Page 29 - Le Forze Armate. Dalla scelta repubblicana alla partecipazione atlantica - Atti 27 novembre 1997
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STATO, NAZIONE, FORZE ARMATE ALLE O!UG!Nl DELL'ITALIA REPU3BL!CANA 17
delle Forze Armate e ne fissava solennemente il vincolo inscindibile con la nazio-
ne. Riferendosi alle parole pronunciate da Colombi, disse che esse dimostravano
"essersi raggiunto (ricordiamolo noi che siamo sempre avvezzi a dirci male l'un
con l'altro ed a roderei tra di noi) sul concetto della Patria e sull'amore verso di
essa, una unanimità che deve essere e sarà cresimata indubbiamente dal voto
dell'Assemblea .. < 30 ).
Nelle discussioni sugli articoli della nuova Costituzione che riguardavano l'isti-
tuzione militare, il tema della funzione nazionale dell'istituzione militare ebbe,
come abbiamo visto, una parte rilevante e finì di fatto con l'assorbire gran parte
dell'attenzione dedicata alla definizione del carattere e del ruolo delle nuove Forze
Armate. Il clima in cui si svolsero le discussioni sugli articoli della Costituzione che
riguardavano le Forze Armate fu di complessiva concordia, anche nel periodo in
cui l'unità antifascista era ormai irrimediabilmente fratturata a causa dell'inizio della
"guerra fredda" e della contrapposizione ideologica fra comunismo e anticomuni-
smo. Tale concordia, tuttavia, non rifletteva la drammaticità della crisi nella quale
versava l'organizzazione militare in quegli anni, quando era ancora incetto quale
sarebbe stata la sorte delle Forze Armate italiane, in attesa delle decisioni finali
degli alleati vincitori.
Entriamo, per questa via, nella seconda parte della mia indagine, che riguarda
l'atteggiamento degli ambienti militari di fronte al problema della "rifondazione
della identità nazionale", se così possiamo chiamarla, considerata patte integran-
te e scopo ideale principale della stessa rifondazionc delle Forze Armate e dello
Stato italiano.
Questo problema fu uno dei temi maggiormente presenti nella memoriali-
stica e nella pubblicistica militare, concentrata in quel periodo nella tormentata
riflessione sulla crisi che aveva travolto, annientato e umiliato le Forze Armate ita-
liane dopo 1'8 settembre.
Studiare l'atteggiamento dei militari in quel periodo presenta per lo storico
numerose difficoltà, che lo espongono maggiormente al rischio di finire vittima di
uno dei due "mostri" o di entrambi, perché si tratta di materia molto più complessa
di quella che riguarda l'atteggiamento dei politici, in quanto i militari furono i più
direttamente coinvolti e travolti dal crollo dello Stato nazionale, diventando per
la maggioranza degli italiani i principali responsabili, insieme al fascismo, della
catastrofe militare e della rovina del paese.
Si tratta, inoltre, di aspetti della storia delle Forze Armate, che non possono
essere studiati solo nelle loro relazioni con gli aspetti istituzionali e militari, ma
devono essere, per così dire, rievocati anche nella loro drammaticità morale e esi-
stenziale, come esperienza vissuta di situazioni eccezionali, in cui furono tumul-
tuosamente rimessi in discussione princìpi, valori, ideali, pregiudizi e stereotipi
anche, saldamente ancorati a convinzioni che avevano una lunga tradizione, e che
improvvisamente venivano sconvolte e distrutte da avvenimenti che si abbatterono
sugli italiani con la violenza di un uragano improvviso, provocando nella loro