Page 56 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1915-1943) - Atti 22-24 ottobre 2003
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che ha reso l'atto possibile" (13), egli dimostra l'erroneità di questo ragionamento:
"l'autore non vede il circolo, che consiste nell'inferi re la causa a partire dall'ef-
fetto, al fine di spiegare questo" (14).
Di diversa natura è invece il "malinteso giornalistico" per utilizzare un'espres-
sione di Allport(1S) secondo cui l'opinione pubblica si identifica con le afferma-
zioni enunciate dagli organi di informazione collettiva (16). Certamente - aggiunge
Stoetzel - "i fenomeni collettivi di opinione non avvengono spontaneamente né
nel vuoto. La causa o l'occasione, ne è l'avvenimento, l'attualità, il cui carattere
contingente è irriducibile. Ma nell'annuncio dell'avvenimento, l'elemento effica-
ce riguardo all'opinione pubblica è il suo significato ( ... ); e questo significato è
trasmesso da un linguaggio di cui gli elementi e il loro raggruppamento (lo stile)
costituiscono degli insiemi ideologici e di valore. Questo linguaggio non è sola-
mente la forma sotto la quale le informazioni e le idee vengono trasmesse nel pro-
cesso collettivo di diffusione, ma anche quella nella quale vengono posti i problemi,
e finalmente esso costituisce "l'universo del discorso" dell'opinione pubblica. Lo
studio di questo linguaggio, spesso chiamato, in maniera non molto felice "l'ana-
lisi del contenuto", è quindi suscettibile di illuminare alcuni aspetti dei fenomeni
collettivi d'opinione" (17).
Tornando al tema che qui ci interessa sviluppare è chiaro che non si può pre-
scindere, qualora si voglia analizzare il ruolo e la funzione della cosiddetta opi-
nione pubblica in Italia nell'immediato dopoguerra fino all'avvento del fascismo,
dal considerare lo stretto legame esistente tra quotidiani e ambienti economici (18).
Nell'aprile del 1918 il gruppo parlamentare socialista aveva presentato un di-
segno di legge per un'inchiesta pubblica sulle fonti di finanziamento della stampa.
(13) J. R. Strayer, The Historian's Concept of Public Opinion, in M. Komarowsky (a cura
di) Common Frontiers of the Social Sciences, Free Press, Glencoe Illinois 1957, p. 440.
(14) J. Stoetzel, op. cit., p. 291.
(15) F.H. Al/port, Toward a Science of Public Opinion, in "Public Opinion Quarterly"
n. 1 (1937), pp. 7-23.
(16) J. Stoetzel, op. cit., p. 291.
(17) lvi, pp. 304-305.
(18) La vicenda de "Il Popolo d'Italia" è emblematica al riguardo. All'inizio del mese di
agosto del 1918 il giornale veniva acquistato dai Perrone che imposero di mutare il sottotito-
lo da "quotidiano socialista" a "quotidiano dei combattenti e dei produttori" (Castronovo, op.
cit., p. 262). Successivamente, nell'inverno del 1919, osserva Salvatorelli, "più dei fondi fiu-
mani, dovettero servire a Mussolini quelli dell'industria pesante favorita dalla sua campagna
per la marina mercantile e per gli armamenti ( ... )" (L. Salvatorelli, G. Mira, Storia dell'Italia
nel periodo fascista, Torino, Einaudi 1959, p. 117).