Page 42 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1861-1914) - Atti 24-25 settembre 2002
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               I successi  di  Garibaldi  nel  '59,  ma  soprattutto  la  vittoriosa  condotta  della
           spedizione  in  Sicilia  dell'anno  successivo,  costrinsero  ad  una  revisione  dei  tanti
           pregiudizi degli ufficiali di carriera nei confronti della guerra di popolo.
               Nel  1866 gli italiani manifestarono nuovamente la loro adesione alla guerra
           contro l'Austria  con ben 40.000  volontari al  comando di  Garibaldi,  contro  una
           previsione di  non più di 10.000 (34).  Ancora una volta troviamo riuniti attorno al
           nizzardo  larghi  settori  del  mondo  democratico  italiano  che,  del  programma  di
           liberare  Venezia  e  Roma  avevano  fatto  una  bandiera  d'azione.  Sono  i  gruppi
           organizzati  della  sinistra,  le  società  operaie,  ad attivarsi  per  mandare  uomini  al
           fronte, tassandosi per raccogliere fondi per le spese di viaggio.
               Il contesto politico in cui si muovono questi volontari è sensibilmente diver-
           so  da quello che  aveva  caratterizzato  le  vicende  della  seconda guerra d'indipen-
           denza  e  questo  dato  verrà  confermato  dall'avventura  nelle  campagne  dell'Agro
           romano  del  1867 dando  nuovo  impulso  al  dibattito  critico  sul  volontarismo,
           ancora una volta attaccato e contestato.










































                  (34)  Edoardo Scala, La guerra de/1866 ed altri scritti,  Roma, 1981, p. 34.
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