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90 Uomini della marina 1861-1946
BOVE GIACOMO
Tenente di vascello, cavalie-
re dell’ordine della Corona d’Italia.
Esploratore.
Nato a Maranzana d’Acqui (Ales-
sandria) il 23 agosto 1852, entrò gio-
vanissimo nella Scuola di Marina di
Genova conseguendo la nomina a
a
guardiamarina di 1 classe nel 1872.
Imbarcato sulla corvetta a ruote Gover-
nolo, comandata dal capitano di fregata
Enrico Accinni (vds.), nel 1873-1874 prese parte alla campa-
gna in Estremo Oriente.
Sottotenente di vascello, nel settembre del 1877 imbarca-
to sul trasporto Washington, fu designato quale rappresentante
italiano a partecipare in qualità di idrografo alla spedizione del
geografo svedese Adolf Erik Nordenskiöld, che al comando
della nave Vega da Karlskrona doveva raggiungere l’Oceano
Pacifico attraverso il Mare di Siberia per risolvere il problema
del passaggio di Nord-Est, un passaggio che dal Nord dell’Eu-
ropa e dell’Asia portasse al Pacifico attraverso il Mare Artico:
impresa importante non soltanto ai fini scientifici, ma anche
economici per la valorizzazione della Siberia.
Partita la spedizione il 4 luglio 1878 da Göteborg, il Bove
durante la navigazione compì i rilievi topografici e idrografici
dei paraggi del porto di Dickson, a Est della foce dello Jenisei, Carta dell’Oceano Australe con il tracciato della rotta della
e quindi quello della penisola Taimyr; anche durante il lungo spedizione polare proposta da Bove.
sverno (294 giorni) a Nord della Siberia fu attento osserva- (Rivista Marittima, aprile 1880)
tore specie dei fenomeni talassografici. Nel luglio del 1879,
ripresa la navigazione e attraversato lo Stretto di Bering, la
Vega compì successivamente il periplo dell’Asia ed entrò nel Il Bove e i suoi compagni furono soccorsi dalla nave britannica
Mediterraneo, raggiungendo Napoli il 4 febbraio del 1880. La Aller Gardiner, che li portò a Punta Arenas, donde raggiunsero
spedizione, illustrata dal Bove con conferenze e pubblicazioni, il 1° settembre del 1882 Buenos Aires, non potendo proseguire
fu un pieno successo, che conferì al suo autore piena fama con ulteriormente nella missione per mancanza di mezzi. I risul-
riconoscimenti scientifici e onorificenze. tati scientifici conseguiti dalla spedizione furono notevoli; fra
Posto in licenza nel marzo del 1881 con facoltà di recarsi questi merita menzione l’esplorazione nella Patagonia meri-
all’estero, si propose con Cristoforo Negri, già presidente della dionale condotta da Capo Virgines al porto di Santa Cruz, e
Società geografica italiana, e pochi altri di preparare e guidare comprovati da pubblicazioni di alto interesse.
una spedizione nazionale nelle regioni dell’Antartide che pre- Le difficoltà pratiche che il proposito non ancora sopito
vedeva un periodo di permanenza con due sverni, ma causa dell’esplorazione antartica italiana incontrava lo persuase-
limitati fondi raccolti dai comitati subito costituiti, la spedizio- ro dell’immaturità del progetto. Senza rinunziare ad esso, si
ne venne ridimensionata e finalizzata allo studio, soprattutto propose intanto di condurre una nuova esplorazione nell’A-
economico, della parte meridionale della Patagonia, dell’Isola merica meridionale, nella quale gli scopi scientifici s’integras-
degli Stati e della Terra del Fuoco. Partecipò alla spedizione sero con altri più immediatamente pratici. A tale fine compì
una missione scientifica composta dal geologo Domenico Lo- nel 1883-1884 un viaggio nel territorio argentino di Misiones
visaro, dallo zoologo Decio Vinciguerra, dal botanico Carlo (con esplorazioni fino alle grandi cascate del Guayra e dello
Spegazzini e dall’idrografo tenente di vascello Giovanni Ron- Iguassù), ricercando le condizioni favorevoli all’insediamento
cagli. di una colonia di emigrazione italiana. Dopo di ciò egli tornò
Partita da Buenos Aires il 17 dicembre del 1881 con la cor- ancora una volta nella Terra del Fuoco con incarichi da parte
vetta Cabo de Hornos messa a disposizione dal governo argen- del governo argentino, raccogliendo numerosi dati di interesse
tino, la spedizione si trattenne per due settimane nel porto di scientifico. Nel maggio del 1883 era stato promosso tenente di
Santa Cruz (Patagonia) e poi per sei settimane in esplorazione vascello.
minuta e fruttuosa della quasi sconosciuta Isola degli Stati. Rientrato in Italia e costretto a rinunziare definitivamente
Approdata a Punta Arenas nell’aprile del 1882, la spedizione al progetto della spedizione antartica a causa della scarsità di
si trasferì sulla goletta cilena San José ripartendo verso Sud fondi, fu dal ministero degli Esteri incaricato di compiere un
ma, toccata Ushuaia, subì naufragio il 31 maggio sull’aperta viaggio nel bacino del Congo allo scopo di risalire il fiume
costa meridionale della Terra del Fuoco, nella Bahia Slogget. e riferire sulle condizioni delle regioni circostanti. Partito da