Page 89 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               presso l’Accademia Navale; imbarcato prima sull’incrociato-
               re Trento e quindi sull’esploratore Libia, dislocato in Estremo
               Oriente, rimpatriò nel 1931 per essere imbarcato su sommer-
               gibili, prima sul Vettor Pisani e quindi, capitano di corvetta,
               in comando del Narvalo e dello Squalo, dislocati a Massaua.
                  All’entrata in guerra dell’Italia nel secondo conflitto mon-
               diale,  10  giugno  1940,  ebbe  il  comando  del  sommergibile
               Provana, con il quale sei giorni dopo, nel corso di un auda-
               ce attacco a un convoglio francese fortemente scortato, venne
               speronato, affondando con l’intero equipaggio.
                  A  imperituro  ricordo  la  Marina  volle  battezzare  col  suo
               nome un cacciatorpediniere della classe “Comandanti meda-
               glia d’oro” impostato nel 1943 sugli scali del cantiere C.R.D.A.
               di Monfalcone, cui le vicende armistiziali non diedero seguito
               di costruzione.



               BOTTIGLIERI SABATO
                  Ammiraglio  di  squadra,  me-                           Il capitano di vascello Bottiglieri (a destra nella fotografia),
               daglia  d’argento  al  valore  mili-                     comandante della nave da battaglia Littorio, saluta allo sbarco
               tare (due concessioni di cui una                         l’ammiraglio Angelo Iachino (a sinistra), che lascia il comando
               sul campo), medaglia di bronzo                            delle Forze Navali da Battaglia. Al centro l’ammiraglio Carlo
               al valore militare (due concessio-                       Bergamini. La Spezia, 5 aprile 1943. (G.c. famiglia Bottiglieri)
               ni sul campo), croce di guerra al
               valore militare (due concessioni
               di cui una sul campo),  croce  al                       Ascari, ove lo colse l’entrata dell’Italia in guerra (10 giugno
               merito di guerra, commendatore                          1940). Con tale unità prese parte ai primi scontri navali con la
               dell’ordine della Corona d’Italia,                      flotta britannica e ad azioni di bombardamento navale contro
               cavaliere  dell’ordine  dei  santi                      la costa nemica, distinguendosi per elevate qualità di coman-
               Maurizio e Lazzaro, grande uffi-                        do, spirito aggressivo e abilità marinaresca messa in luce sotto
               ciale dell’ordine della Repubbli-                       azione aerea nemica durante un lungo rimorchio di unità si-
               ca Italiana.                                            milare danneggiata. Nel 1941, promosso capitano di vascello,
                  Nato a Salerno il 30 novem-                          fu destinato all’Alto comando della Marina (Supermarina), ivi
               bre 1898, fu ammesso nel 1917                           prestando servizio fino al febbraio 1943, quando assunse il co-
               ai corsi di complemento dell’Ac-                        mando della corazzata Littorio, dopo il 25 luglio 1943 deno-
               cademia Navale di Livorno, con-                         minata Italia. Su tale unità visse i pesanti bombardamenti in
               seguendo l’anno successivo la                           Alto Tirreno e, attraverso le vicende dell’armistizio, si trasferì
               nomina  a  guardiamarina.  Dopo                         a Malta. Affrontò il 9 settembre 1943, al largo della Sardegna,
               un periodo d’imbarco, tra cui il                        gli attacchi aerei germanici con nuova micidiale arma, reagen-
               dragamine  R.D.43,  con  il  quale                      do con determinazione e manovrando abilmente l’unità al suo
               effettuò  dragaggio  effettivo,  nel                    comando che, seppur colpita, riuscì a portare a destinazione.
               1921  transitò  nel  servizio  per-                     Per il suo comportamento in guerra fu insignito delle numero-
               manente effettivo con il grado di                       se decorazioni al valore militare sopra indicate.
               sottotenente  di  vascello.  Conti-                        Tenne  il  comando  dell’Italia, e nell’ultimo  periodo del
               nuò gli imbarchi, e tra questi da                       gruppo navi da battaglia, fino al settembre del 1945, nel corso
               tenente di vascello fu primo direttore del tiro della corazzata   del lungo e penoso periodo di internamento ai Laghi Amari
               Andrea Doria dal 1928 al 1929 e poi comandante del posa-  (Canale di Suez) conclusosi solo nel 1947, durante il quale
               mine Milazzo negli anni 1929-1931. Capitano di corvetta nel   seppe infondere ai propri dipendenti la forza della sopporta-
               1932 e capitano di fregata nel 1936, fu primo direttore del tiro   zione dei gravi disagi e delle privazioni cui erano sottoposti.
               dell’incrociatore Fiume (1931-1934) e comandante del caccia-  Dal gennaio del 1946 ebbe destinazioni allo stato maggiore
               torpediniere Quintino Sella (1934-1935). Dopo un periodo a   e, promosso contrammiraglio nel 1952, fu comandante della
               terra presso la direzione armi e armamenti alla Spezia, durante   base di Taranto (1952-1954) e comandante militare marittimo
               il quale svolse anche l’incarico di direttore dei corsi di abilita-  autonomo in Sardegna (1955-1956). Ammiraglio di divisione
                                                                   a
               zione al servizio artiglieria, fu capo servizio artiglieria della 1    nel 1956 fu infine comandante della difesa aerea territoriale
               Squadra navale (1937-1939).                             della Marina. Nel 1958 fu collocato in ausiliaria, conseguendo
                  Nello stesso anno assunse il comando del cacciatorpedinie-  la promozione ad ammiraglio di squadra nel 1961.
               re Giovanni da Verrazzano e nel 1940 del cacciatorpediniere   Morì a Roma il 16 marzo 1986.
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