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54 Uomini della marina 1861-1946
visione presso la Direzione generale delle costruzioni navali e BAZZINO AUGUSTO
meccaniche; nel 1947-1949 fu direttore dell’ufficio tecnico di Marinaio autista, medaglia
Genova. d’oro al valore militare alla me-
In tale periodo iniziò la sua collaborazione con la facoltà
di ingegneria dell’Università di Genova, prima istituendo un moria. Partigiano combattente.
Nato a Savona il 30 luglio
corso sull’impiego della saldatura nelle costruzioni navali e del 1917, fu arruolato nella Re-
assumendo poi l’incarico di docente di costruzioni navali mili- gia Marina nel gennaio del 1937
tari, che mantenne per due decenni. per l’assolvimento degli obblighi
Dal 1949 al 1951 fu destinato alla Commissione permanen- del servizio di leva, prestando
te per gli esperimenti sul materiale da guerra alla Spezia quale servizio fino al congedo presso
direttore, e in seguito a Roma come capo reparto al Comitato il deposito del C.R.E.M. della
progetti navi.
Spezia. All’entrata in guerra, nel
Promosso maggiore generale nel 1952, fu destinato a Taran-
to quale direttore dell’arsenale e, nel 1954-1955, con lo stes- giugno del 1940 fu richiamato in
servizio e destinato alla base del-
so incarico alla Spezia, ove curò, tra l’altro, la trasformazione la Spezia, rimanendovi fino all’armistizio dell’8 settembre del
dell’ex peschereccio francese Luis Richard nella nave scuola 1943. Rifiutando di collaborare con la Marina della R.S.I. si
Palinuro. Nel 1955 rientrò a Roma per assumere al ministero, diede alla macchia, rifugiandosi sulle montagne dell’Appenni-
nel grado di tenente generale, la vice presidenza del Comitato no ligure e partecipando alla guerra di liberazione, inquadrato
progetti delle navi, seguendo la progettazione degli incrociato- nella brigata d’assalto “Savona”, nel cui ambito raggiunse il
ri classe “Doria” e dei cacciatorpediniere classe “Impavido”; grado partigiano di sottotenente con l’incarico di comandante
successivamente prese la Direzione generale delle costruzioni di distaccamento.
navali e meccaniche. Nel giugno del 1944 ebbe il comando di un battaglione,
Nel 1961, generale ispettore, assunse la presidenza del Co-
mitato progetti delle navi, che mantenne fino al 1965 quando e nel marzo dell’anno successivo di una brigata con il grado
di capitano; il 28 aprile 1945, durante l’insurrezione generale,
fu collocato in ausiliaria. Sotto la sua presidenza furono elabo- combattendo alla testa dei suoi uomini, fu gravemente ferito,
rati i progetti dell’incrociatore Vittorio Veneto e delle fregate decedendo il giorno successivo all’ospedale di Savona.
classe “Alpino” e furono condotti gli studi per la realizzazione
di una nave a propulsione nucleare. Nello stesso periodo si
adoperò per la costruzione del Centro esperienze idrodina- BECCATI LINO
miche e per la realizzazione del Centro Applicazioni Militari
Energia Nucleare di San Piero a Grado (Pisa). Capitano di corvetta del Cor-
Sempre attento, oltre che ai problemi tecnici, a quelli or- po equipaggi militari marittimi,
ganizzativi e organici, elaborò progetti per riordinare il Corpo medaglia d’oro al valore militare,
del genio navale e quello delle armi navali in un unico corpo croce al merito di guerra, ufficiale
tecnico e vari studi per la riorganizzazione degli arsenali. dell’ordine della Repubblica Ita-
Fu capo di Corpo del genio navale dal 1962 al 1965. liana. Operatore dei mezzi d’as-
Morì a Rapallo il 23 agosto 1970. salto di superficie.
Seguendo la sua naturale inclinazione culturale e profes- Nato a Porto Tolle (Rovigo) il
sionale, partecipò attivamente alla nascita e all’attività di varie 23 maggio 1913, entrò in Marina
associazioni di carattere tecnico-scientifico, quali, in partico- quale volontario nel 1931, venen-
lare, l’Istituto italiano della saldatura e l’Associazione di tec- do assegnato alla categoria mec-
nica navale, e si adoperò fattivamente per la realizzazione dei canici. Ebbe varie destinazioni di
nuovi impianti (vasca navale) dell’Istituto Nazionale di Studi imbarco e a terra, tra le quali la nave idrografica Ammiraglio
ed Esperienze di Architettura Navale, del quale, dopo aver la- Magnaghi, impegnata in una campagna oltremare, e il centro
sciato il servizio attivo, fu anche presidente per un biennio. comunicazioni di Asmara, in Eritrea.
Si dedicò per molti anni con dedizione ed entusiasmo All’entrata in guerra dell’Italia nella seconda guerra mon-
all’insegnamento universitario presso la Scuola superiore na- diale, secondo capo meccanico, fu trasferito alla 10 Flottiglia
a
vale di Genova, contribuendo alla formazione professionale M.A.S., partecipando all’addestramento di operatore di mezzi
dei giovani ufficiali del genio navale. d’assalto di superficie. Nel marzo del 1941 partecipò al forza-
Fu autore di varie pubblicazioni nel campo delle costruzioni mento della Baia di Suda e all’affondamento di unità navali
navali, delle quali si ricordano: La costruzione navale saldata, britanniche ivi dislocate. Per l’azione meritò la massima deco-
Orientamenti al progetto di massima, La protezione delle navi, razione al valore militare e la promozione a capo meccanico di
a
I materiali per le costruzioni navali militari e, scritto con la 3 classe per merito di guerra.
collaborazione del suo assistente, Sottomarini e sommergibili. Preso prigioniero, rientrato in Patria nel 1945, proseguì in
Per la sua lunga e appassionata opera nei settori della ricerca carriera in varie destinazioni, raggiungendo il grado di capita-
scientifica e dell’insegnamento gli fu conferita dall’Università no di corvetta.
degli Studi di Genova la medaglia d’oro al merito scientifico. Morì a Roma il 6 novembre 1999 e fu sepolto al cimitero
del Verano.