Page 60 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1915-1943) - Atti 22-24 ottobre 2003
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            propria maggiore disponibilità a compromessi con la  politica e con il  potere"? Ci
            si  rifugiò nell'accademismo:  "all'alba del primo dopoguerra, il  riflusso verso l'ac-
            cademia  era  testimoniato  in  maniera  saliente  da  un  nuovo  genere  letterario:  la
            'prosa d'arte' che  la  rivista  "La Ronda"  diretta  da  Vincenzo  Cardarelli,  teneva  a
            battesimo nel  1919 e che avrebbe  prosperato nei  vent'anni successivi in altre se-
            di,  prima fra  tutte la terza  pagina dei  quotidiani" (31).
               Tornando  ai  fattori  che  infuenzano  l'andamento  e  la  funzione  dell'opinione
            pubblica nell'immediato  primo dopoguerra, c'è da  considerare il  forte  squilibrio
            che  si  era creato  nella  distribuzione geografica  dell'editoria giornalistica  per cui
            oltre  la  metà  delle  testate erano concentrate a Milano,  Roma,  Genova,  Firenze,
            Bologna e Torino mentre i lettori del meridione facevano riferimento alla stampa
            della capitale e di  Napoli.
                Tra  le  più  autorevoli testate nazionali  di  intonazione liberai-democratica fino
            al  1921  troviamo:  "La Stampa", "Il Secolo",  "La Sera", "Il Mattino", dietro alle
            quali  c'erano l'Ilva,  la  Fiat,  la  Commerciale con  alcuni  gruppi dell'industria me-
            tal meccanica centro-settentrionale  (32).
                Per quanto riguarda invece i quotidiani di  partito, tra il  1919 e il  1920 c'è da
            registrare  il  consolidamento  della  "catena" della  stampa  cattolica e  un  aumento
            considerevole del numero dei periodici socialisti che raggiungono le duecento unità
            - anche se gran  parte di questi versa  in condizioni economiche e finanziarie  pes-
            sime, come 1"'Avanti!" (33).
                Questi fattori  contingenti vanno tenuti  presenti per valutare l'entità e la fun-
            zione  dei  processi di  opinione.



            ~atteggial11ento dei  reduci e degli  ex-combattenti

                Nell'immediato dopoguerra, dopo che folle di cittadini erano scese nelle piaz-
            ze  per inneggiare  alla  vittoria e alla  pace,  l'influenza che sull'opinione  pubblica
            italiana aveva avuto la  polemica seguita alle  "radiose giornate di maggio" (34)  si  era



                (31)  N.  Zapponi, ofJ.  cit.,  p.  105-107.
                (32)  L'I1va  era  inoltre  interessata anche  al  "Popolo d'Italia"  e la Terni con altri  gruppi
             vicini  alle  Commerciali  erano  presenti  in  quotidiani  di  diversa colorazione  politica come
             "La Tribuna" e  "II Giornale d'Italia".
                (33)  Il  15  aprile  del  1919 una squadra di  ufficiali, di  'arditi' e di fascisti  aveva  invaso e
             incendiato la  sede del!'''Avanti!''.
                (34)  Prefazione  di  B.  Vigezzi  (a  cura  di)  lJolJoguerra  e  fascismo,  Bari,  Laterza  1965,
             p.  VII  e  ss.
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