Page 482 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               nel 1932-1933 addetto all’ufficio stampa del capo del governo   Supermarina, predisponendo e dirigendo le attività del ciclo
               e l’anno successivo capo di stato maggiore del Dipartimen-  più movimentato delle operazioni navali. Non gli mancarono
               to militare marittimo di Taranto. Dal 1936 al 1939 fu addetto   le critiche ma continuò nella sua opera con determinazione,
               all’ufficio del capo di stato maggiore della Marina, conseguen-  ben conscio del pesante compito affidatogli, che portò a com-
               do la promozione a contrammiraglio nel 1938 e ad ammiraglio   pimento con piena dirittura morale e onestà d’intenti.
               di divisione nel 1939.                                     È da ascrivere a suo merito se la Marina reagì compatta
                  Fu comandante della 7 Divisione navale dall’agosto 1939   alla crisi spirituale dell’armistizio, da lui guidata con animo
                                     a
               all’agosto 1940 con insegna sull’incrociatore Eugenio di Savo-  indefettibile e mano sicura dall’organo centrale di comando
               ia, ove lo colse l’entrata dell’Italia nel secondo conflitto mon-  nei giorni del 9 e 10 settembre 1943, cioè fino al momento
                                                 a
               diale (10 giugno 1940), e quindi della 3  con insegna sull’in-  in cui, esaurito il compito di transizione nel territorio italiano
               crociatore Trieste fino all’aprile 1941. Prese parte al comando   occupato, si trasferì in territorio italiano sotto il governo legal-
               delle sue divisioni agli scontri di Punta Stilo, di Capo Teulada   mente costituito.
               e del Mediterraneo orientale (Gaudo), conducendo al fuoco le
               proprie navi con determinazione e ardimento, dimostrandosi
               capo abile e deciso.                                    SANTINI FELICE
                  Per il suo comportamento fu insignito della croce di cava-
                                                                          Maggiore  generale  medico  del  Corpo  sanitario  militare
               liere dell’ordine militare di Savoia e di medaglia d’argento al   marittimo, ufficiale dell’ordine della Corona d’Italia, grande
               valore militare. Il governo germanico gli conferì la gran croce   ufficiale dell’ordine dei santi Maurizio e Lazzaro. Senatore del
               con spada dell’ordine dell’Aquila tedesca e la croce germanica   Regno.
               d’oro. Dal luglio 1941, sottocapo di stato maggiore della Ma-  Nato a Roma il 15 maggio 1850, entrò in Marina nel 1873
               rina, nella fase più critica della guerra, collaborò efficacemen-  con il grado di medico di corvetta di 2  classe. Nel 1879, me-
                                                                                                       a
               te nell’ambito dell’Alto comando della Marina (Supermarina)   dico di 1 classe, partecipò, a bordo della pirofregata a elica
                                                                               a
               con il capo di stato maggiore per la condotta delle operazioni   Garibaldi  al  comando  del  capitano  di  vascello  Costantino
               in mare, e soprattutto diresse la battaglia dei convogli, la più   Morin (vds.), al viaggio di circumnavigazione del globo, che
               dura condotta dalla Forza Armata, che costò tanto impegno e   impegnò la nave per tre lunghi anni. In particolare, durante la
               tante perdite, ma che assicurò per tre anni i rifornimenti oltre-  permanenza sulle coste dell’America meridionale dell’Oceano
               mare.                                                   Pacifico nel corso della guerra fra il Cile, il Perù e la Bolivia
                  All’armistizio dell’8 settembre 1943, dopo la partenza del
               ministro e capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio   (“guerra del sale”), prestò abilmente la sua opera di chirurgo
                                                                       ai feriti delle nazioni belligeranti e diede piena assistenza sa-
               Raffaele de Courten (vds.), per Brindisi al seguito del sovrano,   nitaria ai molti profughi e connazionali colà residenti coinvolti
               assunse la responsabilità dello stato maggiore, rimanendo al   negli eventi bellici.
               suo posto e dirigendo le operazioni della Marina, impartendo   Per i servizi prestati in quella circostanza fu nel 1884 pre-
               gli ordini alle navi, ai sommergibili e agli enti a terra, in esecu-  miato all’esposizione internazionale di Londra, e di quel lungo
               zione delle clausole di armistizio.                     viaggio lasciò un prezioso volume nel quale raccolse le più
                  Il giorno 13 riunì tutti gli ufficiali e comunicò loro che per
               disposizioni  della  potenza  occupante  lo  stato  maggiore  del-  importanti notizie storiche etnografiche e scientifiche relative
                                                                       ai popoli e ai Paesi visitati.
               la Marina era costretto a sospendere ogni attività, esortando   Direttore del Lazzaretto di Poveglia nel 1888, quando in-
               i presenti a mantenere la compattezza dei ranghi della Forza   fieriva il colera a Venezia, meritò la lode e l’approvazione del
               Armata. Quindi designò gli ufficiali destinati a restare alla con-  suo operato dalle autorità cittadine, e nel 1890, medico capo
               servazione degli uffici, e quando ritenne di aver concluso il suo   di 2 classe, fu relatore al Congresso internazionale medico di
                                                                          a
               compito, non senza aver vissuto rischi e pericoli per il com-  Berlino, da cui riportò onori e un encomio; al rientro in Italia
               portamento sempre più minaccioso delle forze germaniche, il   diede alle stampe un rapporto sulle discussioni e gli interventi
               25 settembre diresse per attraversare a piedi e con fortunose   a tale congresso (Attorno alla missione al Congresso interna-
               vicende la linea del fronte per raggiungere Brindisi e ripren-  zionale medico di Berlino nell’agosto del 1890, rapporto edito
               dere il suo posto di sottocapo di stato maggiore della Marina.   nel 1891 a Roma per i tipi di G. Bertero).
               Per tale suo comportamento fu insignito della croce di ufficiale   Nel 1893, medico capo di 1  classe, diresse l’ospedale prin-
                                                                                                a
               dell’ordine militare di Savoia.                         cipale marittimo di Napoli e quindi quello di Venezia, e nel
                  Dall’aprile 1944 al febbraio 1951 fu presidente del Consi-
               glio superiore di Marina.                               1900, colonnello medico, lasciò il servizio attivo per malattia.
                                                                       Animato da amore patrio, allo scoppio della guerra italo turca
                  Morì a Roma a seguito di caduta da cavallo il 7 novembre
               1959.                                                   volle riprendere servizio (1912) e, promosso maggiore genera-
                                                                       le nella riserva, cooperò attivamente all’organizzazione delle
                  Figura di rilievo nella storia della Marina degli anni Trenta
               e Quaranta, sposò con convinzione la tesi della costruzione del-  infermerie sulle navi ospedale.
                                                                          Nel 1912 fu nominato senatore del Regno, partecipando at-
               le navi da battaglia, allora condivisa da molti pensatori navali;   tivamente alla vita politica. Morì a Roma il 21 novembre 1922.
               appassionato dei problemi organici della Marina, fu autore di   Il comune di Fiumicino (Roma) volle ricordarne il nome
               numerosi interventi in materia di politica e di organica navale.   assegnandolo a una via cittadina.
               In guerra fu per due anni l’elemento propulsore dell’attività di
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