Page 437 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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QUERINI FRANCESCO quello diretto da Querini, non fece mai ritorno al campo base,
perdutosi nel pack artico.
Tenente di vascello, meda-
La data della morte del tenente di vascello Querini non è
glia d’argento al valore milita- nota; nel registro degli atti di morte del comune di Milano la
re, cavaliere dell’ordine della data fu stabilita, per questioni legali legate alla scomparsa di
Corona d’Italia. Esploratore persona, al 13 gennaio 1903.
polare. Luigi di Savoia volle onorarne la memoria facendo erigere
Nato a Milano il 16 dicem-
bre 1867 da famiglia patrizia un monumento nei giardini del sestiere Castello di Venezia,
scolpito da Achille Tamburlini e inaugurato nel 1906, tuttora
veneta, dopo aver frequentato il in sito.
Politecnico della sua città nata-
le nel 1889 entrò per concorso
all’Accademia Navale di Li-
vorno in qualità di allievo della
5 classe, conseguendo l’anno
a
dopo la nomina a guardiamari-
na.
Ebbe brevi imbarchi su vari tipi di unità navali, tra cui l’av-
viso Staffetta, che nel 1893 fu inviato a Zanzibar, località nella
quale fu incaricato della reggenza del locale consolato italiano,
che mantenne fino a febbraio del 1894; per la rimarchevole
capacità con cui condusse gli affari consolari, su proposta del
ministero degli Affari esteri gli fu concessa l’onorificenza di
cavaliere dell’ordine della Corona d’Italia.
Rimpatriato, nell’aprile del 1894 fu promosso sottotenente
di vascello, e dopo altri brevi imbarchi fra cui la torpediniera
d’altura 137 S, sulla quale ricoprì l’incarico di ufficiale in 2 ,
a
fu a lungo (1895-1897) destinato a bordo della corazzata Le-
panto e successivamente, tenente di vascello, della nuova Re
Umberto, impegnata nell’ambito di una squadra navale inter-
nazionale a ristabilire l’ordine nell’isola di Creta, dove erano
scoppiati violenti e cruenti tumulti fra le comunità greca e tur-
ca, che all’inizio del 1897 sfociarono in un vero e proprio stato
di guerra aperta. Il tenente di vascello Querini, comandante
della compagnia da sbarco del Re Umberto a La Canea, meri-
tò la medaglia d’argento al valore militare per aver disarmato
con coraggiosa azione e straordinario sangue freddo un gruppo
di gendarmi turchi che si era ribellato al proprio comandante.
Nel 1898-1899 fu assegnato al comando militare marittimo di
Taranto con l’incarico di aiutante di bandiera del comandante
in capo e successivamente, maggio 1899, fu destinato a far
parte della spedizione artica che il tenente di vascello Luigi
di Savoia duca degli Abruzzi (vds.) stava organizzando con la
baleniera Stella Polare per raggiungere il Polo Nord.
Lasciata la nave bloccata dai ghiacci, durante il tentativo di
avvicinamento al Polo con slitte trainate da cani, la spedizione
nel marzo del 1900 procedette divisa in quattro gruppi, di cui

