Page 93 - Uomini della Marina 1861-1946 - Dizionario Biografico
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               nella riserva a domanda per ragioni di salute conseguenti una   BRENTA EMILIO
               diminuzione della capacità uditiva, contratta a seguito degli   Ammiraglio di squadra, medaglia
               esperimenti con esplosivi sulla perforazione delle corazze e sul   di bronzo al valore militare, croce al
               caricamento dei proiettili da lui personalmente condotti.  merito di guerra, ufficiale dell’ordine
                  Quantunque  versato  in  modo  particolare  nel  campo  del-
               le artiglierie navali, eseguì notevoli e importanti esperimenti   dei santi Maurizio e Lazzaro, grande
                                                                       ufficiale dell’ordine della Corona d’I-
               anche nel campo dei siluri e delle torpedini meritando, oltre   talia,  cavaliere  dell’ordine  coloniale
               encomi ministeriali e onorificenze per la sua attività di tecni-  della Stella d’Italia con sovrano motu
               co e di studioso delle armi, unico caso, entrambe le medaglie   proprio,  grande  ufficiale  dell’ordine
                                                                   a
               per l’incremento delle scienze navali, d’oro e d’argento di 1    al merito della Repubblica Italiana.
               classe.                                                    Nato  a Torino  il  24  aprile 1889,
                  Promosso contrammiraglio nella riserva nel 1916, divenne
               ammiraglio di divisione nel 1923.                       fu ammesso all’Accademia Navale di
                                                                       Livorno  nel  1906,  conseguendo  nel
                  Dotato di una notevole cultura, ebbe notorietà nazionale e
               internazionale per la sua opera di giornalista (collaborazione a   1910 la nomina a guardiamarina. Partecipò alla guerra italo
                                                                       turca  (1911-1912)  a  bordo  dell’incrociatore  corazzato  Pisa,
               Il Messaggero, a Il secolo XIX e al giornale argentino La Pren-  quindi,  tenente  di  vascello  nel  1915,  prese  parte  alla  prima
               sa) e di scrittore brillante e autorevole di saggi in correlazione   guerra mondiale imbarcato sulla cannoniera Giuliana, sull’a-
               con la sua attività e alta competenza di tecnico delle armi e   riete torpediniere Giovanni Bausan, sull’incrociatore corazza-
               di cose navali. Le sue opere principali si possono suddivide-  to Varese e, per dieci mesi nel 1916, in destinazione a terra alla
               re in tre categorie: la prima di scritti tecnici, Memoria sulla   base navale di Valona; aiutante di bandiera sull’incrociatore
               balistite, con un’appendice sulle formule del Guevara e del   corazzato Pisa e sulle corazzate Vittorio Emanuele e Sarde-
               Mata (Roma, 1901), Artiglierie navali: proietti a cappuccio,   gna, meritò su quest’ultima la medaglia di bronzo al valore
               erosioni, turavento (Città di Castello, 1904), Determinazione   militare per il sereno coraggio dimostrato nel corso di azio-
               delle costanti teoriche della balistite (ibid., 1904), I fenomeni   ne notturna nelle acque dell’alto Adriatico nel settembre del
               sonori prodotti dai proietti in moto e la utilizzazione di essi per   1917. Fu nel periodo 1919-1923 in comando delle torpediniere
               la misura della velocità (ibid., 1904), Origine e progressi delle   Airone, Astore, Calipso, 13 OS e Eridano e ufficiale addetto al
               corazze per navi (Roma, 1910), L’erosione delle artiglierie,   comando in capo delle Forze navali del Mediterraneo a bordo
               cause e rimedi (ibid., 1911), Note sul caricamento dei proiet-  della nave da battaglia Conte di Cavour, seguito da un periodo
               ti con alti esplosivi (ibid., 1911), I supercalibri dal punto di   di destinazione a terra nel grado di capitano di corvetta, prima
               vista della costruzione (ibid., 1912), Le polveri senza fumo e   all’ufficio operazioni del comando militare marittimo di Pola
               la nitrocellulosa (ibid., 1912), Artiglierie navali e corazze nel   e successivamente all’ufficio di stato maggiore del ministero.
