Page 89 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1861-1914) - Atti 24-25 settembre 2002
P. 89

LE  FORZE  ARMATE  E  LA  POLITICA                                      73





             Quando si  pensa alle  forze  armate della  Prussia  lanciata sulla  via  dell'unifi-
        cazione, dal  punto di  vista  della storia della  politica  militare e  delle  relazioni  ci-
        vili-militari, si  pensa al  Konflitktzeit.
             Le sue vicende sono note (24).  Governata dall'autoritario  Otto Theodor von
        Manteuffel (sino al 1858), la Prussia era allora sotto il  regno di Federico Guglielmo
         IV.  Qualche  anno  ancora  e  questi  avrebbero  passato  la  mano  a  Guglielmo  II
         (1861) e soprattutto ad  Otto von Bismarck,  nella  duplice  veste  di  presidente del
         consiglio e ministro degli esteri (1862): a loro sarebbe spettato di condurre il Pae-
         se all'unificazione con rigida guida.  Intanto, dopo i fallimenti  della Dieta di Fran-
         coforte del 1848, il parlamento e la classe politica liberale provarono ad affermare
         un proprio potere di  indirizzo della politica nazionale ma si scontrarono non sol-
         tanto con  le  figure  di  von  Manteuffel  e  poi  Bismarck  quanto  soprattutto con  il
         ruolo decisionale, nel sistema politico prussiano del tempo, del monarca (poi, do-
         po il  1871,  imperatore)  e  del  suo  gabinetto.  In  Prussia  infatti  il  monarca  aveva
         notevoli competenze nelle questioni militari e intratteneva rapporti diretti con gli
         alti comandi militari, in  particolare con  lo stato maggiore.
             Il conflitto costituzionale nacque quando il parlamento tese ad asserire i propri
         poteri di  indirizzo nel campo della politica militare attraverso lo strumento della ne-
         cessaria approvazione da parte della Camera delle leggi di bilancio, con le quali pen-
         sava di determinare il contingente annuo da bilanciare, e attraverso questo controllare
         ogni modifica istituzionale militare. Monarca e stato maggiore (e  per certi versi can-
         celliere) tendevano invece a ridimensionare drasticamente tali poteri. Lo scontro di-
         venne  evidente  quando  giunse  in  discussione  la  sorte  della  Landwehr che  lo  stato
         maggiore e il  gabinetto del  re  (poi imperatore) volevano trasformare, da antico pal-
         ladio liberale della  mobilitazione militare  della  società civile  quale essa  era stata sin
         dai tempi napoleonici, in "seconda schiera" della Welmnacht, l'esercito permanente.
             Lo  scontro sul terreno della politica  militare che  prese il  nome di  Konflitkt-
         zeit è stato persino considerato il  più grande avvenimento della storia tedesca pri-
         ma  dell'ascesa  di  Hitler (25).  Questo  dà  le  dimensioni  dell'evento  che  non  solo
         decise  della  sorte  della  Landswehr e  dei  poteri  del  parlamento  in  tema  di  forze
         armate,  ma delineò più  in  generale il  modello di  relazioni fra  civili  e militari che
         la Prussia avrebbe lasciato in  eredità alla Germania unita e di  cui questa non si sa-
         rebbe sbarazzata che con la  sconfitta nella Grande guerra.



             (24)  Per  una  narrazione classica cfr.  ancora  Gerhard Ritter, I  militari e la  politica nella
         Germania moderna.  Da Federico il Grande alla prima guen'a mondiale, Torino, Einaudi, 1967.
             (25)  Cfr.  Gordon A.  Craig,  Il  potere delle armi.  Storia  e IJOlitica  dell'esercito  [Jrussiano
         1640-1945, Bologna,  Il  Mulino,  1984.
   84   85   86   87   88   89   90   91   92   93   94