Page 116 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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Se il confine occidentale è perduto da tempo, quello settentrionale è una que-
stione ancora aperta. L'Austria, ritenuta non infondatamente una Nazione ex ne-
mica, rivendica l'Alto Adige all'Italia in quanto si sente vittima della politica espan-
sionista dell'Asse sin dal 1938. La questione è delicata: da un lato Unione Sovieti-
ca, Jugoslavia e Paesi danubiani insorgono contro l'ingresso di Vienna al tavolo
delle rivendicazioni, sostenendo appunto la tesi che si tratta di uno Stato sconfit-
to; dall'altro alcuni Paesi occidentali, e in modo particolare il blocco britannico,
che sostiene le richieste della "nuova Austria".
La stampa italiana accoglie la notizia della nuova possibile spoliazione con
sdegno. r;U01nO Qualunque pubblica una delle sue efficaci vignette, raffigurante
una Frdulein in un tipico abito carinziano, rappresentante l'Austria, alle cui spalle
sorge lo spettro di Hitler, che le dice: "Comincia tu a rivendicare: poi verrò io per
le altre rivendicazioni" (125). Il quotidiano del Pci, cosÌ come tenta sempre di ridi-
mensionare la questione orientale, in questo caso amplifica i toni: "nonostante che
l'Austria sia essa stessa uno Stato ex nemico" scrive l'inviato de l'Unità Luigi Caval-
lo, essa è stata ammessa al tavolo delle trattative. Il giornalista comunista riporta in-
tegralmente la posizione sovietica ("Il no di Viscinsky") sino a sostenere che sarà
per merito di Mosca e della sua fermezza che, probabilmente, le rivendicazioni au-
striache saranno respinte (126). Si giungerà invece all'accordo De Gasperi-Gruber,
accolto dalla stampa più filo governativa con entusiasmo, soprattutto perché può
trattarsi di un precedente riapplicabile anche per altre vertenze. Per la stampa cat-
tolica l'accordo "consente le più legittime speranze per il nostro tormentato doma-
ni" (127); per l'organo della Democrazia Cristiana, forse con tale compromesso "i
momenti più mortificanti" sono passati (128). Secondo il Corriere di Milano:
"C'è una giustizia al mondo, di tanto in tanto. Prendiamola anche se è poca,
perché magari domani non ci sarà neanche questa. L'Italia e l'Austria, avendo avu-
to la saggezza di concludere ( ... ) un accordo direttamente tra loro che regola, con
spirito di comprensione, i loro mutui rapporti nella spinosa questione territoriale
dcll' Alto Adige, hanno avuto stamattina la soddisfazione di veder incluso questo
loro accordo nel trattato di pace, a titolo di onorevole modello".
(125) "L'AI/stria rivendica il Tirolo", in: J:Uomo Qualunque, anno III, n. 34, 21 agosto
1946, p. 3.
(126) Luigi Cavallo, "Anche l'Austria potrà porre le proprie rivendicazioni contro l'Italia",
in: l'Unità, 18 agosto 1946, p. 1.
(127) Ernesto Pisoni, "La via giusta", in: L'Italia, 8 settembre 1946, p. 1.
(128) Pio Bondoli, "La' va meglio", in: Il Popolo, lO settembre 1946, p. 1.

