Page 99 - Adriatico 1848. Ricerca e significato della contrapposizione marittima - Atti 25 settembre 1998
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l.A CAMPAGNA NAVALE DELl.A JlIARINA SARDA IN ADRIATICO NEGLI ANNI 1848-1849 89
Come scrive Gonni (117\ gli ufficiali mantenevano un "malsano individuali-
smo" che costituiva
la piaga che corrose la marina sarda, che infettò la marina italiana, che causò i più
tristi effeni disciplinari, che impedì alle anime di fondersi in quella armonia d'in-
tenti, la sola che conduca alla formazione di rigorosi istitu ti militari.
Staccata dal Ministero della Guerra, la J'vlarina fu aggregata al Ivlinistero di
Agricoltura e Commercio, ci furono critiche sui giornali, ma Cavour iniziò un'ope-
ra risanatrice, ad iniziare con la riabilitazione e la riammissione in servizio degli
ufficiali giubilati nel 1849 e contemporaneamente fu messa allo studio la revisio-
ne del codice marittimo con modalità simili a quello dell'esercito.
Una ristrutturazione della Scuola di Marina, con introduzione dell'insegna-
mento dell"Elica Sociale', non ebbe grande successo; qualcosa di meglio si ot-
tenne per quanto riguarda gli equipaggi, stanziando fondi per l'istruzione. Erano
"tempi in cui si pensava che il soldato quanto meno fosse colto, tanto più sal-
do, agguerrito si sarebbe dimostrato nell'azione". Non pochi sottufficiali e mari-
nai elel Corpo Equipaggi e ciel battaglione Rea l Navi era anall~lbeta.
Prima clelle dimissioni, Cavour presentò il progetto ciel trasferimento clelia
1Vlarina eia guerra da Genova a La Spezia, ma si ebbero molti contrasti sia nell'am-
biente politico che in quello della Marina (118), ma alla fine si passò elal proget-
to dell'arsenale modesto ciel Varignano a quello più grande del Chioclo.
Sul piano tecnico la marina da gucrra iniziò a migliorare sia le unità che il
materiale.
Furono introdotte navi clotate cii propulsione mista sia a ruote che acl elica
(le pirocorvetle S. Giovanni e Monzambano) e acquistate all'estero le pirofre-
gate Goverllolo e Costituzione e quindi l'Indipendenza. Vennero poi la Carlo
Alberto e la Villorio Emanuele, potentemente armate, varate rispettivamente in
Inghilterra e a Genova, con motrice inglesc.
L'armamento fu migliorato con l'introduzione di cannoni rigati e il muniziona-
mento passò dalle palle sferiche piene alle granate esplosive ed ai proiettili ogivali.
Già cinque anni dopo la campagna del '48-'49, con l'acquisto o il noleggio
di alcune navi ausiliarie, la marina piemontese si presentava di consistenza ade-
guata. pronta acl intervenire, seppure non in forma prioritaria rispetto a marine
più solide, alla guerra di Crimea (119).
Qualche considerazione conclusiva e storiografica
Che la campagna navale della squadra sarda in Adriatico nel 1848-49 sia
stata poca cosa è ormai acquisito dagli storici militari e navali in particolare.
Lo stesso Piero Pieri, nella ponderosa Stol'ia Mllitare del Risorgimento de-
elica poche righe alle operazioni navali. Inoltre, nell'ampia bibliografia non cita
lavori specifici sull'argomento (120).