Page 513 - 1992 - XVIII Congresso Internazionale di Storia Militare
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GUERRA  CIVILE E GUERRA ISPANO·AMERJCANA                479
          neU'Eserciro federale non esiste un Corpo speciale di StatO Maggiore. Il Servi-
          zio Topografìco è affidato al Corpo del Genio, e gli altri Stari Maggiori tanto
          attivi quantO territOriali sono formaci con ufficiali tratti dai varii corpi dell'E-
          sercito ... Il  titOlo  di  Capo di StatO  Maggiore non è  ammesso,  nell'Esercito
          americano, in modo regolamentare, sebbene alcuni generali abbiano nomina-
          ro a  tale posizione ufficiali di  loro confidenza. Le  funzioni di  Ca,po di Sraro
          Maggiore sono svolte da un ufficiale generale o superiore che prende il nome
          di adjuranr generai ... L'aiutante generale esercita le funzioni che disirnpeg·na
          il Capo di Stato Maggiore nel nostro Esercito (solo .in guerra- N. d. a.) per
          ciò che riguarda la trasmissione degli ordini del proprio generale, ma non ha
          ingerenza alcuna sui dettagli della loro esecuzione [a  parte il  ruolo di massi-
          mo rilievo che il Capo di Srato Maggiore aveva  nell'esercito prussiano coevo,
          anche nel noscco Esercito in campagna il Capo di Stato Maggiore era un orga-
          nizor.amre, si occupava degli asperci di dettagLio e delLa !ogiscica, era una Jìgura
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          di  rilievo  e  non  si  limitava  a  trasmettere gli  ordini  -  N.  d.  a.) < >.
           Nessuna sosranziale novità, nell'ordinamento e impiego della  fanreria. rispet·
       tu alle soluzioni europee.  In particolare, i  reggimenti  volonrari  e dicci dci dician-
       nove reggimenri "regolari" sono formati su un solo battaglione di dieci compagnie,
       sul modello inglese. Per quanto riguarda l'impiego della fanteria sul campo di bar-
       mg.lia, "il regolamcnco di esercizio della fanteria è preso, nell'<~ massima parre, dalla
       ceoriu francese !1&>. Sempre secondo il  Bassecourc. le fancerie  contrapposte combat·
       tono molto  più  "io ordine esteso" che  "in ordine serrato", mentre da ambedue
       le parri si fa  "un uso esagerato della fortificazione passeggera", cioè della fortifica-
       zione campale, con  trincee,  parapetti,  ecc.:
          ciò, a mio parere, spiega. in  parte la strana circostanza eli vedere generalmente
          bacrura la  parre che prende  l'ini~iariva nell'auacco,  poiché questo ha sempre
           luogo allo scoperto, contro trinceramenti. Da questo anche deriva un continuo
          spreco di  munizioni e di vite, senza oggetto. perché sovendssimo i due eserc.iti
          avversaii rimangono per molto tempo in presenu trincerati a ciro di canno·ne,
          e raramence passa un giorno senza che si stabilisca un fuoco più o meno conti-
           nuato  di  cannone e  di  moschetteria  tra gli  avamposti,  il  quale non  produce
          alrro  r:isulraro  che quello  di  uccidtre uomini, senza  vantaggio di  sorra C19l.
          Non è, forse, questo inutile dispendio di vite che rutti hanno lamentato a par-
       tire dal  1919, e hanno scudiato il modo  di evirare? 11  Bassecourr si  rende dunque
       ben conto, fìn  da allora, di un farro ele.mencare, che cioè la guerra  di trincea non
       è una soluzione tattica  o  strategica da accettare supinamenre come cale  ma sola-
       mente una  degenerazione  inconcludente e  indesiderata della  guerra,  una isceresi
       da superare, anche se dovuta a  molteplici cause e a  faccori  specifici che egli  nella
       fattispecie trascura  di  analizzare.
           In campo europeo, generalmente i giudizi coevi  non si  discostano da quelli
       dd MarselLi e dello stesso Bassecoun. La Ri11ista Militart dà conto soppracruno de-
       gli scrirti e delle conferenze di Ferdinand Lecomce, tenente colonnello svizzero che
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