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432 Uomini della marina 1861-1946
PUCCI GUGLIELMO PUGLIESE STEFANO
Ispettore generale del Ammiraglio di squadra, meda-
Corpo del genio navale, glia d’oro al valore militare, croce
cavaliere di gran croce al merito di guerra (tre concessio-
decorato del gran cor- ni), ufficiale dell’ordine della Co-
done dell’ordine della rona d’Italia, cavaliere dell’ordine
Corona d’Italia, grande dei santi Maurizio e Lazzaro, ca-
ufficiale dell’ordine dei valiere di gran croce dell’ordine
santi Maurizio e Lazzaro. della Repubblica Italiana.
Primo capo di Corpo del Nato a Catanzaro il 12 aprile
genio navale della Regia 1901, fu ammesso all’Accademia
Marina. Progettista nava- Navale nel 1915, conseguendo la
le. Senatore del Regno. nomina a guardiamarina nel 1920. Ancora allievo prese par-
Nato a Napoli il 4 set- te alla prima guerra mondiale imbarcato su navi scuola e, da
tembre del 1824, entrò guardiamarina e sottotenente di vascello, al viaggio di circum-
in servizio nella Marina navigazione del globo sull’incrociatore Libia negli anni 1921-
borbonica il 21 luglio 1923. Tenente di vascello nel 1925, conseguì la specializzazio-
1844 con la qualifica di delineatore del genio marittimo e nel ne nel servizio artiglieria, effettuando numerosi imbarchi su
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1850 fu promosso ingegnere costruttore di 3 classe. Nel pri- navi da battaglia. Nel 1934 ebbe il comando del sommergibile
mo periodo del suo servizio fu inviato spesso in Calabria per Nereide e, promosso capitano di corvetta nello stesso anno,
sovrintendere nei boschi al taglio degli alberi idonei a fornire imbarcò sull’incrociatore Pola come 1° D.T. In seguito ebbe
legname per le costruzioni navali. il comando del sommergibile Balilla, con il quale partecipò
Nel periodo 1856-1860 fu vicedirettore delle costruzioni ad alcune missioni speciali durante le operazioni militari in
nel cantiere navale di Castellammare di Stabia raggiungendo il Spagna. Capitano di fregata nel 1939, ebbe l’incarico di co-
grado di ingegnere capo di 1 classe. Successivamente trasferi- mandante in 2 dell’incrociatore Giuseppe Garibaldi, ove ri-
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to nella Marina unitaria, fu nel 1861 con il grado di ingegnere mase fino al novembre 1940, quando fu destinato in comando
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di 2 classe, inviato negli Stati Uniti a New York presso il can- del vecchio incrociatore corazzato San Giorgio, dislocato per
tiere navale Webb per sorvegliare la costruzione delle due fre- la difesa antiaerea e antinave nella rada di Tobruch (Libia). Il
gate corazzate a elica classe “Re d’Italia” ordinate dalla Regia 22 gennaio 1941, delineandosi l’imminente caduta della base
Marina, permanendovi fino all’inizio dell’allestimento (1864). navale in mano alle forze britanniche, sostenne ferma e valoro-
Rimpatriato, dopo un breve periodo trascorso in Inghilterra sa azione di comando, intervenendo efficacemente in funzione
per la sorveglianza della costruzione di macchine a vapore de- antiaerea e contro obiettivi terrestri; ricevutone l’ordine, ordinò
stinate alle nuove navi, fu in successione direttore delle costru- l’autoaffondamento dell’unità al suo comando, la cui bandiera
zioni navali del cantiere di Castellammare di Stabia (1865), fu in seguito insignita di medaglia d’oro al valore militare. Per
degli arsenali di Venezia (1866-1867), venendo promosso di- la prova di ardimento nel curare e assicurarsi personalmente
rettore del genio navale, di Napoli (1868-1871) e di Spezia dell’innesco dei depositi munizioni e per la forza d’animo e se-
(1872-1877). Durante tale ultimo servizio redasse il progetto renità dimostrata nel controllo della situazione dopo le esplo-
dell’avviso a elica Staffetta che, costruito nel cantiere Ansaldo sioni, fu decorato di medaglia d’oro al valore militare.
di Genova nel 1873-1877, si rivelò un’ottima unità, robusta, Tratto prigioniero e rimpatriato nel 1944 nel grado di ca-
ben costruita, adatta a molti impieghi e che ebbe lunga e ope- pitano di vascello, che aveva ottenuto nel 1942, ebbe vari
rosa attività in Mediterraneo e negli oceani. incarichi tra i quali quello di capo di stato maggiore della 5
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Nel 1877 fu nominato direttore generale del materiale del Divisione navale e il comando dell’incrociatore Raimondo
ministero, denominazione cambiata nel 1890 in direzione ge- Montecuccoli.
nerale delle costruzioni navali – termine più aderente al com- Promosso contrammiraglio nel 1950 e ammiraglio di divi-
pito – carica che mantenne ininterrottamente per 14 anni, fino sione nel 1954, resse il comando della difesa aerea territoriale
al 1891. Durante tale incarico, nel biennio 1878-1879, redasse della Marina, il comando Marina di Brindisi, il comando mi-
il progetto delle due cisterne per acqua della classe “Pagano” litare marittimo autonomo della Sicilia e il comando della 2 a
(Pagano e Verde), prime unità del tipo costruite in Italia, e nel Divisione navale. Ammiraglio di squadra nel 1957, fu direttore
1885 fu promosso al grado di ispettore generale divenendo il generale del personale del C.E.M.M. e dall’ottobre 1959 al no-
primo capo di Corpo del genio navale della Regia Marina. Nel vembre 1962 fu comandante in capo del Dipartimento militare
1891, presidente del Comitato per i disegni delle navi, rimase marittimo di Taranto; assunse quindi quello del Dipartimento
in carica fino al febbraio del 1893, quando fu collocato a ripo- militare marittimo di Napoli, abbinato al comando NATO del
so. Nel 1901 fu nominato senatore del Regno. Mediterraneo centrale. Fu anche presidente della sezione Ma-
Morì a Napoli il 28 gennaio 1907. rina del Consiglio superiore delle forze armate.
Lasciò gli incarichi il 12 aprile 1964, data in cui fu colloca-
lo in ausiliaria per raggiunti limiti d’età.
Deceduto a Cirò Superiore (Catanzaro) il 22 agosto 1978.

