cordone dell’ordine della
torpediniera Astore e l’anno seguente, capitano di corvetta, Corona d’Italia e dell’ordine dei
della torpediniera Castore, con la quale prese parte all’occu- santi Maurizio e Lazzaro. Mini-
pazione dell’Albania, meritando una croce di guerra al valore stro della Marina. Deputato al
militare sul campo e una croce al merito di guerra nelle opera- Parlamento. Senatore del Regno.
zioni di protezione degli sbarchi. Nato a Napoli il 31 dicembre
L’entrata in guerra dell’Italia (10 giugno 1940) lo colse 1840, fu ammesso alla Scuo-
destinato al comando Marina di Messina, ma già a gennaio la di Marina della sua città nel
1941 imbarcò quale sottocapo di stato maggiore della 3 Divi- 1851, conseguendo la nomina a
a
sione navale, incarico che tenne fino a settembre dello stesso guardiamarina nel 1856. Alfiere di vascello nel 1859, transi-
anno, quando assunse il comando della torpediniera Circe e tò nella Regia Marina nel dicembre1860, venendo promosso
della squadriglia. Con questa unità, dotata di ecogoniometro, luogotenente di vascello l’anno successivo. Prese parte alla
partecipò a numerose missioni di scorta a convogli, dimostran- campagna del 1860-1861 imbarcato sulla fregata di 1° rango
do sempre spirito aggressivo, coraggio e capacità professiona- a elica Garibaldi: per essersi distinto all’assedio di Gaeta e a
le. Due di queste furono coronate dal più grande successo, in quello di Messina fu decorato di medaglia d’argento al valore
quanto portarono all’affondamento dei sommergibili britannici militare. Partecipò alla campagna navale in Sudamerica della
Tempest (Mare Ionio, 13 febbraio 1942), anche con tentativo di fregata Principe Umberto del 1865-1866, rientrata in tempo
Il sommergibile britannico Tempest in affondamento il 13 febbraio 1942
nello Ionio a seguito di azione della torpediniera Circe, al comando del
capitano di corvetta Palmas.