Page 395 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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Dizionario Biografico 395
Viceammiraglio nel 1887, nello stesso anno fu collocato PALADINI RICCARDO
in ausiliaria. Socio della Società Geografica Italiana dal 1885. Ammiraglio di squadra de-
Morì nel 1903.
signato di armata con rango di
Figura di rilievo della nobiltà sarda che intraprese la vita
sul mare. armata, ufficiale dell’ordine mi-
litare di Savoia, croce di guerra
al valore militare, croce al merito
di guerra, cavaliere di gran croce
PALADINI OSVALDO
dell’ordine della Corona d’Italia,
Ammiraglio di squadra, ca- grande ufficiale dell’ordine dei
valiere e commendatore dell’or- santi Maurizio e Lazzaro, com-
dine militare di Savoia, grande mendatore dell’ordine coloniale
ufficiale dell’ordine della Corona della Stella d’Italia.
d’Italia, ufficiale dell’ordine dei Nato a Montopoli di Valdarno
santi Maurizio e Lazzaro. (Firenze) il 12 settembre 1879,
Nato a San Marco Argentaro fu ammesso all’Accademia Navale di Livorno nel 1893, con-
(Cosenza) il 26 dicembre 1866, seguendo la nomina a guardiamarina nel 1898. Tra i consueti
fu ammesso all’Accademia Na- numerosi imbarchi che ebbe da giovane ufficiale si ricordano
vale di Livorno nel 1882, conse- l’incrociatore Amerigo Vespucci, la corazzata Enrico Dando-
guendo la nomina a guardiama- lo e l’ariete torpediniere Fieramosca (1908-1909), impegnato
rina nel 1887. Da ufficiale subalterno ebbe lunghi imbarchi nella campagna in Sud America. Prese parte da tenente di va-
su unità maggiori, tra cui le corazzate Italia, Sardegna e San scello alla guerra italo turca (1911-1912), dapprima imbarcato
Martino. Da tenente di vascello fu comandante di torpediniere sull’ariete torpediniere Piemonte e poi sul cacciatorpedinie-
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negli anni 1899-1900. Nel 1899 fu dichiarato idoneo all’im- re Espero come ufficiale in 2 . Nel corso della prima guerra
piego nel servizio artiglieria e ricevette la medaglia d’argento mondiale (1915-1918) fu in comando di torpediniere e quindi,
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di 2 classe per lavori utili alla Marina, avendo messo a punto promosso capitano di corvetta nel 1917, dei cacciatorpediniere
un congegno di accensione a percussione per cannoni di medio Ostro, Euro e Rosolino Pilo, meritando una croce di guerra al
calibro. Capitano di corvetta nel 1904 ebbe il comando del cac- valore militare e una croce al merito di guerra. Fu comandante
ciatorpediniere Aquilone e poi di squadriglia di torpediniere. militare marittimo dell’isola di Lussino nel 1919-1920.
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Nel dicembre 1908, comandante in 2 della corazzata Vittorio Promosso capitano di fregata nel 1920 e capitano di va-
Emanuele, prese parte alle operazioni di soccorso alle popo- scello nel 1926, fu comandante della difesa militare maritti-
lazioni di Messina e Reggio Calabria sinistrate dal devastante ma di Gaeta (1923-1924), comandante della Flottiglia M.A.S.
terremoto, ricevendo la medaglia di bronzo di benemerenza. mobile nel 1924-1925, comandante dell’esploratore Leone e
Nel 1909 fu promosso capitano di fregata e nel 1911 assun- capo flottiglia (1925-1926), capo divisione ufficiali al ministe-
se il comando dell’incrociatore protetto Piemonte, con il quale ro della Marina (1927-1929), comandante dell’esploratore An-
prese parte alla guerra italo turca, dislocato in Mar Rosso. Nel tonio da Noli e capo del gruppo esploratori dal 1929 al 1932.
corso della campagna, con brillante e ardita azione a Kunfi- Lasciato il comando in mare, fu destinato in Accademia Nava-
da portò la propria unità e due cacciatorpediniere dipendenti le quale comandante in 2 , e nel 1933, promosso contrammi-
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all’attacco di otto cannoniere ottomane annientandole. raglio, assunse la carica di segretario del Consiglio superiore
Tale impresa è ricordata come la più importante azione na- di Marina. Ritornò in Accademia quale comandante dal 1934
vale del conflitto, e per essa fu decorato della croce di cavaliere al 1936, conseguendo nel 1935 la promozione ad ammiraglio
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dell’ordine militare di Savoia. Fu poi comandante della difesa di divisione. Fu quindi per un anno comandante della 1 e poi
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marittima di Messina e, conseguita la promozione a capita- della 3 Divisione navale.
no di vascello nel 1913, assunse il comando della corazzata Nell’anno 1937-1938 fu comandante militare marittimo au-
Roma, che tenne fino al 1916, a prima guerra mondiale in atto tonomo in Sicilia e, promosso ammiraglio di squadra, coman-
(1915-1918). Contrammiraglio nel 1917, ebbe il comando del- dante in capo del Dipartimento militare marittimo dello Ionio
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la Divisione da battaglia e nel 1918 della 3 Divisione navale. e del Canale d’Otranto. Nell’agosto 1939 assunse il comando
Si distinse in guerra per aver portato la propria divisione con della 2 Squadra navale, con la quale partecipò alla battaglia di
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elevata perizia al bombardamento della munita base di Duraz- Punta Stilo, portando i suoi incrociatori (aveva l’insegna sul
zo, il 2 ottobre 1918. Per tale azione, condotta con grande pre- Pola) all’attacco della squadra britannica. Per tale azione fu
cisione ed efficacia, ricevette la decorazione di commendatore decorato della croce di ufficiale dell’ordine militare di Savoia.
dell’ordine militare di Savoia. Nel settembre 1940 ritornò al comando dell’Accademia Na-
Nel dopoguerra fu comandante superiore delle forze navali vale, conseguendo nel 1942 la promozione ad ammiraglio di
in Albania e comandante militare marittimo di Ancona. Nel squadra designato di armata. Il 12 settembre 1942 fu collocato
1920 fu collocato nella riserva navale, conseguendo la pro- in ausiliaria per limiti d’età e subito richiamato in servizio; nel
mozione a viceammiraglio nel 1923, e nel 1926 fu nominato gennaio 1943 gli fu conferito il rango di ammiraglio di armata.
ammiraglio di squadra per cambio di denominazione dei gradi. Morì improvvisamente a Livorno il 19 marzo 1943, quando
Deceduto a Roma il 23 marzo 1938. era ancora al comando dell’Accademia Navale.