Page 112 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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MARCO CUZZI
Nel frattempo la conferenza ha iniziato i suoi lavori. Gli argomenti sono
principalmente quattro: confini, destino delle colonie, clausole economiche e
clausole militari.
La questione confinaria è il tema maggiormente seguito dalla stampa italiana
e, nonostante gli sforzi di socialisti e soprattutto comunisti di "correggere il tiro"
verso altri argomenti, resta la vicenda catalizzatrice dell'attenzione degli osserva-
tori e dei lettori. I liberali e le destre monarchica e qualunquista proseguono la
campagna d'opposii'.ione irriducibile e senza condizioni alla proposta di Bidault.
Nella polemica, Il Mattino d'Italia utilizza i toni più estremi:
"Comprendono i tre Grandi e il loro mezzano francese che inventando lo
Stato libero triestino e togliendo all'Italia le sue giuste frontiere, hanno lavorato
a beneficio della Russia sovietica e del comunismo orientale?" (105).
La stampa governativa, per contro, pur rimarcando il dolore della "mutilazio-
ne", si affretta a spiegare che la soluzione autonomista è, allo stato attuale delle co-
se, la soluzione migliore per arginare gli appetiti jugoslavi (106); ormai quella che sem-
brava essere agli inizi di luglio una mostruosità, oggi appare non soltanto come il "ma-
le minore" ma quasi come l'ancora di salvezza dell'italianità delle terre giuliane 0 (7 ).
Se la polemica tra democristiani e destre si sviluppa sulla creazione stessa del
Territorio libero, la dialettica tra l'opinione pubblica più vicina a De Gasperi e il Pci,
è articolata sulla natura della nuova entità statale. Alla dimensione territoriale del
Territorio libero si aggiungono infatti le sue future istituzioni civili: i comunisti ri-
badiscono -- facendo eco alle posizioni espresse da Molotov e Visinskji nel corso
della Conferenza - che esse dovranno rappresentare un "ordine democratico neces-
sario allo Stato libero per la sua indipendenza". A differenza di Borsa e della "stam-
pa borghese" che vede nella nuova entità statuale una fase temporanea da ribadire
attraverso uno statuto che preveda un'amministrazione provvisoria e dotata di po-
teri straordinari, l'organo del Pei propone una vera e propria carta costituzionale
che garantisca un solido e inamovibile impianto istituzionale (108).
(105) G. Montemuliano, "Nelle braccia della Russia", in: Il Mattino d'Italia, 28 luglio
1946, p. 1. Nei numeri successivi dci quotidiano del l'di i titoli si susseguono con contenu-
ti struggenti: si passa da un «Arrivederci Trieste» (29 settembre) a un ben più definitivo e
disperato «Addio Pola» (11 ottobre).
(106) "La città libera non diverrà un satellite di Tito", in: r;Italia, 17 settembre 1946, p. 1.
(107) "Includere Pola nello Stato di Trieste", in: Nuovo Corriere della Sera, 17 agosto
1946, p. 1.
(108) "Le trattative italo-jugoslave per Trieste, Pola e Gorizia", in: l'Unità, 15 settembre
1946, p. 1.

