Page 61 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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                  Nel 1931, capitano di fregata, fu in comando del cacciator-  da battaglia in un momento in cui il precipitare della situazione
               pediniere Nembo e capo squadriglia, nel 1932 dell’esploratore   militare dell’Asse in Mediterraneo aveva determinato lo spo-
               Leone, incarichi che lasciò nel 1934. Da capitano di vascel-  stamento delle unità maggiori nella base della Spezia, curando
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               lo quindi, dal 1934 al 1936, capo di stato maggiore della 2    con animo forte e deciso l’addestramento degli equipaggi e la
               Squadra navale, con una breve interruzione di destinazione a   preparazione delle unità al suo comando, conscio che l’ultima
               terra al comando militare della Sardegna quale capo di stato   battaglia doveva essere combattuta fino alle estreme possibilità
               maggiore.                                               degli uomini e dei mezzi. La notizia dell’armistizio dell’8 set-
                  Nell’agosto del 1937 fu chiamato per la seconda volta alla   tembre lo colse di sorpresa, ponendolo in una situazione mo-
               Direzione generale delle armi e armamenti navali, fu promos-  rale assai difficile, dovendo, per gli accordi intervenuti tra il
               so contrammiraglio nel 1938 e ammiraglio di divisione l’anno   governo italiano e gli Alleati, modificare radicalmente i piani;
               successivo; nell’agosto del 1939 assunse il comando della 5 a   rispettando il nuovo amaro ordine, dovette portarsi con le sue
               Divisione navale (navi da battaglia Conte di Cavour e Giu-  navi in un porto alleato. All’alba del 9 settembre prese il mare
               lio Cesare), che lasciò poco prima dell’entrata in guerra nel   con tutte le unità per La Maddalena per allontanarle dalla pos-
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               maggio del 1940 per quello della 9  Divisione (le nuove navi   sibile reazione dell’ex alleato; informato nelle acque dell’Asi-
               da battaglia classe “Littorio”) e per l’incarico di capo di stato   nara che la base era già in mano alle forze germaniche, ordinò
               maggiore della 1  Squadra, che tenne fino a novembre. Tra-  l’inversione di rotta quando velivoli germanici attaccarono la
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               sferita l’insegna sulla nave da battaglia Vittorio Veneto, prese   formazione, colpendo e affondando con bombe telecomandate
               parte allo scontro di Capo Teulada (novembre 1940) e ad altre   la corazzata Roma, nave di bandiera, che travolse con sé l’am-
               importanti azioni navali nel Mediterraneo centrale, per le qua-  miraglio comandante e la quasi totalità dello stato maggiore e
               li gli fu conferita una seconda medaglia d’argento al valore   dell’equipaggio.
               militare; successivamente, e fino al luglio del 1941, tornò al   Alla sua memoria fu decretata la medaglia d’oro al valore
               ministero come ispettore per l’allestimento delle nuove unità e   militare e gli fu anche conferita la promozione ad ammiraglio
               membro del Comitato superiore per i progetti tecnici.   di armata per merito di guerra.
                  Promosso ammiraglio di squadra, nel luglio del 1941 tor-  Uomo dal carattere adamantino, di grande dirittura morale,
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               nò a bordo del Vittorio Veneto come comandante della 9  Di-  per il suo comportamento nelle tragiche ore che seguirono l’ar-
               visione navi da battaglia e al tempo stesso comandante in 2    mistizio, divenne il simbolo dell’obbedienza e della fedeltà al
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               della Squadra navale, e a fine anno, conservando tale incarico,   giuramento della Marina tutta. A imperituro ricordo la Marina
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               assunse il comando della 2 Divisione navi da battaglia, alzan-  Militare diede il suo nome a una fregata del 1962 rimasta in
               do l’insegna sul Duilio. In questo periodo effettuò numerose   servizio per oltre vent’anni e successivamente a un’altra frega-
               missioni nel Mediterraneo centrale di scorta ai convogli verso   ta nata da un programma di cooperazione italo-francese; inol-
               la Libia e di contrasto ai tentativi britannici di rifornimento   tre, sezioni di associazioni marinare nonché strade e piazze di
               dell’isola di Malta.                                    città e di paesi portano oggi il suo nome, e molti sono i cippi e
                  Nell’aprile del 1943 assunse il comando delle Forze navali   i busti eretti a sua memoria.




               Bella immagine della nave da battaglia
               Roma, nave di bandiera dell’ammiraglio
               Bergamini, il 9 settembre 1943.
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