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552 Uomini della marina 1861-1946
ZANNONI FRANCO di squadra dal febbraio 1950, ebbe i seguenti importanti inca-
richi: direttore generale degli ufficiali e dei servizi militari e
Ammiraglio di squadra, ca- a
valiere dell’ordine militare d’Ita- scientifici (1947-1948), comandante della 2 Divisione navale
(1948-1949), segretario generale della Marina (1950-1953),
lia, medaglia d’argento al valore comandante in capo della squadra navale (1953-1955). Fu in-
militare sul campo, medaglia fine presidente della sezione Marina del Consiglio superiore
di bronzo al valore militare sul delle forze armate e presidente della commissione intermini-
campo, croce al merito di guerra steriale per lo studio del traffico e per i rifornimenti nazionali
(tre concessioni), commendatore in tempo di guerra.
dell’ordine della Corona d’Italia, Collocato in ausiliaria per raggiunti limiti d’età nel marzo
cavaliere dei santi Maurizio e 1961, si spense a Roma il 2 aprile 1977.
Lazzaro, cavaliere di gran croce
dell’ordine della Repubblica Ita-
liana. Sommergibilista. Volontario della libertà. ZAPPI FILIPPO
Nato a Spezia il 29 marzo 1898, fu ammesso all’Accade-
mia Navale di Livorno nel 1912, conseguendo la nomina a Capitano di fregata, medaglia
guardiamarina nel 1916. Prese parte alla prima guerra mondia- di bronzo al valore militare, uf-
le, imbarcato sulla nave da battaglia Conte di Cavour, e dall’a- ficiale dell’ordine della Corona
prile 1918 sul sommergibile F.2. Al termine del conflitto gli fu d’Italia, grande ufficiale dell’or-
concessa la croce al merito di guerra. dine della Repubblica Italiana.
Promosso tenente di vascello nel novembre 1918, ebbe Dirigibilista, pilota d’aeroplano,
lunghi imbarchi, tra i quali l’incrociatore corazzato Francesco trasvolatore polare. Diplomatico.
Ferruccio e il cacciatorpediniere Giuseppe Sirtori come uffi- Nato a Mercato Saraceno
ciale in seconda. Passò poi sui sommergibili: nel 1927-1928 (Forlì) il 29 novembre 1886, fu
fu in comando di battelli classe “H” e, promosso capitano di ammesso all’Accademia Navale
corvetta nel 1928, dei sommergibili Marcantonio Colonna e di Livorno nel 1911, conseguen-
Domenico Millelire (1931-1933). Fu quindi comandante in 2 a do la nomina a guardiamarina
dell’incrociatore Alberico da Barbiano, da capitano di fregata nel 1915. Prese parte, da allievo,
a
comandò il 2 Gruppo sommergibili (1935-1938) e l’anno se- alla campagna di guerra del 1912 contro la Turchia, imbarcato
guente, promosso capitano di vascello, fu capo di stato mag- sulla nave scuola Flavio Gioia, e alla prima guerra mondiale,
giore della squadra sommergibili. dapprima imbarcato sulla corazzata Napoli e sull’incrociatore
L’entrata dell’Italia nel secondo conflitto mondiale (10 Liguria, quindi sui dirigibili, dopo aver frequentato il corso
giugno 1940) lo colse in comando dell’incrociatore Raimondo presso l’aeroscalo di Grottaglie (Taranto) nell’estate del 1917.
Montecuccoli, e quindi dall’aprile 1941 del Duca degli Abruz- Per un anno, fino al termine del conflitto nel novembre 1918,
zi, dal quale passò a febbraio 1942 sull’Eugenio di Savoia. In quale comandante del dirigibile esploratore DE 19, eseguì
oltre due anni di comando navale partecipò a numerose mis- molte missioni in Alto Adriatico in zone esposte all’offesa ne-
sioni di guerra e di scorta convogli e al combattimento navale mica dimostrando sempre ardimento, spirito guerresco e abili-
di Pantelleria (15 giugno 1942), meritando la croce di cavalie- tà aviatoria. Per tale attività fu decorato di medaglia di bronzo
re dell’ordine militare d’Italia, una medaglia d’argento e una al valore militare.
di bronzo al valore militare, nonché l’avanzamento per merito Tenente di vascello dal febbraio 1918, nel dopo guerra ebbe
di guerra. altri imbarchi, e dal 1921 al 1926 fu in Cina sulla cannonie-
a
Dal 20 novembre 1942 all’11 agosto 1943 fu capo di stato ra Sebastiano Caboto quale ufficiale in 2 e sulla cannoniera
maggiore del Comando militare marittimo di Venezia, e dal 12 fluviale Ermanno Carlotto come comandante. Durante quegli
agosto, promosso contrammiraglio, assunse il comando della anni assunse la reggenza del consolato di Hankow (Cina) e
Piazza di Venezia. All’armistizio dell’8 settembre le trattative poi di Harbin (Cina) e maturò la decisione di concorrere per la
con i tedeschi furono condotte da lui e dal comandante in capo carriera diplomatica.
ammiraglio, Emilio Brenta (vds.), fino al 12 settembre, quan- Rimpatriato, promosso capitano di corvetta nel 1927, al
do le forze germaniche occuparono la città. Egli fu arrestato principio del 1928 fu prescelto insieme ai colleghi Adalberto
e avviato al campo di concentramento di Shokken (Polonia). Mariano (vds.) e Alfredo Viglieri (vds.) per la spedizione po-
Consegnato alle autorità della R.S.I. a fine gennaio 1944, fu lare del dirigibile Italia, al comando del maggiore generale del
sottoposto a processo a Parma dal tribunale speciale per la di- genio aeronautico Umberto Nobile. Grazie alla sua precedente
fesa dello Stato, ma prosciolto in istruttoria il 13 maggio 1944. esperienza di dirigibilista fu impiegato nella condotta dell’ae-
Rimase in clandestinità in territorio occupato dal nemico, pren- romobile, nel servizio rotta e nelle osservazioni astronomiche
dendo parte attiva al fronte militare clandestino della Marina a per la determinazione del punto nave. Dopo il sorvolo del Polo
Venezia. All’insurrezione della città condusse le trattative per il dirigibile, per cause che non furono mai determinate, il 25
la resa delle forze germaniche e della repubblica di Salò. Si maggio 1928 cadde sul pack, rimanendo isolato per l’impos-
presentò al comando Marina di Roma il 12 maggio 1945. sibilità di stabilire comunicazioni radio con la nave appoggio
Ammiraglio di divisione dal febbraio 1947 e ammiraglio Città di Milano, al comando del capitano di fregata Giuseppe

