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mosso commissario di 1 classe e continuò a prestare servizio prima persona, dando sempre prova di coraggio e abnegazio-
sempre a Genova presso il neo istituito Dipartimento maritti- ne. Per tale attività fu insignito di medaglia d’argento al valore
mo settentrionale, divenendo nel 1864 capo ufficio personale militare sul campo, ebbe la qualifica di partigiano combattente
e sussistenza. e il distintivo di volontario della libertà.
Nel 1866 nel corso della campagna in Adriatico nell’ambi- Raggiunse Roma alla liberazione (4 giugno 1944) e quin-
to della terza guerra d’indipendenza fu imbarcato con l’incari- di Taranto, destinato al comando gruppo sommergibili quale
co di commissario dell’Armata di operazione sulla pirofregata capo servizio genio navale, incarico che tenne fino al 1947,
corazzata Re d’Italia, che durante la battaglia di Lissa fu af- conseguendo la promozione a maggiore nel 1946. Frequentò
fondata da unità austriaca, scomparendo con essa in mare. Per un corso di specializzazione superiore a Genova e fu poi desti-
il suo comportamento in azione meritò la croce di cavaliere nato in arsenale a Taranto e sulla nave da battaglia Duilio. Nel
dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro. 1950, tenente colonnello, fu destinato al ministero, alla dire-
La Regia Marina volle ricordarne il nome assegnandolo a zione generale delle costruzioni navali, dove con vari incarichi
una nave cisterna per acqua di 390 tsl in servizio dal 1877 al permase fino al 1961, conseguendo la promozione a colonnel-
1919 e a una seconda cisterna per acqua di 1454 tsl in servizio lo nel 1958. Dal 1961 al 1963 fu direttore dello Stabilimento di
dal 1922 al 1951. corderia di Castellammare di Stabia e del locale Ufficio genio
e armi navali; dal 1965 al 1967, da maggior generale, fu diret-
tore dell’arsenale della Spezia, da tenente generale vicediret-
PAGLIA DARIO tore della Direzione generale delle costruzioni navali e degli
armamenti (1967-1973), e quindi da ammiraglio ispettore capo
Ammiraglio ispettore capo
del Corpo del genio navale, me- direttore generale (1974-1978). Infine fu presidente del Comi-
tato progetti navi e armamenti navali fino al 1979, quando fu
daglia d’argento al valore militare collocato in ausiliaria per limiti d’età. Capo di Corpo del genio
sul campo, medaglia di bronzo al navale dal 1973 al 1979.
valore militare (quattro conces- Durante la sua permanenza al ministero, sotto la sua spinta
sioni di cui tre sul campo), croce propulsiva furono progettate e realizzate le unità previste dal-
di guerra al valore militare (due la legge navale, in particolare le fregate delle classi “Lupo” e
concessioni), croce al merito di “Maestrale”.
guerra (due concessioni), grande Deceduto a Roma il 3 giugno 2001.
ufficiale dell’ordine della Repub- Con lui scomparve una straordinaria figura di combattente,
blica Italiana. Sommergibilista. di dirigente di grande valore, e di tecnico. Ufficiale più deco-
Volontario della libertà, partigia- rato dei Corpi tecnici.
no combattente. Capo di Corpo.
Nato a Torino il 10 settembre
1914, fu ammesso all’Accademia Navale di Livorno al corso PAGLIACCIÙ di SUNI
allievi ufficiali del genio navale nell’anno 1932, conseguendo GAVINO
la nomina a sottotenente nel 1936 e frequentando dal 1935 al
1937 la scuola superiore di ingegneria di Genova, conseguen- Viceammiraglio, medaglia
do la laurea in ingegneria navale e meccanica e la promozione d’argento al valore militare,
a tenente. grande ufficiale dell’ordine della
Prese subito imbarco sui sommergibili, imbarco che durò Corona d’Italia, commendatore
ininterrottamente fino all’aprile 1942, dapprima come sottordi- dell’ordine dei santi Maurizio e
ne al capo servizio genio navale, ma già dal 1938 come diretto- Lazzaro.
re di macchina, venendo promosso capitano nel 1940. Nell’at- Nato a Sassari il 6 giugno
tività in guerra ricordiamo, tra gli altri, gli imbarchi prima in 1830, fu ammesso alla Scuola
Mediterraneo, sull’Uarsciek e sull’Ambra, e poi in Atlantico di Marina di Genova nel 1843,
sull’Alpino Bagnolini e il Luigi Torelli. Il suo comportamento conseguendo la nomina a guar-
fu sempre improntato ad ardimento, entusiasmo ed esemplare diamarina nel 1848. Giovane uf-
spirito di sacrificio, premiato con quattro medaglie di bronzo e ficiale prese parte alla campagna di Crimea del 1855-1856 e
due croci di guerra al valore militare. alla campagna in Adriatico del 1860, imbarcato sulla corvetta a
All’armistizio dell’8 settembre 1943 si trovava a Roma, de- vela San Michele; distintosi all’assedio di Ancona, fu decorato
stinato al comando in capo della squadra sommergibili: si sot- di medaglia d’argento al valore militare.
trasse alle pressioni del suo comandante, ammiraglio Antonio Luogotenente di vascello, in comando della corvetta a elica
Legnani (vds.), rifiutando la collaborazione con la Marina della Etna, fu a lungo presente nelle acque della Tunisia, in partico-
R.S.I., ponendosi invece a disposizione del servizio informa- lare durante la crisi di Tunisi del 1864. Capitano di fregata dal
zioni clandestino, che lo inviò in Liguria. Operò, nell’ambito 1861 e capitano di vascello nel 1867.
del fronte militare di resistenza della Regia Marina, in territori Promosso contrammiraglio nel 1879, fu comandante del
occupati dalle forze germaniche, effettuando pericolose mis- C.R.E. (1876-1879), membro del Consiglio superiore di Ma-
sioni, numerose ricognizioni e collegamenti, esponendosi in rina.