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92 Uomini della marina 1861-1946
Copertina di una delle molte Dopo un periodo di imbarco, per un anno (1935-1936), du-
opere di Bragadin, Il dramma rante la campagna in Africa orientale, fu a Massaua (Eritrea),
della Marina Italiana 1940- destinato alla direzione dei servizi di telecomunicazioni della
1945.
Marina, e successivamente (1937) ad Addis Abeba, per l’in-
stallazione della locale stazione radio.
Rimpatriato, assunse a Livorno l’incarico di vicedirettore
dell’Istituto elettrotecnico e di insegnante di comunicazioni al
corso superiore degli ufficiali di vascello; dispensato a doman-
da dal ruolo permanente effettivo dal febbraio del 1940, fu trat-
tenuto temporaneamente in servizio nel ruolo di complemento
per l’imminenza del secondo conflitto mondiale, conseguen-
do nel settembre del 1941 la promozione a maggiore e posto
quindi in congedo perché destinato a dirigere un’industria di
interesse bellico.
Animato da profondo amore patrio, dopo l’armistizio dell’8
settembre del 1943 entrò nel fronte clandestino di Resistenza
della Marina, prodigandosi a istituire collegamenti radio ope-
di capo ufficio informazioni. Dopo l’armistizio dell’8 settem-
bre del 1943 prese parte alla resistenza nell’Italia del Nord; rativi con il comando della V Armata statunitense e assicurare
nell’agosto del 1945 fu dispensato dal temporaneo richiamo al comando del fronte di Liberazione il possesso di documenti
in servizio attivo e nel 1957 promosso capitano di fregata di e prezioso materiale. Arrestato nella notte del 24 maggio 1944
complemento. Nel 1961 fu collocato nella riserva e nel 1971 e condotto nelle carceri di via Tasso in Roma, il 3 giugno ven-
posto in congedo assoluto. Nel giugno del 1982 fu promosso ne fucilato insieme ad altri dodici patrioti, fra i quali Bruno
capitano di vascello “a titolo onorifico”. Buozzi, in località La Storta (Roma), dalle forze germaniche
La notorietà del comandante Bragadin è legata a scritti di in ritirata.
carattere tecnico – dei quali lo studio riguardante il progetto di
un sistema di direzione del tiro per batterie terrestri meritò la
concessione della medaglia d’argento di 2 classe – e di carat- BRAVETTA ETTORE
a
tere storico; fra questi ultimi sono da ricordare: Che ha fatto Ammiraglio di divisione,
la Marina? 1940-1945, edito nel 1949, e La Marina italiana grande ufficiale della Corona d’I-
nella 2 guerra mondiale, edito nel 1956, dai quali ebbe origine talia, ufficiale dell’ordine dei san-
a
il Dramma della Marina italiana 1940-1945, edito da Monda- ti Maurizio e Lazzaro. Studioso di
dori nel 1968, e la traduzione The Italian Navy in World War II, armi e mezzi navali, scrittore di
pubblicata negli Stati Uniti, e la corrispondente traduzione in storia e tecnica navale, pubblici-
lingua spagnola, forse le opere più importanti, seguite nel 1972 sta.
da Gli arditi incursori nella storia della Marina ieri e oggi, e Nato ad Alessandria l’11 ago-
Vampe sul mare 1940-1943. sto 1862, entrò a 14 anni nella
Si spense a Roma l’11 giugno 1986. Scuola di Marina di Genova, ve-
nendo nominato guardiamarina
nel 1881. Dopo una serie di im-
BRANDIMARTE ALFEO MARIA barchi, tra i quali l’avviso a elica
Maggiore di complemento del Cor- Staffetta su cui, nel grado di sot-
po delle armi navali, medaglia d’oro al totenente di vascello, compì il periplo dell’Africa navigando
valore militare alla memoria, croce al quasi sempre a vela, da tenente di vascello dal 1889 fino al
merito di guerra, cavaliere dell’ordine 1891 fu destinato nell’Accademia Navale di Livorno all’in-
della Corona d’Italia e dell’ordine co- segnamento di navigazione piana e armi portatili riprendendo
loniale della Stella d’Italia. poi, tra il 1894 e il 1897, l’imbarco su unità sottili, prendendo
Nacque a Loreto (Ancona) il 31 parte alla campagna d’Africa (1894). Da capitano di corvet-
gennaio 1906. Laureatosi in ingegne- ta comandò (1899-1901) il balipedio di Viareggio e quindi la
ria industriale meccanica, sezione elet- torpediniera avviso Saetta, con la quale compì nell’ottobre del
trotecnica, nel 1928 al Politecnico di 1901 il salvataggio di alcune unità mercantili durante una vio-
Torino, nel 1929 frequentò il Corso di allievi ufficiali di com- lentissima tempesta nel Tirreno settentrionale; da capitano di
plemento presso la Scuola di fanteria di Moncalieri (Torino), fregata fu relatore (1903-1904) della Commissione permanen-
conseguendo la nomina a sottotenente il 1° agosto dello stesso te del materiale da guerra, membro della Commissione armi
anno. Trasferito a domanda in Marina, nel luglio del 1930 fu portatili presso la Scuola di tiro di Parma, vice-direttore arti-
nominato tenente in servizio permanente effettivo nel Corpo glieria e armamento (1905-1906) del 3° dipartimento maritti-
delle armi navali, conseguendo nel 1933 la promozione a ca- mo e successivamente comandante della difesa marittima di
pitano. Gaeta. Nel 1911, col grado di capitano di vascello, fu collocato