Page 121 - Le Forze Armate e la nazione italiana (1944-1989) - Atti 27-28 ottobre 2004
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I:OPINIONE PUBBLICA E LE CLAUSOLE DEL TRATIATO DELLA PACE DI PARIGI
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dalle clausole economiche imposte. Quindi De Gasperi dovrà combattere il
trattato nello "spirito" prima ancora che nella "lettera" (146). L'estrema destra
neofascista non rinuncia a una facile retorica bellico-patriottica:
"Voi", scrive la Rivolta Ideale alla vigilia della partenza della delegazione
italiana alla volta di Parigi "che andate a Parigi a difendere le ragioni d'Italia, a
qualunque Partito iscritti, qualsiasi idea rappresentiate, in nome di Dio e della
Patria, ascoltateci. Noi che abbiamo lasciato i nostri compagni insepolti negli
uadi di Libia e nelle ambe d'Etiopia o nei burroni di Grecia, noi che abbiamo
offerto sangue e giovinezza alla Patria, ( ... ), vi gridiamo oggi, col cuore in gola:
Ricordatevi di Versaglia!" (147).
L'inviato del Corriere, Facchi, descrive l'atmosfera come plumbea e gelida,
mentre il presidente del Consiglio italiano parla: rivolto ai lettori, il giornalista di-
ce loro di ringraziare Dio di non essere stati quel pomeriggio a Palazzo del Lus-
semburgo, perché si sono risparmiati "un ben brutto momento". Il commento del
Corriere rievoca la dignità e la fermezza con le quali il massimo rappresentante del
governo italiano ha esposto le ragioni del Paese (148). Analoghi sono i reportages di
altri giornali filo governativi, come LItalia (149). Persino l'abitualmente non tenero
Mattino d'Italia dedica, in un fondo del leader monarchico Selvaggi parole di com-
prensione nei confronti del presidente del Consiglio ("L'Italia ... è presente con
tutti i suoi errori ma anche con i suoi meriti") (150).
Ben diverso è il commento di parte comunista. La polemica è innescata da
Ottavio Pastore, uno degli inviati dell' Unità, che due giorni dopo il discorso si
pone beffardamente la domanda "A che cosa mira De Gasperi?". Il riferimento è
alla proposta del premier italiano di rinviare l'accordo su Trieste. Non soltanto
secondo il giornalista comunista non vi è alcuna seria volontà da parte del lea-
der democristiano di giungere a un accordo bilaterale con Belgrado; c'è il sospet-
to che De Gasperi stia perseguendo un progetto di drastica svolta a destra sia in
(146) Guido Gonnella, "Spirito e lettera del trattato", in: Il Popolo, 7 agosto 1946, p. 1.
(147) Rocciabruna, "Ricordatevi di Vcrsaglia!", in: La Rivolta Ideale, anno I, n. 18,
8 agosto 1946, p. 1.
(148) Filippo Sacchi, "La spada di Brenna", in: Nuovo Corriere della Sera, 11 agosto
1946, p. 1.
(149) Ernesto Pisani, ''A Parigi il nostro dolore", in: I:Italia, 11 agosto 1946, p. 1.
(150) E.S. (Enzo Selvaggi), "Per la pace del mondo", in: Il Mattino d'Italia, 13 agosto 1946,
p. 1. Va detto che il titolo dell'articolo sulla cronaca della conferenza che appare sullo stesso
numero è piì\ crudo e disilluso: "Gli appetiti non si placano con le ragioni di De Gasperi».