               1912 (ibid. 1913), Circa lo scoppio di alcuni cannoni di gros-  Nuovamente  imbarcato,  capitano di fregata,  fu in co-
               so calibro (ibid., 1913) e Cannoni e corazze nel 1913 (ibid.,   mando del cacciatorpediniere  Giuseppe  Dezza  e  quindi,  nel
               1914), Navi, artiglierie, corazze (ibid., 1914) e L’armamen-  1930-1933, comandante in 2 della nave da battaglia Duilio,
                                                                                                a
               to e la protezione delle navi di linea (ibid., 1914); la seconda   comandante dell’esploratore Carlo Mirabello e del cacciator-
               relativa a opere illustrative di informazione: Sulle operazioni   pediniere Giuseppe Cesare Abba, sul quale svolse anche l’in-
               di sbarco (Roma, 1907), La geografia strategica e marittima   carico di comandante della Scuola di comando navale. Pro-
               e la difesa costiera (Roma, 1910), Il mortaio da 420 e l’arti-  mosso capitano di vascello, dopo un periodo di destinazione
               glieria terrestre nella guerra europea (Milano, 1915), Alcune   al ministero presso l’ufficio di stato maggiore, nel 1936-1938,
               manifestazioni del potere marittimo (ibid., 1915), Sottomarini,   fu in comando della nave da battaglia Giulio Cesare e quindi
               sommergibili e torpedini (ibid., 1917), Macchine infernali, si-  ritornò a Roma, destinato fino al 1942, nel grado di contram-
               luri e lancia-siluri (ibid., 1917) e L’artiglieria e le sue meravi-  miraglio e successivamente da ammiraglio di divisione, pres-
               glie (dalle origini fino ai nostri giorni) (ibid., 1919); alla terza   so il Consiglio superiore di Marina, del Comitato superiore di
               categoria appartengono opere storico-narrative che miravano   coordinamento dei progetti tecnici, del Comitato per i progetti
               alla diffusione, durante e dopo la prima guerra mondiale, dei   delle navi e del Comitato per i progetti delle armi navali, in
               problemi e delle possibilità della Marina in guerra: Le auda-  qualità di membro ordinario.
               ci imprese dei M.A.S. (Roma, 1919), L’insidia sottomarina e   Dopo una breve permanenza al comando supremo operati-
               come fu debellata (ibid., 1919), La grande guerra sul mare   vo della Marina con l’incarico di sottocapo di stato maggiore
               (due volumi, Milano, 1925), la monumentale biografia La vita   aggiunto e al Gabinetto del ministro, ebbe per breve tempo
               di Nelson (ibid., 1931), che fu tra le migliori del tempo nella   nel 1943 il comando della 5 Divisione navale; nel settembre
                                                                                               a
               collezione “Le Scie” della casa editrice Mondatori, Marinai di   del 1943, pochi giorni prima dell’armistizio, fu destinato a Ve-
               tutto il mondo e Inferni e paradisi del mare, ambedue dell’e-  nezia quale comandante del dipartimento militare marittimo.
               ditore Agnelli di Milano, del 1931, e le opere postume Pirati e   Sopraggiunto l’armistizio l’8 settembre, trattò con le forze ger-
               corsari (editore Agnelli di Milano) e Carlo Zeno (Le Monnier   maniche la resa della piazza e venne quindi fatto prigioniero,
               editore).                                               portato in Germania e richiuso in un campo di concentramen-
                  Si spense a Torino il 26 marzo del 1932.
                                                                       to; rimpatriato alla fine del 1945, fu nominato membro della
                                                                       Commissione speciale d’inchiesta, e dal 1947 al 1949, presi-
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