Page 484 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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                              Il tenente di vascello Nazario Sauro con un gruppo di ufficiali irredenti dell’Esercito. Venezia, 1916.



               portarono a un sentito irredentismo della terra istriana.  e posa di sbarramenti in particolari zone delle acque costiere.
                  Scoppiata la prima guerra mondiale nel 1914, per un’im-  Partecipò a 62 azioni belliche, per le quali nel primo anno
               perfezione fisica fu riformato alla leva di mare e, prevedendo   di guerra meritò la medaglia d’argento al valore militare e del-
               che anche l’Italia sarebbe stata presto coinvolta nella guerra   le quali qui vale la pena ricordare, fra le altre: il recupero di
               contro l’Austria, varcò il confine, e a Venezia si pose a disposi-  un piccolo piroscafo, Timavo, sabotato dagli austriaci ma te-
               zione delle autorità italiane. Data la delicata situazione dell’I-  nuto sotto loro tiro, in un canale del Basso Isonzo, dove erano
               talia, in quel momento neutrale, non gli fu mai concessa alcuna   stati tolti segnali e indicazioni per la navigazione e che riuscì
               possibilità concreta di rivestire una qualsiasi carica ufficiale di   nottetempo, non solo a mettere in condizione di muoversi ma
               cui comprendeva appieno le ragioni ma non rimase semplice   anche a portarlo in acque italiane, nonostante la difficoltà del
               spettatore in attesa di tempi più propizi, in quanto si dedicò at-  viaggio; l’incursione condotta il 26 maggio 1916 a bordo della
               tivamente alla propaganda interventista. Delineandosi meglio   torpediniera 24 OS contro il porto di Trieste, dove l’unità, no-
               la configurazione delle alleanze e avvicinandosi il momento   nostante le avverse condizioni meteorologiche, riuscì a entrare
               della guerra, fu nominato tenente di vascello di complemento   con precisa navigazione; il colpo di mano contro il porto di
               nella Regia Marina, ne vestì l’uniforme ma non ebbe mai al-  Parenzo il 12 giugno 1916 dove, a bordo del cacciatorpedinie-
               cun attestato ufficiale, perché “ragioni di opportunità politica”   re Zeffiro, al comando del capitano di corvetta Costanzo Ciano
               sconsigliarono la firma del decreto di nomina. Per tale ragione   (vds.),  impegnato  nella  distruzione  di  apprestamenti  aerei  a
               non esiste traccia (foglio o dato matricolare) della sua carriera   terra, portò l’unità all’ormeggio, catturando prigionieri, azione
               presso l’Archivio dell’Ufficio Storico della Marina.    per la quale meritò un encomio solenne; l’incursione contro
                  Il suo contributo, data la perfetta conoscenza della costa   Pirano, del 24 giugno 1916, a bordo della torpediniera 19 OS.
               istriana, della navigazione nei canali dalmati e nella laguna ve-  Il 30 luglio del 1916 imbarcò a Venezia sul sommergibile
               neta, fu interamente dedicato alla guida – in pratica, pilota – di   Giacinto Pullino, che aveva la missione di affondare alcuni
               unità leggere e subacquee impegnate in azioni in Alto Adria-  piroscafi  nel  porto  di  Fiume.  Nella  notte  sul  31,  imboccato
               tico contro la costa nemica, colpi di mano contro porti istriani   il Quarnaro, per errore di manovra il battello incagliò sullo
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